ANNUARIO 2003
LE PROVINCIE

"Un Ente più forte"

INTERVISTA ALL'ON. RAFFAELE LOMBARDO
L'on. Raffaele Lombardo

- Presidente Lombardo, quali sono gli obiettivi prioritari della sua amministrazione?
“Una Provincia più forte. Così posso riassumere sinteticamente gli obiettivi che intendo raggiungere. Più forte in termini di autorevolezza istituzionale, di capacità di programmazione, di concretezza nel “legare” questa realtà geograficamente emarginata con il cuore dell’Europa e, al tempo stesso, di proiettare un ponte verso i paesi del bacino del Mediterraneo. L’Ente Provincia può e deve porsi come riferimento per lo sviluppo dell’intero territorio, come “cabina di regia” che possa coordinare le dinamiche, le vocazioni e le aspirazioni municipalistiche, come trait d’union con Regione e Stato, che devono concorrere al rilancio di una comunità che nella sua stragrande maggioranza è sana, operosa, determinata a riscattare i luoghi comuni del passato ed ha le potenzialità e la fantasia per essere la protagonista del proprio futuro”.
- Qual è il tallone di Achille della Provincia regionale di Catania come Ente e della provincia etnea come territorio?

L'on. Raffaele Lombardo

“L’organico effettivamente in servizio è insufficiente per gestire al meglio i servizi che intendiamo offrire alla popolazione amministrata. Una integrazione del personale è, quindi, assolutamente necessaria, che insieme ad una maggiore qualificazione e all’innesto di professionisti esterni di assoluto valore consentirà quel salto di qualità che ho chiesto alla struttura burocratico-amministrativa. Per quanto riguarda il territorio mancano le grandi infrastrutture che sono assolutamente necessarie per sostenere lo sviluppo socio-economico. Abbiamo delle realtà imprenditoriali, ad esempio, di assoluta eccellenza, eppure soffrono per l’inadeguatezza della rete viaria interna o per la velocità dei collegamenti con il resto d’Italia o con i più importanti mercati europei. Ma sono ottimista: stiamo recuperando terreno in vari settori, dal turismo all’enogastronomia, dall’artigianato di qualità alla offerta e formazione scolastica, dai settori economici tradizionali all’hi-tech”.
- Presidente Lombardo, lei ha proposto agli elettori un programma elettorale che è stato ampiamente promosso dalle urne. Adesso, essendo addentro alle problematiche dell’Ente, si sente di poterlo mantenere in pieno o esiste qualche difficoltà che le ha fatto rivedere qualche punto del programma?
“Le difficoltà sono innanzitutto dovute alla carenza di adeguate risorse finanziarie, ma questo vale per la Provincia di Catania come per tutti gli altri Enti, più grandi e più piccoli. Il nostro sforzo è di trovare soluzioni innovative, originali, puntare a partner privati per ottenere quei risultati che rientrano nella nostra programmazione. Il Parco tematico dei divertimenti di Fiumefreddo, ad esempio, è un’opera di grande impatto, di rilevanza strategica e non solo per il territorio Catanese, ma è fuor di dubbio che non potrà essere realizzato se non con l’apporto di capitali privati. La gestione delle Ciminiere, affidata ad una società mista, assegnerà un ruolo di protagonista a questo bellissimo centro culturale-congressuale-fieristico, ormai conosciuto a livello nazionale e che, adesso, vogliamo offrire alla cultura, all’arte, al folclore della vastissima comunità del Mediterraneo. L’aeroporto intercontinentale resta per noi una priorità alla quale bisogna pensare seriamente oggi, altrimenti rischiamo di trovarci con uno scalo assolutamente inadeguato quando, nel 2010, l’apertura dell’Area di libero scambio potrà dare un impulso determinante all’economia di altri Paesi, e non del nostro, che si stanno già attrezzando adeguatamente”.
- La sicurezza negli edifici scolastici: se ne parla tanto, purtroppo, quando succede una tragedia o, comunque, una disgrazia sfiorata. Com’è la situazione in provincia e cosa farà la sua amministrazione per rendere sicure le scuole?
