ANNUARIO 2001
PEDARA

Il paese di Don Diego

Alcune immagini del Parco comunale "Belvedere"

• In questi anni è stato più difficile cambiare...
Soprattutto la mentalità della gente in tema di ecologia, rifiuti, raccolta differenziata. Anche se capisco che è uno scoglio per tutti i Comuni. Abbiamo tentato in ogni modo di sensibilizzare cittadini e villeggianti per una nuova cultura dell'ambiente; a collaborare, a segnalare eventuali trasgressori che gettano indiscriminatamente dalla lavatrice al divano, trasformando le nostre belle vie periferiche in discariche, e ci costringono ad impiegare senza sosta gli operatori, per restituire il giusto decoro alle aree che incorniciano il centro".

• Infrastrutture, occupazione, turismo. Elementi-cardine per lo sviluppo di Comuni come Pedara. Questo legame è stato "vissuto"...
Con consapevolezza. I tre elementi sono fondamentali. Siamo partiti con il parco Belvedere, la cartolina della nostra città. Cinquantaseimila metri quadri a verde con un capiente anfiteatro che, nella stagione estiva, accoglie un cartellone di spettacoli alquanto ricco, e due nuovi parcheggi che hanno permesso una migliore fruibilità di tutti i nostri siti. Attraverso i Patti, ci è stata fornita la possibilità di realizzare cinque grandi opere di iniziativa privata. L' hotel Bonaccorsi, di vecchia tradizione pedarese, tornerà ad essere un'accogliente punto di riferimento per tutti i turisti, arricchendosi del prestigio a quattro stelle. Ampia l'offerta ricettiva con agriturismo, case-vacanza e Bed & breakfast. Sono in corso di approvazione, inoltre, due importanti progetti, mediante i Pit turismo, di ulteriori strutture per residences e piscine. Tutto ciò produrrà una richiesta di figure professionali e, quindi, molte opportunità di lavoro per i giovani, che per il momento, si barcamenano tra "articolismo" e contratti privati che offre il nostro Comune. Teniamo particolarmente al raggiungimento di un altro obiettivo: la ristrutturazione del centro culturale di Palazzo Pulvirenti, con la "ripresa" della suggestiva dependance del '600 e la realizzazione di una grande area espositiva. Dulcis in fundo, il collegamento strategico di questo sito con piazza del Popolo. Un'altra risorsa di cui disponiamo è il campo sportivo. Il nostro stadio comunale è innegabilmente una struttura di notevole rilievo; un orgoglio, l'immenso tappeto verde che in molti ci invidiano. "Battuto" già da diverse società professionistiche, ha accolto pure numerosi eventi".

• La scuola pedarese nell'ultimo decennio ha subito un fortissimo incremento di presenze. Molti catanesi si sono trasferiti qui, scegliendo di vivere il "paese", forte delle peculiarità di un tempo. Nutrendo, quindi, grandi aspettative per l'educazione dei figli. Cercando una scuola a "misura di bambino".
"Abbiamo investito molto su questo settore, grazie anche ad un assessorato attento e sensibile, puntando continuamente al miglioramento dei servizi e delle strutture. Nuove aule per la media, ristrutturazioni ed adeguamenti per elementari e materne. Con il Piano regionale di finanziamento, sorgerà un ampio edificio nella zona sud, per la nuova scuola primaria che permetterà, tra l' altro, l'eliminazione dei doppi turni.

• Custodire gelosamente le tradizioni, per mantenere un'identità precisa. Quest'amministrazione ha cercato di tenere sempre viva la memoria storica di Pedara che vanta origini elleniche (Ad pedes ara o Apud aram ovvero ai piedi dell'Ara, l'Etna, probabilmente altare di Giove, ma l'etimo più accreditato è "Epidaurum", città greca del Peloponneso da cui partì una colonia stabilitasi alle falde dell'Etna).
"Cultura significa anche conservazione di colori e profumi che ci riportano indietro, che non ci fanno dimenticare un passato ricco di storia e di tradizione. E le sagre, che qui non mancano mai, rappresentano anche un veicolo per promuovere la produzione locale. Unitamente, quindi, alle manifestazioni di carattere religioso, culturale e sportivo che coprono l'arco di tutti i dodici mesi, diamo spazio ai sapori dei frutti della terra. La Meletna è la festa dei "gelati Cola", una fiera tinta di giallo che emana un profumo unico; in merito è previsto anche il progetto per un consorzio tra i produttori di mele che operano alle falde del vulcano. Boscaioli, esperti "fungai", la mostra micologica ed il mercatino, in cui si contrattano pregiati porcini e spugnole da degustare in piazza, creano una calda atmosfera popolare. Il nostro Comune è una "Città del vino", ed una cantina pedarese ha ottenuto già la qualificazione doc". Vino rosso, corposo, prodotto sui terrazzamenti di terreno vulcanico, i monti Arso, Troina e Difeso pare siano le zone vitivinicole migliori della fascia etnea. Terre che separano le abitazioni storiche dei pedaresi, i palazzi baronali, i balconi baroccheggianti su antiche facciate impastate di lava, fioriti cortili (u' bagghiu) con cisterne di ferro, dalle schiere di villette di recente edificazione. Interrompono la pregevole architettura di secoli migliori, aprendone, monche della forza, di certe magie passate, della storia, un'altra.Talvolta urtandone la sensibilità. Ma si sa, i passaggi, come quelli politici, non sono sempre indolori.

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