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Aula Comitato U.E.
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In seno al Comitato lei è stato nominato componente di alcune commissioni
di lavoro?
"Io faccio parte di una Commissione, quella delle Relazioni Esterne, che
si interessa tra l'altro di Partenariato Euro - Mediterraneo, cioè dei
rapporti tra gli attuali paesi europei e quelli del Bacino del Mediterraneo. Si
interessa anche dell'ingresso e delle richieste di adesione di nuovi paesi, come
ad esempio (per citare le ultime richieste) di Cipro, Polonia, Repubblica Ceca.
Inoltre, il Comitato mi ha voluto indicare in questo importante Gruppo di Contatto,
tra Comitato delle regioni e Consiglio d'Europa, che è un organismo di
collegamento tra queste due istituzioni europee".
Quali vantaggi possono derivare alla nostra provincia dalla sua carica europea?
"Io vivo la mia carica non come una gratificazione personale, quella di essere
stato scelto dall'Unione delle Province, quale uno dei Presidenti che rappresentano
l'Italia in questo Comitato, un fatto questo certamente gratificante dal punto
di vista personale, ma come un riconoscimento di respiro europeo alla nostra Provincia
e, mi si permetta, al lavoro svolto da questa Amministrazione provinciale. Noi
abbiamo avuto una grande attenzione alle tematiche e alle opportunità europee.
Lo dimostra il fatto che non c'è stato un solo programma europeo che noi
non abbiamo colto per chiedere i finanziamenti ed utilizzare le risorse. Ma è
chiaro che vivo questo mio ruolo in funzione del beneficio che ne può venire
alla provincia di Siracusa. Ora, dalla presenza nel Comitato in sé, non
viene un beneficio diretto alla nostra provincia, semmai ne deve venire un beneficio
al sistema dei Comuni e delle Province nel suo complesso. Ma è chiaro che
mi sforzo di portare risultati alla provincia, grazie al mio ruolo nel Comitato
delle Regioni, che mi consente di avere un grado di informazione elevato sulle
problematiche europee, che prima non potevo avere. Un ruolo che mi consente di
conoscere per tempo la pubblicazione dei bandi, le novità che ci sono in
campo europeo e mette la provincia di Siracusa in condizione di vincere la competizione
con altri territori".
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La Partenza del Rally della Stampa 2002
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Può fare un esempio concreto di queste possibilità?
"Le faccio un esempio che può chiarire quali possono essere i benefici.
A seguito di questa mia presenza, e dalla lettura dei documenti che mi vengono
dati, ho scoperto che la Sicilia non ha mai utilizzato neanche una lira dei fondi
"Meda". Sono dei fondi che l'Unione Europea, stanzia per i programmi
di partenariato culturale euro-mediterraneo tra un paese dell'Europa ed un paese
del Mediterraneo. La Sicilia non ha utilizzato neanche una lira, anche per la
complessità delle procedure. Adesso si stanno avviando i cosiddetti programmi
"Meda 2". Ecco, la mia presenza nel Comitato, la conoscenza diretta
dei meccanismi, mi ha portato a stimolare già un importante organismo che
si chiama COPPEM (Comitato Per il Partenariato Euro Mediterraneo) ad accogliere
due programmi che la Provincia di Siracusa presenterà per accedere ai fondi
di "Meda 2", e quindi per avere finanziamenti aggiuntivi nel nostro
territorio. Questi due programmi si riferiscono ad importanti scambi culturali
che abbiamo avuto con l'Egitto, che riguardano il nostro "Istituto del Papiro"
e delle importanti istituzioni culturali egiziane, quali l'Università del
Cairo e quella di Alessandria d'Egitto, il Museo Greco-Romano della città
egiziana, così come faremo in modo di presentare un programma che riguarda
la riattivazione della "Biblioteca Alagoniana" di Siracusa mettendola
successivamente in contatto multimediale con quella Alessandrina".
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