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Il vallone Cunziria
| Vizzini "capitale" del turismo made in Sicily?
Ancora è solo una provocazione. Ma è chiaro che tutto l’immenso patrimonio vizzinese
(arte, cultura, paesaggi e tradizioni) dovrebbe ricoprire un posto di rilievo
negli itinerari siciliani, per la particolarità e la ricchezza dell’offerta turistica.
Un "sogno", insomma, che potrebbe diventare realtà. In testa alla lista delle
priorità c’è il "progetto Cunziria". Che prende il nome dall’omonimo villaggio
settecentesco, che un tempo ospitava la concia delle pelli (da qui il nome di
"Cunziria", che in dialetto significa Conceria), esempio di produzione protoindustriale,
nel quale i protagonisti - i cunzirioti, appunto - vivevano e lavoravano nel borgo
bagnato dai ruscelli, appena fuori l’abitato di Vizzini. L’iniziativa intende
recuperare, conservare e gestire la Cunziria, che diventerà un "museo permanente
delle arti, dei mestieri e delle tradizioni popolari", riproducendo luoghi e immagini
della vita verghiana e rusticana. Un’idea lanciata tanti anni fa, quasi come una
provocazione, dal regista Franco Zeffirelli e che oggi può finalmente essere messa
in pratica. Non bisogna dimenticare le manifestazioni che contribuiscono ad attirare
gente da tutta la Sicilia, "vetrina" ideale per un flusso costante di turisti.
Come la "Sagra della ricotta e del formaggio", che si tiene ogni anno il 25 aprile,
organizzata da Comune, Provincia e Azienda provinciale turismo. Una gustosa attrazione
che si basa sulla tradizione gastronomica e zootecnica di Vizzini. La centralissima
piazza Marconi si trasforma ogni anno in un’immensa "fattoria" all’aperto, dove
gli allevatori sfornano dalle enormi "quarare" la ricotta calda, rispettando il
tradizionale metodo di preparazione. Con un contorno musicale e folcloristico
adeguato, si possono gustare tante altre divagazioni sul tema. Se, oltre che di
leccornie, il palato è ghiotto di appuntamenti culturali di un certo spessore,
non c’è da preoccuparsi. Grazie ad alcune iniziative che pure in questo caso vedono
protagonisti Azienda provinciale turismo e Provincia. Il clou, a metà settembre,
è costituito dal "Festival verghiano", manifestazione incentrata su teatro, musica,
cinema, mostre e dibattiti culturali uniti da un unico filo conduttore: l’arte
di Giovanni Verga. Discendenti del celebre "teatro di reviviscenza" ideato dal
compianto regista Alfredo Mazzone, le rappresentazioni verghiane hanno la particolarità
di mettere in scena le opere proprio nei vicoli, nelle piazze, nelle strade, negli
scorci dove l’autore le pensò e ambientò. Ottenendo un affascinante effetto "live",
che riesce a rendere ancora più intense le emozioni vissute sfogliando le pagine
di Verga. |