ANNUARIO 2001
ACI SANT'ANTONIO

Cuore del "Casalotto"

PASSATO, PRESENTE E FUTURO

ALCUNE FRA LE COSE FATTE:
Aule e laboratorio della Scuola media di Santa Maria La Stella Rotonde sulla circonvallazione all'altezza degli incroci con le vie Marchese di Casalotto e Nuova. Nuovo Ufficio postale Pavimentazione della Palestra della scuola media-centro Ristrutturazione campetto Polivalente Nuove condotte idriche Pubblica illuminazione nelle strade del centro e delle frazioni Sportello unico associato per lo sviluppo economico Piani di lottizzazione Centri sociali per giovani e anziani nel centro e nelle frazioni Progetti d'inserimento lavorativo per disabili Santantoniadi Premio "Roberto Nastasi"

ALCUNI FRA I LAVORI IN CORSO:
Aule per la scuola materna di via Stazzone Rotonda sulla Circonvallazione all'altezza dell'incrocio con via Spirito Santo Ristrutturazione del Palazzo Cantarella Natale santantonese Manifestazione musicale "Spiragli di Luce" Patto tematico "agricoltura e pesca"

ALCUNE FRA LE COSE DA FARE:
Scuola media a Santa Maria La Stella Istituto scolastico al centro Rotonde sulla Circonvallazione all'altezza degli incroci con le vie Nocilla e Lavina Smaltimento acque bianche in un tratto di via Aldo Moro Rifacimento e sistemazione delle piazze Dante Alighieri, Edmundo De Amicis e Madonna delle Grazie Costruzioni nuovi loculi cimiteriali Rassegna di musica etnica I progetti Pit, Restauro Sicilia, Prusst, Patti territoriali. Interventi sulla devianza giovanile.

INOLTRE...
Non dimentichiamo che il territorio di Aci Sant'Antonio ospita importanti attività artigianali, industriali e commerciali, alcune persino di rilevanza nazionale: c'è un'importante industria farmaceutica oftalmologica; c'è una ditta che si occupa di componentistica elettronica ad alta precisione; c'è chi produce articoli in plastica o cartone ondulato. Ci sono miriadi di vivaisti, produttori di ghiaccio. C'è tanto altro.

LE TRADIZIONI
Patrono della città è Sant'Antonio Abate, l'anacoreta del Quemar (Medio Egitto) nato nel 251 e morto nel 356, il 17 gennaio, giorno in cui si celebra la festa liturgica. Ma la festa cosiddetta "grande" si svolge in estate e con periodicità biennale, precisamente la terza domenica di agosto. A Sant'Antonio è dedicata la Chiesa madre, ricostruita nel '700 nella piazza Maggiore, sulle macerie della prima chiesa distrutta dal terremoto del 1693. Si presenta ricca di affreschi di P. Vasta, Sciuto, Lo Loco e Panebianco da Messina. Le feste patronali ad Aci Sant'Antonio ricalcano un modello canonico tipico delle feste dell'area catanese. Lo scorso gennaio il comitato ha ripreso l'antica tradizione del "Carro di Sant'Antonio", un'enorme macchina scenica che attraverso le varie aperture (spaccate), rievoca fra musiche, luci e colori i momenti salienti della vita dell'Anacoreta. Un vero ritorno al passato se consideriamo che l'ultima "spaccata" dei carri si svolse in piazza Maggiore nel 1946. Ma le tradizioni parlano anche di musica bandistica di tutto rispetto le cui origini risultano anteriori al 1874. Oggi sono due i complessi bandistici made in Aci Sant'Antonio. Ambedue importanti: "Regina d'Italia" del maestro Orazio Sapienza e "G. Verdi" del maestro Alfio Zito. A completare il quadro la corale "Pier Luigi da Palestrina" sorta nel 1976, fondata e diretta dal compianto maestro Franco Greco recentemente scomparso. Ma Aci Sant'Antonio vuol dire anche teatro e teatro di qualità. C'è l'Associazione Teatro Ambrosiana Cineamatori, c'è Ars comoediaque, interessanti e attendibili veicoli di una letteratura che spesso stenta ad attecchire. Ma vuol dire anche sport, volontariato e altro ancora...

2di 3 Indietro...ACI SANT'ANTONIO Avanti...