 | Antonio
Fiumefreddo | Una lunga e calda estate è oramai alle
spalle, tre mesi ricchi di novità, eventi, presenze e spettacoli. Il cartellone
"Sogni d'estati" ha fatto davvero sognare con i suoi momenti d'arte, spettacolo
e cultura, giorni e serate uniche per i catanesi rimasti a casa. Nel tracciare
il bilancio consuntivo, Antonio Fiumefreddo (nella foto), sembra più che soddisfatto.
"Il bilancio dell'estate è molto positivo - afferma l'assessore - anche perché
il cartellone proposto in un periodo di grande tradizione e grande connotazione
culturale per la città, è tra i più importanti a livello nazionale. Ci è stato
riconosciuto da operatori in campo nazionale, sia per la sezione musicale che
per la sezione teatrale e letteraria con due prime mondiali; ma anche per la ritrovata
sezione cinematografica, di altissimo livello con la presenza di artisti di fama
internazionale e nazionale. Quindi il giudizio è positivissimo". "Si è fatta una
scelta, rispetto all'anno scorso. Sono arrivate proteste da parte della gente,
per la partecipazione troppo massiccia di pubblico, nel senso che quelli più appassionati
sostenevano che il prezzo basso del biglietto favoriva l'afflusso di un pubblico
poco interessato. Io onestamente non credo a questo, anzi, un flusso di pubblico,
tanto più è popolare, tanto più è educativo. Tuttavia quest'anno si è scelta una
procedura diversa, cioè quella delle compartecipazioni; si è scelto di contribuire,
insieme con i privati, a presentare un cartellone certamente elevato da un punto
di vista artistico. Significa, insomma, avere artisti a Catania in gran numero
e soprattutto di qualità elevatissima. Ciò comporta delle spese: se il cartellone
si affidasse esclusivamente alle possibilità di bilancio comunale, non sarebbe
certo possibile. Pensate soltanto che con una somma di un miliardo e mezzo si
è fatto un cartellone di circa cinque miliardi". "Positivo l'esperimento, anche
quello delle compartecipazioni, anche se personalmente sono più orientato ad una
vocazione "popolare" degli spettacoli, quindi sono più orientato ad un cartellone
meno ricco, ma più popolare. Io sono convinto che un prezzo giusto sia di 10/15
mila lire per le cose più importanti. Però non dimentichiamo che se vogliamo artisti
importanti dobbiamo affrontare qualche spesa in più e quelle che sono le regole
del mercato. Bella l'iniziativa, poi, di affiancare ad artisti nazionali ed internazionali,
gruppi ed artisti locali. Questo per offrire un palcoscenico ai nostri talenti.
La grande vivacità catanese ha avuto così un grandissimo palcoscenico. E non dobbiamo
dimenticarlo, perché un'amministrazione deve offrire ai propri giovani non un
palcoscenico ridotto, ma un'opportunità di livello". |