In questi anni è stato più difficile cambiare... Soprattutto la mentalità
della gente in tema di ecologia, rifiuti, raccolta differenziata. Anche se capisco
che è uno scoglio per tutti i Comuni. Abbiamo tentato in ogni modo di sensibilizzare
cittadini e villeggianti per una nuova cultura dell'ambiente; a collaborare, a
segnalare eventuali trasgressori che gettano indiscriminatamente dalla lavatrice
al divano, trasformando le nostre belle vie periferiche in discariche, e ci costringono
ad impiegare senza sosta gli operatori, per restituire il giusto decoro alle aree
che incorniciano il centro". Infrastrutture, occupazione, turismo.
Elementi-cardine per lo sviluppo di Comuni come Pedara. Questo legame è stato
"vissuto"... Con consapevolezza. I tre elementi sono fondamentali. Siamo
partiti con il parco Belvedere, la cartolina della nostra città. Cinquantaseimila
metri quadri a verde con un capiente anfiteatro che, nella stagione estiva, accoglie
un cartellone di spettacoli alquanto ricco, e due nuovi parcheggi che hanno permesso
una migliore fruibilità di tutti i nostri siti. Attraverso i Patti, ci è stata
fornita la possibilità di realizzare cinque grandi opere di iniziativa privata.
L' hotel Bonaccorsi, di vecchia tradizione pedarese, tornerà ad essere un'accogliente
punto di riferimento per tutti i turisti, arricchendosi del prestigio a quattro
stelle. Ampia l'offerta ricettiva con agriturismo, case-vacanza e Bed & breakfast.
Sono in corso di approvazione, inoltre, due importanti progetti, mediante i Pit
turismo, di ulteriori strutture per residences e piscine. Tutto ciò produrrà una
richiesta di figure professionali e, quindi, molte opportunità di lavoro per i
giovani, che per il momento, si barcamenano tra "articolismo" e contratti privati
che offre il nostro Comune. Teniamo particolarmente al raggiungimento di un altro
obiettivo: la ristrutturazione del centro culturale di Palazzo Pulvirenti, con
la "ripresa" della suggestiva dependance del '600 e la realizzazione di una grande
area espositiva. Dulcis in fundo, il collegamento strategico di questo sito con
piazza del Popolo. Un'altra risorsa di cui disponiamo è il campo sportivo. Il
nostro stadio comunale è innegabilmente una struttura di notevole rilievo; un
orgoglio, l'immenso tappeto verde che in molti ci invidiano. "Battuto" già da
diverse società professionistiche, ha accolto pure numerosi eventi".
La scuola pedarese nell'ultimo decennio ha subito un fortissimo incremento di
presenze. Molti catanesi si sono trasferiti qui, scegliendo di vivere il "paese",
forte delle peculiarità di un tempo. Nutrendo, quindi, grandi aspettative per
l'educazione dei figli. Cercando una scuola a "misura di bambino". "Abbiamo
investito molto su questo settore, grazie anche ad un assessorato attento e sensibile,
puntando continuamente al miglioramento dei servizi e delle strutture. Nuove aule
per la media, ristrutturazioni ed adeguamenti per elementari e materne. Con il
Piano regionale di finanziamento, sorgerà un ampio edificio nella zona sud, per
la nuova scuola primaria che permetterà, tra l' altro, l'eliminazione dei doppi
turni. Custodire gelosamente le tradizioni, per mantenere un'identità
precisa. Quest'amministrazione ha cercato di tenere sempre viva la memoria storica
di Pedara che vanta origini elleniche (Ad pedes ara o Apud aram ovvero ai piedi
dell'Ara, l'Etna, probabilmente altare di Giove, ma l'etimo più accreditato è
"Epidaurum", città greca del Peloponneso da cui partì una colonia stabilitasi
alle falde dell'Etna). "Cultura significa anche conservazione di colori
e profumi che ci riportano indietro, che non ci fanno dimenticare un passato ricco
di storia e di tradizione. E le sagre, che qui non mancano mai, rappresentano
anche un veicolo per promuovere la produzione locale. Unitamente, quindi, alle
manifestazioni di carattere religioso, culturale e sportivo che coprono l'arco
di tutti i dodici mesi, diamo spazio ai sapori dei frutti della terra. La Meletna
è la festa dei "gelati Cola", una fiera tinta di giallo che emana un profumo unico;
in merito è previsto anche il progetto per un consorzio tra i produttori di mele
che operano alle falde del vulcano. Boscaioli, esperti "fungai", la mostra micologica
ed il mercatino, in cui si contrattano pregiati porcini e spugnole da degustare
in piazza, creano una calda atmosfera popolare. Il nostro Comune è una "Città
del vino", ed una cantina pedarese ha ottenuto già la qualificazione doc". Vino
rosso, corposo, prodotto sui terrazzamenti di terreno vulcanico, i monti Arso,
Troina e Difeso pare siano le zone vitivinicole migliori della fascia etnea. Terre
che separano le abitazioni storiche dei pedaresi, i palazzi baronali, i balconi
baroccheggianti su antiche facciate impastate di lava, fioriti cortili (u' bagghiu)
con cisterne di ferro, dalle schiere di villette di recente edificazione. Interrompono
la pregevole architettura di secoli migliori, aprendone, monche della forza, di
certe magie passate, della storia, un'altra.Talvolta urtandone la sensibilità.
Ma si sa, i passaggi, come quelli politici, non sono sempre indolori. |