ANNUARIO 2001
ECONOMIA

Arriva l'€uro

Ecco un esempio di differenze di prezzo di alcuni dei prodotti analizzati nella simulazione della Federconsumatori:
Prodotti
Lire
€uro
Spesa effettiva
Differenza

LATTE
PASTA
PATATINE
FORMAGGINI
GRISSINI
UOVA
PREZZEMOLO
PASSATA POMODORO
CRACKERS
ZUCCHERO
DETERSIVO PIATTI

2.300
1.240
980
2.570
1.790
2.290
1.510
1.380
2.780
1.700
2.190
1,19
0,64
0,51
1,33
0,92
1,18
0,78
0,71
1,44
0,88
1,13
1,20
0,65
0,50
1,35
0,95
1,20
0,80
0,70
1,45
0,90
1,15
+1,0 %
+1,5 %
-1,2 %
+1,7 %
+2,8 %
+1,5 %
+2,6 %
-1,8 %
+1,0 %
+2,5 %
+1,7 %

CONSUMATORI E COMMERCIANTI
Tutti allarmati, dunque, consumatori e commercianti. Le principali organizzazioni di tutela del consumo (da Adusbef ad Adiconsum, dal Comitato Consumatori Altroconsu-mo al Movimento di Difesa del Cittadino) hanno elencato una serie di punti critici:
ARROTONDAMENTI. È il primo campanello d'allarme suonato dai consumatori. Adiconsum lo pone sia in chiave di rischio inflazione, sia in termini di aumento dei prezzi di prodotti e servizi: necessario quindi sviluppare nel territorio un controllo sociale contro i tentativi di speculazione. Ma non basta. Come mette in luce l'Adusbef, quando si comprano più prodotti insieme (come nel caso della spesa alimentare), è necessario imporre un arrotondamento unico sul totale finale e rifiutare che siano effettuati arrotondamenti per ogni prodotto acquistato.
RESTI. Massima attenzione, è il monito dei consumatori, ai resti. Soprattutto nel periodo di doppia circolazione (gennaio-febbraio 2002), il consiglio è quello di evitare di effettuare pagamenti o ricevere resti parte in lire e parte in euro: si andrà incontro solo a complicazioni e si presterà il fianco ad errori, più o meno voluti, ma quasi sempre a danno del consumatore.
DOPPIA PREZZATURA. Insufficiente, secondo la maggioranza delle organizzazioni dei consumatori, la campagna Eurologo. Secondo il Comitato Consumatori Altroconsumo solo il 30% dei negozi che ha aderito alla campagna espone il marchio, solo nel 32% di questi esercizi è possibile pagare in euro e solo nel 38% dei casi lo scontrino fiscale è espresso anche in moneta unica. Su circa 700 punti vendita in 15 città - sottolinea ancora Altroconsumo - emerge che nel 50% dei casi manca l'indicazione del prezzo anche in lire. In termini di doppia prezzatura inoltre, la grande distribuzione sembra aver avuto maggiore sensibilità rispetto ai piccoli dettaglianti tradizionali. Per dare soluzione al problema Adiconsum propone di rendere vincolante la doppia prezzatura per prodotti e servizi a partire dal mese di ottobre. Un problema, quello della doppia prezzatura, che in periodo di saldi può generare ulteriore confusione fra i consumatori e che può mischiarsi con la già poca trasparenza delle vendite di fine stagione.
SERVIZI FINANZIARI. Il problema, per le associazioni, è che non siano i consumatori a pagare i costi del passaggio all'euro. Occorre evitare - afferma in proposito Adiconsum - che l'aumento delle commissioni che coincidono con la fine dell'anno, ricadano sulla clientela e, aggiunge Altroconsumo, è necessario vigilare affinché la conversione dei conti correnti da lire in euro sia praticata senza costi e complicazioni accessorie nel caso si voglia effettuarla prima del 1 gennaio 2002. Per questo Adiconsum suggerisce di stilare una sorta di patto affinché banche, assicurazioni e aziende produttrici di beni di consumo si astengano da ogni aumento di commissioni o prezzi di listino dal 1 dicembre 2001 a marzo 2002.
CARTE DI CREDITO E BANCOMAT. L'utilizzo dei pagamenti elettronici viene caldeggiato da più parti come uno strumento per rendere più morbido il passaggio alla moneta europea. Ma, obbiettano i consumatori, il loro uso implica una serie di costi per i commercianti. Per questo Adiconsum propone una riduzione delle commissioni sui pagamenti elettronici. Occhio alla data invece per ciò che riguarda i Bancomat. Come segnala Adusbef infatti, il 31 dicembre 2001 (lunedì) i distributori automatici resteranno chiusi per permettere la sostituzione delle lire con le euro-banconote. Sarà quindi opportuno rifornirsi delle lire necessarie entro il 30 dicembre (domenica).
LIRE FUORI CORSO. Nessuna paura. Le lire fuori corso dal 28 febbraio 2002 potranno essere cambiate in euro per altri 10 anni, fino al 28 febbraio 2012, presso le filiali di Bankitalia.
INFORMAZIONE E ANZIANI. Lo sforzo di informazione sull'introduzione dell'euro, secondo i consumatori, c'é stato, ma occorre fare di più, soprattutto in questi ultimi mesi. A questo proposito un occhio di riguardo deve essere rivolto agli anziani, che sono la fascia di popolazione con la necessità di un'informazione più mirata e, come afferma il MdC, sono i più esposti ad eventuali raggiri. Per aiutare i pensionati, per esempio, Adiconsum propone la distribuzione di un convertitore. Una proposta che Adusbef allarga, come suggerimento, a tutti i cittadini: una calcolatrice in tasca servirà un pò a tutti. Per quel che riguarda gli imprenditori commerciali, il 31% si dice preoccupato per le possibili conseguenze. Questo emerge da un'indagine condotta dall'Istituto di ricerca PeopleSWG per Confesercenti. Il 49% degli intervistati si dichiara tranquillo e il 19% resta indifferente all'evento, ma il restante terzo del campione preso in esame non nasconde la sua preoccupazione. Il grado di nervosismo varia nelle diverse aree del paese: più elevato al Sud (33%), inferiore alla media invece nel Nord Est (27%), dove però sale al 27% anche la percentuale degli indifferenti. I più preparati sembrano albergatori e ristoratori che stanno già allestendo le prove generali e che si dicono tranquilli nel 54% dei casi. Maggiori apprensioni sul debutto dell'Euro si registrano invece tra le piccole imprese, che stentano ancora ad adeguarsi alle normative connesse all'introduzione della moneta unica: il 20% non ha ancora iniziato a conformarsi alla nuova moneta, meno del 40% espone in listino il doppio prezzo in lire e in euro e solo il 5% ha già predisposto il registratore di cassa.

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