ANNUARIO 2001
MIRABELLA IMBACCARI

La "signora" del tombolo

di
Lucio Gambera
(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)
L E G E N D A
COMUNE: MIRABELLA IMBACCARI
ABITANTI:8.077
SUPERFICIE: 15,35 Kmq.
ALTITUDINE:518 metri s.l.m.
SINDACO:Marco Falcone
(nella foto)
ASSESSORI:Filippo Rasà (Vice sindaco), Pasquale Paratore, Giuseppe Aranzulla, Giovanni Sinopoli.
CONSIGLIERI:Vincenzo Marchingiglio (Presidente), Francesco Tigano (Vice presidente), Filippo Barbera, Domenico Bonanno, Rosario Brighina, Daniela Ferro, Salvatore Ferro, Santo Lacanea, Sebastiano Lombardo, Salvatore Nicotra, Salvatore Nobile, Matteo Peri, Paolo Stuto, Gianni Terranova, Vincenzo Terranova.
 COME ARRIVARE
IN AUTO:Da Catania percorrendo la S.S. 417 Catania-Gela e la S.P. 37; da Piazza Armerina attraversando la S.P. 37/I; da Gela percorrendo la S.P. 117/bis sino al Bivio Gigliotto.
IN AUTOBUS:Autolinee AST.
IN TRENO:Stazione FF.S. di Catania.
IN AEREO:Aeroporto "Fontanarossa" di Catania.
 NUMERI UTILI
MUNICIPIO:Tel. 0933-99001
CARABINIERI:Tel. 0933-991002
CONSULTORIO USL:Tel. 0933-991930
SCUOLA ELEMENTARE:Tel. 0933-991133
SCUOLA MEDIA:Tel. 0933-991134

Situata sulle estreme propaggini dei monti Erei, nel "cuore" del Calatino, Mirabella Imbaccari costituisce l'ultimo "avamposto" della provincia etnea. Il centro - esteso su un territorio collinare ad oltre 500 metri d'altezza sul livello del mare - conta circa 8.000 abitanti. Il primo nucleo urbano, le cui origini sono relativamente recenti e documentate da varie fonti, sorge ufficialmente nel 1610 (anno di rilascio della "Licentiae Populandi" dal re di Spagna, Filippo III). Fondato da Giuseppe Paternò, che avrebbe dato all'originario borgo il nome della moglie, Eleonora Mirabella, il paese rileva inizialmente sessanta case intorno al palazzo baronale e alla Chiesa Madre. Lo sviluppo registra un autentico "boom" soltanto nel XIX secolo. La cittadina annovera, infatti, appena 307 residenti nel 1682, 469 nel 1714, 1112 nel 1748 (circa 220 case).

IL "NODO" ECONOMICO
Secondo alcune statistiche, Mirabella Imbaccari sarebbe uno dei più poveri paesi italiani. Nel catanese avrebbe, inoltre, il triste primato dell'emigrazione: ogni anno decine di persone "scappano" in Germania o in altri Paesi esteri per motivi di lavoro. Le maggiori "piaghe" sociali sono causate dall'inarrestabile crisi della cerealicoltura.

L'attività artigianale dei merletti a tombolo è il pregio ed il vanto di tutte le donne del paese che, a buon diritto, possono fregiarsi del titolo di "maestre d'arte". Si tratta di un tessuto finissimo, ottenuto da un intreccio di filo di lino e di cotone, attraverso il frusciare dei fuselli di legno, abilmente manovrati da mani esperte.
tratto dal sito: www.calatinoweb.it

Il dramma del più antico "granaio" si lega alla scarsa competitività del grano duro, le cui fasi di coltivazione, oltre alle spietate "leggi" di mercato, impongono diversi oneri durante le fasi di coltivazione. Inoltre, a causa dell'ordinaria penuria di acque irrigue, le contrade sono spesso costrette a soffrire la siccità per lunghi periodi. La cronica assenza di invasi per la raccolta delle acque aggrava le condizioni di sopravvivenza dell'agricoltura locale. Dopo la grande illusione dell'utilizzo del fiume Pietra Rossa, la cui diga (attualmente incompleta) avrebbe dovuto garantire stagioni serene ai produttori, la speranza si lega all'impiego delle acque reflue del territorio. Sono in crisi anche le aziende zootecniche: il modesto approvvigionamento naturale del foraggio, in passato, ha perfino impegnato il Comune nella distribuzione di tonnellate di favino a diciannove allevatori di bestiame, al fine di soddisfare le esigenze alimentari di circa ottomila capi ovini, caprini e bovini. Nonostante i buoni propositi dell'amministrazione municipale, infine, non decollano le attività turistiche, che potrebbero garantire nuove risorse economiche agli operatori privati: gli investimenti nel settore sono parziali.

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