ANNUARIO 2001
LINGUAGLOSSA

Un tuffo in alta quota

Chiesa dei Cappuccini

Questo non è una cosa da poco, immaginate di quanto si allungherà la stagione invernale per gli operatori turistici. La neve in Sicilia a quote basse si scioglie presto, ma da questa parte nelle zone quasi sommitali del vulcano rimane per quasi tutto l'inverno. Con il Prusst - continua - abbiamo presentato progetti per la realizzazione di servizi per camper, campetti di tennis e calcio. Non stiamo sognando - replica - ma qualsiasi società sportiva sarebbe attratta dal fresco dell'Etna e dalla pineta Ragabo per organizzare il proprio ritiro. Bisogna solamente che trovi i servizi necessari".

- Oltre a ciò si tiene conservato un progetto niente male che sicuramente sarà apprezzato dalle associazioni ambientaliste. Infatti, intende trasformare l'Etna in un museo all'aperto senza creare il minimo impatto ambientale.

"Penso - ci dice - ad un museo vulcanico antropologico che permetta ai turisti di visitare l'Etna e conoscerla; poi all'interno di una grotta, attraverso strumenti multimediali, vivere le emozioni di un'eruzione vera".

- Un problema, comunque, a Linguaglossa c'è. Ed è l'impossibilità di reperire l'acqua necessaria per creare la neve artificiale negli impianti.

Figlia prediletta
Ricca e tranquilla, Linguaglossa si erge 550 metri sul livello del mare adagiata sulle falde dell'Etna che, come si sa, è il più grande vulcano attivo d'Europa. E del Mongibello possiamo dire che è la figlia più prediletta, offrendo ideali e incomparabili paesaggi unici al mondo. Da Linguaglossa è facilissimo programmare escursioni nella Sicilia orientale, essendo a pochi passi dalle Gole dell'Alcantara, da Taormina, da Catania e da Siracusa.Linguaglossa, inoltre, offre la possibilità di effettuare le migliori escursioni sull'Etna, sia con mezzi fuoristrada, sia a piedi attraverso i vari sentieri del Parco dell'Etna. Spingersi fino alle vette sommitali del vulcano partendo da Linguaglossa, vuol dire prima incontrare il verde della pineta Ragabo, incontaminata dal cemento, e poi tuffarsi nel nero antracite della sua terra e delle sue rocce laviche che, dalle quote più alte, offrono il migliore paesaggio vulcanico, che poi altro non è che la testimonianza vivente della storia del vulcano, datato eruzione dopo eruzione. D'inverno, poi, chiunque sia appassionato di sci sa bene che a Piano Provenzana troverà neve a sufficienza per praticare questo bellissimo sport, grazie alle 5 sciovie, che partendo da quota 1.800 conducono lo sciatore fino a quota 2.350, trainato in un tour che già di per se rappresenta una meta turistica. Dei ristoranti sull'Etna poi si può andare fieri: ottimi cibi, bevande calde e tanta ospitalità attendono chi ha la fortuna di trascorrere lì una settimana con il rischio di alzarsi la mattina, dopo una notte di festa, e trovare l'uscio del ristorante quasi "seppellito" dalla neve caduta copiosa durante l'oscurità. Ma il versante nord dell'Etna è bello anche d'estate, quando l'afa e l'umidità che avvolgono i centri della costa neanche arrivano. Fa caldo sì, ma così secco che neanche dà fastidio, e quando arriva sera, il fresco d'alta quota ti rigenera e ritempra anche lo spirito dopo una giornata o un anno di duro lavoro. Volendo ci si può fermare anche in paese a scoprire il suggestivo centro storico accuratamente restaurato.

"L'acqua non c'è adesso - risponde Rosta -. Lasciate che si materializzino tutti i progetti inseriti nel Prusst e poi vedrete. Vogliamo, infatti, costruire una serie di serbatoi interrati e quindi nascosti che ci permetteranno di rifornire gli alberghi e le piste. I serbatoi dovrebbero partire da quota 1.400 raggiungendo quota 2.500. D'inverno raccoglieranno l'acqua che sarà nel frattempo utilizzata dai cannoni per la neve artificiale, ma d'estate quando sarà chiusa la stagione sciistica, potrà rimanere al servizio della gente". Ma il progetto che Rosta guarda con maggiore soddisfazione è quello dell'illuminazione di tutta l'area di Piano Provenzana. "Abbiamo già indetto la gara d'appalto - sostiene il sindaco - ed anche questo posto bellissimo, invaso dai turisti, verrà illuminato". Se Piano Provenzana dovesse essere illuminato, se le piste da sci dovessero essere illuminate di notte si renderebbe vivo un luogo che invece oggi con l'oscurità fa paura. Immaginate il fascino di una gara di sci in notturna quando il vulcano dal cratere centrale è impegnato in "tranquille" attività stromboliane. Tutto il mondo verrebbe a vedere la gara, ed i migliori sciatori vorrebbero scivolare sulle nevi adagiate sul fuoco dell'Etna. Il resto lo immaginate da voi.

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