Uno studio pubblicato durante l'estate da Forrester Research traccia i comportamenti
dei consumatori europei, in rapporto al commercio elettronico, evidenziando la
crescente fiducia nelle modalità di acquisto online. Se la penetrazione
di PC e di Internet nella prima parte del 2002 è rallentata (intorno al
57% con il massimo in Svezia -74% e il minimo in Spagna -37%), il mondo degli
acquisti online sta guadagnando molto terreno. Si parla di un più 22% tra
2001 e 2002 (la Spagna si contraddistingue per il basso livello di shopping online
tra i paesi europei). Anche la società di ricerca GfK conferma dati di
crescita. Da uno studio di queste settimane, emerge che il numero di compratori
online nei sei paesi chiave europei è salito dal 27,1% al 31,4% durante
la primavera. In pratica nel periodo precedente l'estate avrebbero fatto un acquisto
online 59 milioni di europei, una cifra molto significativa (per un totale di
circa 11.5 miliardi di Euro). Ma il dato più importante, per entrambe le
società di ricerca citate, sta nei sondaggi sulla fiducia e sull'interesse
delle persone verso questo tipo di acquisto, che per alcuni è ancora poco
più di una novità e per molti è uno strumento utile da sfruttare
di più. Si potrebbe andare avanti così per un bel po', ma rischiamo
di stancarci presto di tutti questi punti interrogativi che non riservano altre
sorprese. E allora tentiamo di capire meglio cosa sta accadendo. Chi sono i protagonisti
di questa rivoluzione incruenta, che pure peserà tanto sul nostro presente
e sul nostro futuro. Il primo personaggio che ha messo in moto tutto si chiama
computer. La nostra storia, se mai qualcuno avesse voglia di scriverla, comincerebbe
così: "C'era una volta il mondo, con la tv, il telefono, le macchine,
gli aerei e la radio. Poi arrivò il computer e in pochi anni niente fu
più uguale a prima".
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La storia certo è più complessa, ma per noi va bene cominciarla
così. Il computer, da solo, però non basta. Ed ecco che accanto
a lui entra in scena un altro personaggio dal nome accattivante: Internet. Niente
a che vedere con il calcio. È, in due parole, un sistema di reti che collegano
computer, collegate l'una con l'altra. Un'enorme ragnatela che avvolge tutto il
mondo e che consente, usando il telefono come porta d'ingresso, di spostarsi di
continente in continente come se si facesse una telefonata con la mamma che sta
a cento metri di distanza. Da qui è nato pian piano tutto il resto. Lavoro,
svago, quotidianità: molto, moltissimo, forse tutto passa o passerà
tra breve da computer ed Internet. Tutto sarà digitale. Già oggi
la rivoluzione telematica ha creato nuovi posti di lavoro, nuovi modi di lavorare
rimanendo a casa propria, nuove abilità. Il commercio elettronico ha avuto
un lancio importante. Se produco fichi d'india a Mazzarrone posso venderli a New
York senza passare per il fruttivendolo della Fifth Avenue. Ecco alcuni dati,
estremamente positivi, che emergono da un'indagine elaborata da Media Metrix.
Parlano di una crescita del 31% del volume di acquisti via web rispetto all'anno
scorso e, considerando le difficoltà che ha attraversato l'economia di
Internet in questi ultimi 12 mesi, il dato è più che incoraggiante.
L'aspetto più importante è che non si tratta solo di una crescita
di acquisti online legati soprattutto ai viaggi, settore trainante dell'e-commerce,
ma generalizzata a tutte le categorie merceologiche diffuse nel Web. È
questo dunque lo scenario in cui ci muoviamo ed in cui ci muoveremo. Anche se
molte cose sono andate in maniera diversa da come ci si attendeva. Anche se non
è tutto oro quel che luccica. Le previsioni mirabolanti degli anni passati
sono state ridimensionate. Ma, in generale, la rivoluzione marcia.
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