“Il problema purtroppo è esteso a tutta la Sicilia in modo uniforme. La carenza dell’edilizia scolastica è sotto gli occhi di tutti, ma non può essere risolta se non con un intervento straordinario. Nelle scorse settimane abbiamo invitato il presidente della Regione, Totò Cuffaro, a partecipare ad una riunione tecnica chiedendo al governo siciliano maggiore attenzione e maggiore risorse economiche. La Provincia di Catania ha un parco di progetti già esecutivi di 19 opere per complessivi 14 milioni di euro, altri 14 progetti per complessivi 7,5 milioni di euro sono in avanzata fase di approvazione. Se riuscissimo a realizzare nel medio termine tutti questi interventi avremmo risolto quasi complessivamente i problemi dell’edilizia scolastica, ma il problema è sempre quello: le risorse finanziarie sono poche e insufficienti. Ho chiesto al presidente Cuffaro di sottoporre alla Giunta regionale l’accensione di mutui specifici. Nel frattempo un pool di tecnici dell’Ente, con la collaborazione degli ordini professionali e degli enti competenti avvieranno un monitoraggio permanente delle strutture per stabilire priorità e interventi”.
- Sport e spettacolo, con grandi eventi ma anche con le attività di base, sono volano di turismo, cultura ed economia. Come appoggerete le iniziative valide che, negli anni, si sono sviluppate in provincia?
“Il sostegno ai grossi eventi che catalizzeranno l’attenzione sulla nostra provincia non mancherà. Sono convinto, infatti, che puntare su pochi, ma significativi eventi sia molto più proficuo che sostenere piccole manifestazioni che spesso non hanno alcuna ricaduta positiva in termini di immagine e visibilità al di fuori dei confini locali. Dobbiamo proporre, insomma, il “prodotto Catania e provincia” sui mercati nazionali ed esteri con grandi manifestazioni sportive, culturali, di spettacolo, di aggregazione. Catania e la sua provincia dovranno essere riferimento nazionale e internazionale. L’ho detto prima e lo ribadisco: dall’economia allo sport, dalla cultura alla solidarietà”.
- Presidente, le Ciminiere saranno sempre il fiore all’occhiello dell’Ente o si prevedono altri spazi?
“Le Ciminiere hanno tutte le potenzialità per acquisire una dimensione internazionale. La struttura è suggestiva, unisce passato e futuro, ha spazi che possono essere ancor meglio valorizzati in una dimensione non più locale. Ne vogliamo fare un punto di attrazione per le nazioni del bacino euro-afro-asiatico, una sorta di vetrina a disposizione di popoli, culture, religioni, forme espressive diverse, ma con elementi comuni nel loro DNA. C’è anche il progetto di una vera e propria cittadella dello sport a Camporotondo, il cui punto di partenza sono gli impianti già esistenti, che saranno completati e resi fruibili. Il museo archeologico, nel centro della città, o un grande ente fiera, in periferia, saranno elementi qualificanti che permetteranno a Catania ed al suo vasto hinterland di guadagnare posizioni significative tra le province più dinamiche”.
- Onorevole Lombardo, qualcuno parla di lei dicendo che è interessato ad un ruolo politico o istituzionale nazionale. C’è qualcosa di vero? E se sì, a cosa punta e, soprattutto, come concilierà il ruolo di presidente della Provincia di Catania?
“Sono stato eletto dai catanesi con un grande consenso: il mio impegno prioritario è, quindi, ripagare questa fiducia. Sono soddisfatto dei ruoli di presidente e di parlamentare europeo perché li intendo di servizio nei confronti della comunità che amministro. Pensare di poter gestire lo sviluppo del territorio senza avere un raccordo con l’Unione Europea sarebbe una ingenuità imperdonabile. L’UE contribuisce in modo rilevante alle opportunità di crescita di questa regione, come di tutte le altre dei paesi aderenti”.

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