PASSATO, PRESENTE E FUTURO |
ALCUNE FRA LE COSE FATTE:
Aule e laboratorio della Scuola media di Santa Maria La Stella Rotonde sulla circonvallazione
all'altezza degli incroci con le vie Marchese di Casalotto e Nuova. Nuovo Ufficio
postale Pavimentazione della Palestra della scuola media-centro Ristrutturazione
campetto Polivalente Nuove condotte idriche Pubblica illuminazione nelle strade
del centro e delle frazioni Sportello unico associato per lo sviluppo economico
Piani di lottizzazione Centri sociali per giovani e anziani nel centro e nelle
frazioni Progetti d'inserimento lavorativo per disabili Santantoniadi Premio "Roberto
Nastasi" ALCUNI FRA I LAVORI IN CORSO: Aule
per la scuola materna di via Stazzone Rotonda sulla Circonvallazione all'altezza
dell'incrocio con via Spirito Santo Ristrutturazione del Palazzo Cantarella Natale
santantonese Manifestazione musicale "Spiragli di Luce" Patto tematico "agricoltura
e pesca" ALCUNE FRA LE COSE DA FARE: Scuola
media a Santa Maria La Stella Istituto scolastico al centro Rotonde sulla Circonvallazione
all'altezza degli incroci con le vie Nocilla e Lavina Smaltimento acque bianche
in un tratto di via Aldo Moro Rifacimento e sistemazione delle piazze Dante Alighieri,
Edmundo De Amicis e Madonna delle Grazie Costruzioni nuovi loculi cimiteriali
Rassegna di musica etnica I progetti Pit, Restauro Sicilia, Prusst, Patti territoriali.
Interventi sulla devianza giovanile. INOLTRE... Non
dimentichiamo che il territorio di Aci Sant'Antonio ospita importanti attività
artigianali, industriali e commerciali, alcune persino di rilevanza nazionale:
c'è un'importante industria farmaceutica oftalmologica; c'è una ditta che si occupa
di componentistica elettronica ad alta precisione; c'è chi produce articoli in
plastica o cartone ondulato. Ci sono miriadi di vivaisti, produttori di ghiaccio.
C'è tanto altro. | |
LE TRADIZIONI Patrono
della città è Sant'Antonio Abate, l'anacoreta del Quemar (Medio Egitto) nato nel
251 e morto nel 356, il 17 gennaio, giorno in cui si celebra la festa liturgica.
Ma la festa cosiddetta "grande" si svolge in estate e con periodicità biennale,
precisamente la terza domenica di agosto. A Sant'Antonio è dedicata la Chiesa
madre, ricostruita nel '700 nella piazza Maggiore, sulle macerie della prima chiesa
distrutta dal terremoto del 1693. Si presenta ricca di affreschi di P. Vasta,
Sciuto, Lo Loco e Panebianco da Messina. Le feste patronali ad Aci Sant'Antonio
ricalcano un modello canonico tipico delle feste dell'area catanese. Lo scorso
gennaio il comitato ha ripreso l'antica tradizione del "Carro di Sant'Antonio",
un'enorme macchina scenica che attraverso le varie aperture (spaccate), rievoca
fra musiche, luci e colori i momenti salienti della vita dell'Anacoreta. Un vero
ritorno al passato se consideriamo che l'ultima "spaccata" dei carri si svolse
in piazza Maggiore nel 1946. Ma le tradizioni parlano anche di musica bandistica
di tutto rispetto le cui origini risultano anteriori al 1874. Oggi sono due i
complessi bandistici made in Aci Sant'Antonio. Ambedue importanti: "Regina d'Italia"
del maestro Orazio Sapienza e "G. Verdi" del maestro Alfio Zito. A completare
il quadro la corale "Pier Luigi da Palestrina" sorta nel 1976, fondata e diretta
dal compianto maestro Franco Greco recentemente scomparso. Ma Aci Sant'Antonio
vuol dire anche teatro e teatro di qualità. C'è l'Associazione Teatro Ambrosiana
Cineamatori, c'è Ars comoediaque, interessanti e attendibili veicoli di una letteratura
che spesso stenta ad attecchire. Ma vuol dire anche sport, volontariato e altro
ancora... |