ANNUARIO 2001
PEDARA

Il paese di Don Diego

di
Ornella Ponzio
(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)
L E G E N D A
COMUNE: PEDARA
ABITANTI:10.353
SUPERFICIE: 19,17 Kmq.
ALTITUDINE:610 metri s.l.m.
SINDACO:Rosario Pulvirenti
(nella foto)
VICE SINDACO:Giuseppe Pappalardo
ASSESSORI:Sebastiano Sciuto, Anthony Barbagallo, Stefano Sciuto, Sebastiano Di Prima, Giuseppe Reitano.
CONSIGLIERI:Domenico Taverna (Presidente), Mario Calabretta, Giuseppe Consoli, Antonio Fallica, Francesco Paolo Granata, Giovanni Gulisano, Antonino Laudani, Antonio Moschetto, Giovanni Pappalardo, Giuseppe Rizzo, Agata Tempera, Salvatore Torrisi, Alfio Zappalà.
 COME ARRIVARE
IN AUTO:Dalla Tangenziale Ovest (uscita più vicina Gravina di Catania).
IN AUTOBUS:Con autolinee AST da Catania ed Acireale (con corse giornaliere ogni ora).
IN AEREO:Aeroporto "Fontanarossa" di Catania (distanza circa 30 km.)
 NUMERI UTILI
MUNICIPIO:Tel. 095.7020011
POLIZIA MUNICIPALE:Tel. 095.7028171
CARABINIERI:Tel. 095.7800235
GUARDIA MEDICA:Tel. 095.7027004
MISERICORDIA:Tel. 095.915100

La stanza del Sindaco dai panoramici finestroni si affaccia sulle antiche case "terrane" dello storico corso Ara di Giove e soprattutto guarda l'Etna, a figura piena. C'è un arredo semplice e moderno con poltrone in blu cobalto, tv e videotape. Sulla parete, a contrasto, la tela di un pittore locale che ritrae, in un figurativo seicentesco di marcato colorismo, Don Diego, sacerdote e mecenate. Il più illustre figlio di Pedara. Fece ricostruire il paese dopo il devastante terremoto del 1693 e, ben due volte, la basilica di Santa Caterina, infondendo entusiasmo e vitalità ai pedaresi "honesti et devoti". Le vie del centro sono chiuse al traffico.

Un esperimento, per fare del grande quadrilatero intorno al Municipio il salotto buono della città. Ed ammirare, esentati da gas di scarico e strombazzamenti, Palazzo Pulvirenti, che ospita la ricca biblioteca, o quello di don Diego, del 1500, che conserva un grande arco con scalinate, blasoni e portali in pietra lavica. Ed il centro giovanile, sorto grazie all'attuale amministrazione, "contenuto" in una vecchia cantina e nell'annesso palmento che custodiscono l'originaria struttura sulla piccola corte di pietra dell'Etna punteggiata da ulivi argentati e palme secolari. Arriva trafelato Rosario Pulvirenti, sindaco alla guida di Pedara da due legislature per un totale già di otto anni (mandato ormai in scadenza). Una lunga amministrazione che ha traghettato il Comune etneo dai convulsi e farraginosi Novanta alla tanto decantata linea di trasparenza da Terzo millennio. Si accalora con un tizio per difendere un principio etico ma ritrova subito dopo la sua flemma "apparente". E' pedarese fino al midollo e ha lavorato sodo per proiettare la sua città verso uno sviluppo composito e moderno.

• Com'è cambiata realmente Pedara, a cavallo di questi brevi ma importanti periodi storici ?
"Nel corso di questi anni abbiamo convogliato le forze per cambiare il volto della nostra cittadina, adeguandola sempre più alle esigenze dei cittadini senza trascurare il popolo numeroso dei villeggianti che amano trascorrere le vacanze qui. Fornendo, quindi, sempre maggiori impulsi al settore trainante del turismo unitamente a quello dei servizi, al fine di ricoprire un ruolo preminente nel circuito turistico della provincia. L'unico cruccio è per i mai avvenuti miglioramenti della nostra arteria di collegamento per l'Etna, la Salto del Cane - Monte Po. Una strada che si inerpica fino al vulcano attraverso paesaggi meravigliosi e antiche lave, e costituisce, quindi, una valida alternativa per i turisti, alla provinciale 92 per Nicolosi ed anche, alla luce degli eventi dell'ultima eruzione, una via di fuga e bretella utilissima per la Protezione civile. Se avessimo ottenuto maggiore attenzione da Provincia e Regione, lo sviluppo di molte attività avrebbe viaggiato ad un'altra velocità. Il bilancio, a prescindere, per noi è indubbiamente positivo.

1di 3 PEDARAAvanti...