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Piazza Giovanni Verga
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Candelora alla
Festa di Sant'Agata
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Ma quali sono le linee guida su cui lavorare per la programmazione?
"Semplicemente le risorse esistenti sul territorio. Il mare, intanto, ma
non solo. Catania è anche la provincia dell'Etna, sia come montagna sia
come vulcano che attira decine di migliaia di appassionati e di studiosi provenienti
da tutto il mondo. La città poi gode di una posizione geografica di assoluta
centralità rispetto a tutti i paesi dell'area mediterranea e custodisce
un immenso patrimonio artistico-culturale ancora più qualificato dal riconoscimento
conferito quest'anno dall'UNESCO al nostro barocco, quale patrimonio dell'umanità.
Ognuna di queste risorse va trasformata in promozione turistica: un esempio, la
realtà manageriale di Catania, che coinvolge, ogni anno, migliaia di ospiti
a congressi, convegni, simposi, e che senz'altro rappresenta un segmento nuovo
da captare per sviluppare un vero e proprio turismo congressuale o d'affari".
"In questa direzione - aggiunge Sardo - abbiamo già da tempo avviato
un progetto insieme alla Camera di Commercio, all'Azienda Provinciale Turismo,
per la creazione di un convention bureau, ovverosia una struttura che punta ad
essere un riferimento a livello nazionale ed internazionale per quanti intendano
organizzare un congresso a Catania, offrendo, congiuntamente, tutta una serie
di servizi".
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La spiaggia di San Giovanni Li Cuti
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La creazione di tali eventi di settore, richiede però
una sinergia con altri enti che risulta a volte di difficile attuazione: "Eppure
è lo snodo più importante di questa politica di programmazione turistica
- commenta ancora l'assessore al ramo -. Un primo passo importante è stato
già fatto dall'amministrazione Scapagnini, che ha riconosciuto dignità
amministrativa al settore Turismo, prima accorpato allo Spettacolo oppure alla
Cultura, considerandolo di per sé un volano estremamente importante per
lo sviluppo economico dell'intera città". "Determinanti - inoltre
- sono i contatti con gli enti preposti alla gestione del patrimonio culturale
e artistico del territorio, perché l'esistenza di un tale patrimonio, in
quanto permanente, presuppone una coordinazione stabile con la Sovrintendenza,
con la Curia, con gli Assessorati Regionale e Comunale alla Cultura. E al vaglio
ci sarebbero già dei protocolli d'intesa". Il fine è offrire
al visitatore un ampio e variegato ventaglio di scelta. Scommessa da vincere.
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