 | Arco
di San Martino |
L'impronta che si sta cercando di
dare alla città negli ultimi anni e su cui la Giunta sta lavorando a pieno regime
è sicuramente quella della valorizzazione dei propri monumenti, individuando tre
precise direzioni. La prima riguarda il patrimonio storico e culturale che è visto
in maniera dinamica. Del Campo, infatti, dice sempre: "Non è importante solo la
promozione o la pubblicizzazione di opere d'arte come le tre basiliche, le mura
di cinta, i vecchi monasteri, le case del '300 o i palazzi del '500, ma è necessario
utilizzare questo patrimonio per proiettare la città nel futuro attraverso la
nascita di momenti di studio che trasformino Randazzo finalmente in una città
d'arte". Si pensa, infatti, al recupero dei monasteri di San Giorgio e di Santa
Maria Gesù oltre al Collegio San Basilio come sedi di un progetto redatto in sinergia
con l'Università di Catania che dovrebbe, grazie al Prusst Valdemone (Programma
di riqualificazione urbane e di sviluppo sostenibile del territorio), vedere a
Randazzo istituire corsi di laurea breve, corsi di Eccellenza, master e diventare
sede estiva di attività universitarie. Un progetto ambizioso che farebbe sicuramente
crescere lo spessore sociale e culturale di questa cittadina che così, "rapendo"
i profumi degli studi universitari, oggi odorati solo da Catania, e conducendoli
al di là del vulcano a 750 metri sul livello del mare, potrebbe in un colpo solo
raggiungere più di un obiettivo prefissato. "Su questo progetto crediamo e ci
scommettiamo - afferma Del Campo -. Sarebbe sicuramente proiettare nel futuro
l'economia e la cultura della nostra terra; sarebbe creare un presupposto solido
di crescita in tutte le direzioni". Nonostante ciò non ci si è certo dimenticati
del recupero delle caratteristiche e delle peculiarità del centro storico: "Si
- prosegue il sindaco - stiamo ripavimentando le strade più caratteristiche del
centro storico con il basolato lavico, ma quel che è più importante è che stiamo
tentando di recuperare le più antiche tradizioni popolari attraverso il coinvolgimento
delle associazioni di strada, ovvero dei gruppi di residenti che con noi stanno
collaborando mettendo a disposizione dei turisti le manifestazioni spontanee della
nostra Sicilia, come per esempio la vita sociale di strada".  | Chiostro
di Palazzo di Città |
Completa il quadro dell'offerta
d'arte il percorso museale. Randazzo vanta il museo archeologico Vagliasindi,
possiede il museo di Scienze naturali, dove è esposta la ricca collezione "Priolo"
che è fra le più importanti in Europa, conserva una raccolta di "Pupi siciliani"
e di recente ha ottenuto un finanziamento per istituire il museo della Montagna
da parte della Provincia regionale di Catania. "Tutto questo enorme quadro - prosegue
Del Campo - costituito da cose fisiche, come i palazzi ed i monumenti, di momenti
culturali, offerti dai musei e dalla collaborazione con l'Università e dal recupero
delle tradizioni del passato, collocano Randazzo fra le più belle città d'Arte".
Il secondo indirizzo è quello della valorizzazione dei Beni naturalistici. "Randazzo
- ci dice in proposito Del Campo - credo che sia uno dei pochissimi Comuni il
cui territorio e compreso fra tre parchi naturalistici: il parco dell'Etna, quello
dei Nebrodi ed il parco fluviale dell'Alcantara di recente istituzione. Noi -
continua - vogliamo ribaltare l'opinione negativa che ormai è consolidata nella
gente che vede nelle aree naturalistiche solamente dei vincoli. Ecco perché è
stato inventato a Randazzo il progetto "Parco dei Parchi", perché è stato istituito
il "Centro visite dei parchi" e perché a Randazzo ogni anno si organizzano manifestazioni
come "Nel Parco con il Parco" che vede momenti di interesse per le scuole, per
gli operatori economici che tramandano le attività tradizionali e momenti culturali
con tavole rotonde dove si discute e ci si confronta sulle tecniche di tutela
dell'ambiente e rilancio delle attività economiche". |