ANNUARIO 2000
VIZZINI

Il sindaco Pippo Li Volti: "Stiamo lavorando per voi"

Pippo Li Volti

Se potesse, Pippo Li Volti, esporrebbe un mega-cartello con questa scritta, facendolo campeggiare su tutto il paese. Superato il "giro di boa" della sua seconda sindacatura, il giovane primo cittadino di Vizzini punta molto sul rilancio economico attraverso l’edilizia e le opere pubbliche. Cercando nel contempo di assicurare una migliore qualità dei servizi per tutti i cittadini del "paesello" tanto caro a Giovanni Verga. Un occhio di riguardo anche al turismo è quindi immancabile: tanti progetti bollono nella pentola di un futuro che si preannuncia interessante.

"PUNTIAMO SULL’EDILIZIA"
"La formula - spiega Li Volti - è molto semplice. Basta considerare l’occupazione diretta e indotta che ogni lavoro di questo tipo comporta, soprattutto per le ditte locali e per i giovani. E Vizzini, per quanto riguarda l’edilizia pubblica e privata è un Comune all’avanguardia a livello regionale". Il "fiore all’occhiello" è senz’altro la gestione delle pratiche post-sisma 1990: "Abbiamo attuato procedure innovative, anticipando coraggiosamente anche le direttive che sarebbero poi arrivate dalla Regione. In questo modo, grazie al lavoro di un pool di specialisti, siamo arrivati ad un risultato eccezionale: 129 pratiche esitate, con altrettante famiglie vizzinesi che hanno già ricevuto i "buoni" per ristrutturare i loro immobili danneggiati, per un totale di circa 5 miliardi. E questo significa anche che per le strade di Vizzini ci sono stati e ci sono ancora decine e decine di cantieri aperti, con il risvolto economico ed occupazionale che ne deriva". Nel bilancio dei finanziamenti per la ricostruzione, una voce significativa è rappresentata anche dalle opere pubbliche. La Regione ha infatti previsto i fondi per un totale di quasi 9 miliardi e mezzo: palazzo municipale (2,5 miliardi), palazzo Trao (1,5 miliardi), "Lascito Rinaldi"- archivio notarile (2 miliardi), scuola media (500 milioni), ex-pretura (400 milioni), chiese di S.Giovanni (1,5 miliardi) e S.Vito (1 miliardo). In questo contesto di miglioramento del "look" cittadino, il Comune di Vizzini ha inoltre beneficiato delle somme messe a disposizione da un plafond residuale di finanziamenti statali. E così - a costo zero - ha potuto contrarre alcuni mutui con la Cassa depositi e prestiti per una serie di lavori: opere di arredo urbano (2 miliardi e 500 milioni), manutenzione straordinaria della casa "Lascito Costa" (940 milioni), costruzione di impianto sportivo tensostatico (360 milioni), rifacimento dello stadio comunale (660 milioni), manutenzione straordinaria della palestra comunale (160 milioni), realizzazione della condotta idrica dal pozzo in contrada "Cordarello" al pozzo in contrada "Falsocorrotto" (310 milioni). Le novità dell’ultima ora riguardano il cimitero comunale. A breve verrà realizzata l’illuminazione dell’intera area (tramite il "project financing" e il conseguente affidamento della gestione ai privati), ma saranno soprattutto realizzati ben 300 nuovi loculi. Per rispondere alle tantissime richieste di chi si vuole assicurare anzitempo la serenità del suo "riposo", il Comune proporrà agli interessati di anticipare una quota-parte, per poi saldare il costo totale a opera completata.

IL PRG TRA CAMBI DI ROTTA E SPERANZE
Per chiudere questo "cerchio" e determinare un processo di sviluppo duraturo manca però un elemento: la revisione del Piano regolatore generale. "In questo senso - afferma Li Volti - abbiamo preso una decisione coraggiosa, revocando l’incarico ai progettisti, il cui lavoro prodotto non rispondeva alle direttive a suo tempo impartite dal Consiglio comunale e alle indicazioni della Commissione edilizia. Una scelta criticabile, ma a questo punto indispensabile. Adesso, secondo quanto previsto dalla normativa in materia, abbiamo affidato la revisione del Prg all’ufficio tecnico comunale, mettendolo nelle condizioni ottimali per operare, con un ufficio a parte e delle dotazioni informatiche e tecniche di livello professionale. Nel frattempo è ripartito l’iter di consultazione e coinvolgimento delle forze politiche, sociali ed economiche del paese, attraverso una serie di incontri organizzati dal presidente del Consiglio comunale, Carmelo Verdi. Adesso a brevissima scadenza sarà pronta la relazione da sottoporre ai consiglieri, che a loro volta daranno le loro direttive. A questo punto l’ufficio tecnico avrà due mesi di tempo per presentare lo schema di massima, poi ci sarà la votazione e altri due mesi di lavoro dei tecnici per la definitiva redazione dello strumento urbanistico. Contiamo che nella primavera del 2001 il Piano potrà essere adottato e trasmesso all’assessorato regionale al Territorio e ambiente".

I SERVIZI PER I CITTADINI
In un momento in cui si abbatte la "scure" dei drastici tagli nei trasferimenti di fondi agli enti locali, diventa sempre più difficile mantenere una sufficiente qualità dei servizi per i cittadini. "Noi ce la mettiamo tutta - precisa il sindaco - nonostante le notevoli difficoltà finanziarie. Il bilancio non permette più di fare spese particolari, ma noi ogni giorno siamo qui per fare in modo che non vengano meno i servizi essenziali. Abbiamo privatizzato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani con buoni risultati, cerchiamo di ridurre al minimo i disagi di una rete idrica ormai vetusta, garantendo un’erogazione idrica più che soddisfacente. Ma un occhio di riguardo lo abbiamo riservato alle categorie più deboli: nuclei familiari disagiati, ragazze-madri, anziani, minori a rischio di devianza. Per ognuno di loro, oltre a garantire la nostra quotidiana disponibilità per venire incontro ai loro problemi, abbiamo previsto dei provvedimenti particolari: sussidi, contributi straordinari, realizzazioni di opere come la casa di riposo già in funzione e il centro di ricovero per minori da poco appaltato". Un capitolo a parte merita il "Rinaldi". Che non è più un ospedale al 100 %, essendo entrato nella "lista nera" dei presidi da rifunzionalizzare, nonostante siano iniziati dei lavori di ristrutturazione (3 miliardi e 100 milioni la spesa complessiva) che lo rendono una delle strutture più accoglienti della provincia. Ma Li Volti è convinto che, comunque, l’ospedale sia "caduto in piedi". Questa la sua tesi: "Se confrontato ad altre strutture inserite nella rifunzionalizzazione e adesso pressoché chiuse, il nostro ospedale ha davanti a sé un futuro più sereno. Saranno garantite un Pte, una Guardia medica permanente, più 20 posti di lungodegenza e al termine dei lavori l’Asl mi ha assicurato che saranno attivati tutti i servizi poliambulatoriali previsti. Verrà salvaguardata la funzione pubblica della struttura, ma anche l’occupazione e le professionalità ad essa collegate".

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