ANNUARIO 2001
MIRABELLA IMBACCARI

La "signora" del tombolo

I COLLEGAMENTI

La Chiesa Matrice, sotto il titolo della Madonna delle Grazie, è un insigne monumento di architettura "barocco locale" che s'innalza, fronteggiando il palazzo Biscari, lungo la via Trigona, nella piazza principale del paese. Vi si accede attraverso un'ampia scalinata.
tratto dal sito: www.calatinoweb.it

Mirabella Imbaccari è vittima, però, di un grave isolamento viario. Il paese arroccato offre poche soluzioni al sistema dei trasporti. Non esiste il servizio ferroviario, mentre gli autobus di linea effettuano continui "giri di vite" al numero delle corse. Neppure le condizioni delle strade, che si snodano in direzione di Piazza Armerina e Caltagirone, incoraggiano gli investimenti nella zona. Pure le attività artigianali sono impegnate in una difficile lotta per la sopravvivenza. Non sono notevoli, peraltro, gli impulsi sul fronte delle attività imprenditoriali. Al Municipio sono attualmente censite 95 aziende dedite al commercio, 68 imprese agricole, 100 artigiani, 30 venditori ambulanti e 14 titolari di esercizi pubblici. Il colpo di grazia alle attese continua a darlo il progetto di completamento della superstrada Licodia Eubea-Libertinia: l'asse viario, che collegherà la rete stradale della Sicilia orientale a quella occidentale, non prevede alcuno svincolo d'uscita per Mirabella Imbaccari. Le proteste della Giunta comunale e del sindaco Marco Falcone nei confronti dell'Anas, tuttavia, potrebbero registrare una netta inversione di tendenza: la direzione regionale dell'Ufficio Grande Viabilità, a Palermo, ha condiviso la "tesi" della costruzione di un raccordo.

Il castello sorge annesso all'antico Palazzo Biscari nella parte di tramontana. È una tipica costruzione a merli sovrapposti sul tipo dei castelli medievali.
tratto dal sito: www.calatinoweb.it

La soluzione darebbe ulteriore linfa anche ad un'altra opera pubblica: la pista ciclabile tra Caltagirone, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari. Il tracciato per le due ruote potrebbe sostenere i traffici escursionistici e le passeggiate ciclistiche nel Calatino, in un contesto paesaggistico di assoluto rilievo.

Il Municipio fu costruito intorno agli anni '40.
tratto dal sito: www.calatinoweb.it

LA "VETRINA"
La cittadina ospita una "vetrina" permanente del tombolo, il pizzo in cotone (ottenuto con l'abile intreccio di fuselli di legno) che pone in luce la produzione artigianale di tante donne. Il pregiatissimo manufatto, la cui tecnica di lavorazione è stata approfondita dalle Suore Dorotee, ha spinto oltre i confini siciliani la notorietà delle mirabellesi. Alcune apprezzate esposizioni, nella sala di Palazzo Budini Gattai a Firenze, a Palermo e alle Ciminiere di Catania, hanno amplificato il messaggio storico e culturale. La produzione del tombolo risale al 1910: la prima "firma" si deve al cav. Ignazio Paternò Castello dei principi Biscari e alla moglie Angelina Auteri, che istituirono, con l'ausilio di quattro suore, specifici corsi di ricamo. Proprio la laboriosità delle lavoratrici ha coniato l'appellativo di "Città del tombolo" per Mirabella Imbaccari. Il manufatto potrebbe fornire nuovi input al tessuto economico del paese, assegnandogli una posizione di primo piano nella produzione nazionale.La cooperazione e la cura del marketing dei ricami, però, sono ancora da conquistare nella comunità, che assiste al prevalere di singole (e non coordinate) iniziative private o a forme di lavoro sommerso. Saranno certamente decisivi i prossimi anni: le future sorti di Mirabella Imbaccari, che presenta diverse potenzialità, dipenderanno dalla "sfida" delle nuove generazioni. Disegnare una nuova "mappa" di riscatto, non legata soltanto all'agricoltura o ai tradizionali settori economici, è possibile. Crederci (evitando la fuga all'estero) è quasi un dovere civico.

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