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Un museo civico rinnovato,
quindi, e tanto altro ancora, "per restituire alla memoria - spiega l'assessore
comunale ai Beni culturali ed archeologici Vittorio Digeronimo - un segno tangibile
del nostro passato e farne una risorsa per il presente e per il futuro. L'istituzione
del parco, avvenuta nel 1997, rappresenta una tappa fondamentale in questo percorso.
E il parco costituisce l'oggetto del progetto 'Terravecchia scavi', portato avanti
in tandem dal Comune e dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Catania. Grazie
a questa iniziativa - aggiunge Digeronimo - studenti ed appassionati, attraverso
campi - scuola, hanno l'opportunità di partecipare direttamente agli scavi archeologici".
Grammichele ha quindi imboccato con decisione la strada della valorizzazione dei
suoi beni archeologici, per farne il fattore trainante di uno sviluppo duraturo.
Agli inizi del 2000 il Comune ha affidato i servizi aggiuntivi del parco ad un
consorzio di imprese private, consentendo così la realizzazione di importanti
interventi strutturali all'interno dell'area, fra cui il recupero di due gruppi
di casette medievali da adibire a servizi, il ripristino di alcuni sentieri e
la collocazione di capannine e panche in legno lungo i percorsi che si snodano
tra i resti delle antiche mura. "All'interno del parco - sottolinea il sindaco
Salvatore Canzoniere - possono svolgersi diverse attività culturali, fra cui anche
la partecipazione interattiva, che offre al visitatore la possibilità di assistere
alle attività di ricerca interloquendo con il personale della Soprintendenza e
gli operai specializzati impegnati nell'esplorazione". Il primo cittadino rileva
che "la zona di cui gli insediamenti di Terravecchia - Occhiolà fanno parte ha
grandi potenzialità, che rappresentano importanti risorse per l'intero circondario".
Un libro recentemente edito mostra "l'idea parco" che Grammichele propone, attraverso
un cammino in cui Soprintendenza e Comune, con la stipula di un accordo di programma,
hanno scelto di lavorare insieme. Grammichele risulta così essere parte integrante
di un comprensorio protagonista di un percorso di crescita che ha nell'esaltazione
delle potenzialità dei beni culturali uno dei suoi capisaldi.
L'impianto
di compostaggio Un'opera funzionale Nel settore
dei lavori pubblici, a buon punto la riqualificazione di alcuni quartieri |
Si accinge ad essere ultimata
la costruzione dell'impianto di compostaggio del Comune di Grammichele, che servirà
l'intero circondario. L'opera è stata finanziata con la somma di 8 miliardi 686
milioni di lire nell'ambito del Patto territoriale per l'occupazione "Calatino
- Sud Simeto". Costituisce, in Sicilia, il primo impianto del genere a tecnologia
avanzata, capace cioè, attraverso la stabilizzazione dell'umido e la produzione
di compost, di riutilizzare per fini agricoli le risorse materiali ed energetiche
derivate dai rifiuti organici. I lavori sono consistiti nella creazione di un
centro integrato per il trattamento e lo smaltimento del rifiuto organico prodotto
da un bacino d'utenza di circa 157 mila abitanti, costituito dai 15 Comuni del
comprensorio. L'area è stata urbanizzata e recintata e sono stati realizzati,
oltre all'impianto, un apparato di pesatura, un impianto elettrico e d'illuminazione
ed opere per lo stoccaggio delle acque reflue, lo sfangaggio delle ruote ed il
lavaggio degli automezzi. "Si tratta - si commenta dal Palazzo municipale - di
un'opera strategica nella gestione dei rifiuti dell'intero comprensorio. L'impianto
di compostaggio consentirà di risolvere le problematiche legate allo smaltimento
delle frazioni organiche dei rifiuti urbani domestici, dei mercati, della ristorazione
collettiva, agroindustriali e di altre industrie manifatturiere, attualmente conferiti
nelle discariche o direttamente sui suoli agricoli. In questo modo sarà possibile
valorizzare e recuperare per usi produttivi le risorse materiali ed energetiche
contenute in quei rifiuti". Intanto, nel settore dei lavori pubblici, guidato
dall'assessore Michele Branciforte, sono a buon punto i lavori per la riqualificazione
dei quartieri abusivi di Valverde e Pazienza, mentre quelli in località Santuzza
(un miliardo 170 milioni di lire l'ammontare degli interventi) sono al via. In
cantiere pure opere negli agglomerati di Palazzotto e Piano Cugni 1. |
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