IL COLLEGIO DOMENICANO DI SAN TOMMASO Verde
ed ampi spazi precedono l'ingresso al collegio San Tommaso, un imponente convento
domenicano composto da due complessi, al cui centro si erge la cappella preceduta
all'esterno da un suggestivo colonnato. Progettato dal catanese Ercole Fischietti,
la sua realizzazione penalizzò la seicentesca chiesetta dedicata a San Nicolò,
demolita per far spazio al Collegio e della quale rimangono le testimonianze del
portale in pietra lavica all'esterno e della statua del Santo. LA CHIESA
DI SAN FRANCESCO DI PAOLA Edificata tra il 1584 e il 1610 sulle strutture
della preesistente chiesetta di Santa Maria dell'Oreto della quale si conserva
un'altare con una pregiata statua marmorea della Madonna palermitana databile
tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo ed attribuita a Domenico Gagini.
Ad una sola navata con una volta a botte, è ricca di stucchi barocchi fra i quali
spiccano gli affreschi e i dipinti settecenteschi raffiguranti fatti e miracoli
del Santo di Paola. IL MUNICIPIO Palazzo con facciata in " New
Gothic Style " sorse sulle rovine del convento dei Paolotti. Conserva al suo interno
una modesta galleria d'arte moderna, con dipinti degli anni '50, nella quale spicca
il volto di un contadino siciliano.  | Palazzo
Municipale |
CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA Sorse
su una piazza abbellita da rigogliose palme dalla prima metà del sec. XVI. Anche
le diverse date scolpite sulla finestra e sul campanile vanno dal 1635 al 1718.
Bello il portale policromo, composto di pietra lavica e marmo rosso sormontato
da una icona di una Annunciazione in pietra arenaria. LA MATRICE Con
la facciata di stile tardo rinascimentale molto vicina al barocco, la Chiesa Madre
fu iniziata nel 1613. |  | Chiesa
Madre |
Il campanile, invece, fu costruito nel 1896.
A tre navate, con il tetto di legno, e gli altari laterali adornati da tele della
seconda metà dell'800di Domenico Provenzani (il San Filippo Neri, la Resurrezione
di Lazzaro e San Biagio), di Angelo D'Agata (il San Michele Arcangelo, i Santi
Pietro e Paolo, San Ciro e San Gaetano da Tiene), di Giuseppe Minutoli (l'Incoronazione
della Vergine), di Salvatore Ferro (il Sant'Alfonso dei Liguori). LA
CHIESA DI S. EGIDIO ABATE Dedicata al patrono della cittadina, nel XVI
secolo fungeva da Chiesa Madre. Agli angoli interni del transetto si trovano degli
affreschi cinquecenteschi raffiguranti scene della passione del Cristo. Diversi
quadri ottocenteschi decorano le pareti della chiesa, fra i quali spicca il Martirio
di Sant'Apollonia. CHIESA DEI SS. ANTONIO E VITO La Chiesa tra
gli anni '50 e gli anni '70 ha subito danni enormi, ma conserva tuttavia delle
opere di notevole interesse come il portale e la finestra soprastante, in pietra
lavica, scolpiti nel 1728 dai mastri trapanesi Diego Flavetta e Giambattista Marletta.
All'interno sono conservate alcune pale d'altare. Ottocenteschi sono gli altri
dipinti: di Giuseppe Minutoli è quello dei Santi Cosma e Damiano, di Salvatore
Ferro sono la Natività e l'Incoronazione della Vergine. Esiste inoltre una balaustra,
con motivi floreali, in ferro battuto del 1772. LA CHIESA DELL'IMMACOLATA La
Chiesa dell'Immacolata con l'annesso convento cappuccino furono edificati tra
il 1647 e il 1649. L'interno della Chiesa è invece ricco di opere: sull'altare
maggiore è posta una pala raffigurante l'Immacolata.Inoltre, sullo stesso altare
è posta l'opera più importante di Linguaglossa: la custodia lignea scolpita da
Pietro Bencivinni da Polizzi tra il 1708 e il 1710. (Fonte:
Storia - Arte Folklore del 21º distretto scolastico, redatto per la parte di Linguaglossa
da Massimo Maria Lo Giudice). |