Nonostante il caotico sviluppo edilizio avvenuto negli
anni Sessanta e Settanta in tutta la Sicilia, la cittadina di San Gregorio
è riuscita a conservare una natura rigogliosa, molto verde, e ad
offrire un’ottima qualità della vita. Fiore all’occhiello
del paese pedemontano, infatti, è la Riserva naturale “Immacolatelle
e Micio Conti”. Un vero paradiso naturale a ridosso della città
di Catania.
Si tratta di un vasto pianoro di circa settanta ettari, delimitato a nord
da una scarpata che lo sovrasta con un dislivello complessivo di 25-30
metri. E’ possibile osservare estese coltivazioni arboree e numerosi
edifici rurali, resti di un’economia agricola un tempo molto sviluppata
nella zona; associazioni vegetali a macchia mediterranea, ancora in discreto
stato di naturalità; una ricca fauna propria degli ambienti semi-aridi
e rupestri; numerose gallerie di scorrimento lavico; tutte qualità
distintive che, aggiunte alla panoramicità del luogo, conferiscono
alla località “Immacolatelle e Micio Conti”, caratteristiche
di interesse biologico, paesaggistico e geologico.
Sono dovuti passare quindici anni prima che la zona,
meglio nota ai sangregoresi come “Guardiola Cantarella” o
“Immacolata” (nella foto) diventasse riserva naturale. Un
lungo cammino, non privo di ostacoli. Iniziato nel 1983 si è concluso
con un decreto del 4 novembre 1998, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
della Regione Sicilia, n. 17 del 9 aprile 1999 (supplemento ordinario).
Col decreto si istituiva la riserva naturale denominata “Complesso
Immacolatelle e Micio Conti”. La gestione, ai sensi dell’art.
20 della Legge Regionale n. 14 del 1998, è stata affidata all’Università
degli Studi di Catania rappresentata dal Centro Universitario per la Tutela
e la Gestione degli Agroecosistemi (Cutgana) diretto dal prof. Angelo
Messina, docente di zoologia all’Università degli Studi di
Catania.
Da allora passi ne sono stati fatti tanti e tanti ne restano ancora da
fare per poter porre e proporre questo gioiello, di interesse biologico,
paesaggistico, geologico e speleologico, alla fruizione della gente, dei
turisti e degli amanti della natura, nel pieno rispetto degli ecosistemi.
L’area è stata inserita nell’itinerario Ionico Etneo
che vede oltre alla “Immacolatelle e Micio Conti” anche la
riserva marina dell’Isola Lachea di Acicastello e la Timpa di Acireale.
LA VOCAZIONE TURISTICA
San Gregorio di Catania (oltre 10.331 abitanti) sorge sul terreno
collinoso confinante con la sovrastante zona montagnosa del vulcano
dell’Etna. È pertanto nella posizione ideale per abbracciare
l’incantevole panorama che degrada dalle verdi colline al
mare. Giustamente battezzato, “la terrazza sulla città”,
San Gregorio domina tutta Catania, il suo golfo, e la costa siracusana
con Priolo. Ad est del panorama, si intravede parte della costa
acese, dominata dall’antico e austero castello saraceno. Sviluppatosi
a 320 m. sul livello del mare, ha un territorio dove sono presenti
siti archeologici risalenti all’età del bronzo (1.800
a.C.).
La nascita del primo nucleo abitativo sembra essere legata alla
Massa Trapea conosciuta anche come Casalis Trapeti. In questo modo
venivano chiamati i numerosi possedimenti ecclesiastici al tempo
di Costantino imperatore (275-337 d.C.).
Per questo, è stato inserito fra i paesi turistici dell’hinterland
catanese e le Amministrazioni comunali hanno cercato, negli anni,
di sviluppare questa “vocazione” turistica.
L’Amministrazione Balsamo, giunta al suo secondo mandato,
ha puntato su due punti saldi di grande richiamo turistico: la Riserva
naturale “Immacolatelle e Micio Conti” e il Corteo Storico
con la Giostra Cavalleresca dei Paternò.
|
COME SI ARRIVA
…in auto
Da Catania immettendosi nella tangenziale Ovest, direzione autostrada
Catania-Messina e successivo svincolo Catania-est. Da Messina, direttamente
uscendo ai caselli che sorgono proprio sul territorio comunale di
San Gregorio.
…in pullman
Dal terminal di Catania (in piazza Giovanni XXIII) con le autolinee
Ast. Prendere l’autobus con destinazione Acireale - via San
Gregorio oppure con l’Amt, circolare 244, capolinea a Catania,
piazzale Raffaello Sanzio, ultima fermata a San Gregorio, piazza
Ettore Majorana e ritorno.
|
|