Il territorio che ascrive una "lietissima irrigata pianura" interrotta
a sud dai monti Erei e lambita dal Simeto, ha la figura di un triangolo con la
base nello stesso corso d’acqua ed il vertice nell’Etna. La sua superficie, in
prevalenza collinare, è costituita da piccoli vulcani, estinti in epoche remote,
che hanno determinato nel sottosuolo la formazione di interessanti grotte, quali
la grotta degli Archi ricca di stalattiti; di Rognone famosa per l’eco; quella
di Scilà, a soli due chilometri a sud del paese, le cui pareti sono formate da
pietra calcarea sonante aventi la forma di grandi lastroni o parallelepipedi.
Dal punto di vista geologico è interessante notare a nord-est la presenza del
Monte Calvario oggi quasi interamente scomparso. La natura del terreno in massima
parte lavico, anche se calcareo a nord e, a tratti, argilloso a sud, permette
le varie colture: agrumeti, vigneti, mandorleti, uliveti. Intense le attività
dell’uomo durante il corso dei secoli. Nell’800 si sviluppò il commercio: esistevano
conce di pellame, allevamento delle api per la produzione della cera e del miele,
coltivazione di cotone, allevamento di bachi da seta. Quest’ultima costituiva
il precedente di una attività caratteristica, rappresentata dalla tessitura a
mano della tela, che a sua volta dava vita a tre tintorie, oggi del tutto scomparse.
I cinque mulini ad acqua: Rollo, Fontana vecchia, Spasimo, Di Mezzo, Di Giuso
ed i frantoi azionati a mano evidenziano che l’attività principale degli abitanti
era l’agricoltura. Presenti erano anche le industrie per la lavorazione dell’argilla,
delle mattonelle e delle tegole. Oggi l’economia verte sui prodotti della terra,
considerando comunque il turismo e l’agriturismo come potenziale sviluppo dell’economia
locale. La coltivazione degli agrumi che rappresenta il settore portante per tutta
l’economia della Sicilia, ha consentito a Biancavilla l’emergere di alcune società
commerciali tra le più importanti del settore. Le varietà più coltivate sono evidentemente
quelle pigmentate, Tarocco, More e Sanguinello che sono oggi apprezzate in tutto
il mondo. Fichidindia: coltivazione tipica della Sicilia orientale dai colori
più vari e dal sapore unico che richiama il sole e la terra del centro del Mediterraneo.
Ortaggi: la ricchezza di sorgenti e di un clima mite ha permesso l’esistenza di
una produzione di alta qualità senza ricorrere alla serricoltura che, solo negli
ultimi anni, ha iniziato ad attecchire per anticipare i calendari di produzione
e raccolta delle produzioni ortive. Il territorio ha delle peculiarità uniche
per la composizione del suolo ricco di potassio, elemento importantissimo per
la produzione di ortaggi e rappresenta il comprensorio più soleggiato d’Europa
ed è per questo motivo che lo stesso ha una spiccata vocazione all’esercizio dell’agricoltura
biologica. Ulivi: il territorio di Biancavilla è ricco di uliveti pregiati adibiti
alla produzione di olive da mensa e da olive da olio. La varietà più coltivata
è la "Nocellara Etnea" che garantisce la migliore qualità dell’olio in termini
di acidità che è quasi inesistente. Sul territorio sono nati diversi frantoi per
la produzione d’olio di altissima qualità. Uva: altre produzioni tipiche sono
quelle dell’uva da vino dei vigneti dell’Etna, nelle cui pendici si produce un
d.o.c. dal carattere certamente unico ed esclusivo. |