 | Chiesa
dei Cappuccini |
Questo non è una cosa
da poco, immaginate di quanto si allungherà la stagione invernale per gli operatori
turistici. La neve in Sicilia a quote basse si scioglie presto, ma da questa parte
nelle zone quasi sommitali del vulcano rimane per quasi tutto l'inverno. Con il
Prusst - continua - abbiamo presentato progetti per la realizzazione di servizi
per camper, campetti di tennis e calcio. Non stiamo sognando - replica - ma qualsiasi
società sportiva sarebbe attratta dal fresco dell'Etna e dalla pineta Ragabo per
organizzare il proprio ritiro. Bisogna solamente che trovi i servizi necessari".
-
Oltre a ciò si tiene conservato un progetto niente male che sicuramente sarà apprezzato
dalle associazioni ambientaliste. Infatti, intende trasformare l'Etna in un museo
all'aperto senza creare il minimo impatto ambientale.
"Penso
- ci dice - ad un museo vulcanico antropologico che permetta ai turisti di visitare
l'Etna e conoscerla; poi all'interno di una grotta, attraverso strumenti multimediali,
vivere le emozioni di un'eruzione vera".
- Un problema,
comunque, a Linguaglossa c'è. Ed è l'impossibilità di reperire l'acqua necessaria
per creare la neve artificiale negli impianti.
Figlia
prediletta |
Ricca e tranquilla, Linguaglossa si erge 550 metri sul livello
del mare adagiata sulle falde dell'Etna che, come si sa, è il più grande vulcano
attivo d'Europa. E del Mongibello possiamo dire che è la figlia più prediletta,
offrendo ideali e incomparabili paesaggi unici al mondo. Da Linguaglossa è facilissimo
programmare escursioni nella Sicilia orientale, essendo a pochi passi dalle Gole
dell'Alcantara, da Taormina, da Catania e da Siracusa.Linguaglossa, inoltre,
offre la possibilità di effettuare le migliori escursioni sull'Etna, sia con mezzi
fuoristrada, sia a piedi attraverso i vari sentieri del Parco dell'Etna. Spingersi
fino alle vette sommitali del vulcano partendo da Linguaglossa, vuol dire prima
incontrare il verde della pineta Ragabo, incontaminata dal cemento, e poi tuffarsi
nel nero antracite della sua terra e delle sue rocce laviche che, dalle quote
più alte, offrono il migliore paesaggio vulcanico, che poi altro non è che la
testimonianza vivente della storia del vulcano, datato eruzione dopo eruzione.
D'inverno, poi, chiunque sia appassionato di sci sa bene che a Piano Provenzana
troverà neve a sufficienza per praticare questo bellissimo sport, grazie alle
5 sciovie, che partendo da quota 1.800 conducono lo sciatore fino a quota 2.350,
trainato in un tour che già di per se rappresenta una meta turistica. Dei ristoranti
sull'Etna poi si può andare fieri: ottimi cibi, bevande calde e tanta ospitalità
attendono chi ha la fortuna di trascorrere lì una settimana con il rischio di
alzarsi la mattina, dopo una notte di festa, e trovare l'uscio del ristorante
quasi "seppellito" dalla neve caduta copiosa durante l'oscurità. Ma il versante
nord dell'Etna è bello anche d'estate, quando l'afa e l'umidità che avvolgono
i centri della costa neanche arrivano. Fa caldo sì, ma così secco che neanche
dà fastidio, e quando arriva sera, il fresco d'alta quota ti rigenera e ritempra
anche lo spirito dopo una giornata o un anno di duro lavoro. Volendo ci si può
fermare anche in paese a scoprire il suggestivo centro storico accuratamente restaurato. |
"L'acqua non c'è adesso - risponde Rosta -. Lasciate che
si materializzino tutti i progetti inseriti nel Prusst e poi vedrete. Vogliamo,
infatti, costruire una serie di serbatoi interrati e quindi nascosti che ci permetteranno
di rifornire gli alberghi e le piste. I serbatoi dovrebbero partire da quota 1.400
raggiungendo quota 2.500. D'inverno raccoglieranno l'acqua che sarà nel frattempo
utilizzata dai cannoni per la neve artificiale, ma d'estate quando sarà chiusa
la stagione sciistica, potrà rimanere al servizio della gente". Ma il progetto
che Rosta guarda con maggiore soddisfazione è quello dell'illuminazione di tutta
l'area di Piano Provenzana. "Abbiamo già indetto la gara d'appalto - sostiene
il sindaco - ed anche questo posto bellissimo, invaso dai turisti, verrà illuminato".
Se Piano Provenzana dovesse essere illuminato, se le piste da sci dovessero essere
illuminate di notte si renderebbe vivo un luogo che invece oggi con l'oscurità
fa paura. Immaginate il fascino di una gara di sci in notturna quando il vulcano
dal cratere centrale è impegnato in "tranquille" attività stromboliane. Tutto
il mondo verrebbe a vedere la gara, ed i migliori sciatori vorrebbero scivolare
sulle nevi adagiate sul fuoco dell'Etna. Il resto lo immaginate da voi. |