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L'on. Raffaele Lombardo
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- Presidente Lombardo, quali sono gli obiettivi prioritari
della sua amministrazione?
“Una Provincia più forte. Così posso riassumere sinteticamente
gli obiettivi che intendo raggiungere. Più forte in termini di
autorevolezza istituzionale, di capacità di programmazione, di
concretezza nel “legare” questa realtà geograficamente
emarginata con il cuore dell’Europa e, al tempo stesso, di proiettare
un ponte verso i paesi del bacino del Mediterraneo. L’Ente Provincia
può e deve porsi come riferimento per lo sviluppo dell’intero
territorio, come “cabina di regia” che possa coordinare le
dinamiche, le vocazioni e le aspirazioni municipalistiche, come trait
d’union con Regione e Stato, che devono concorrere al rilancio di
una comunità che nella sua stragrande maggioranza è sana,
operosa, determinata a riscattare i luoghi comuni del passato ed ha le
potenzialità e la fantasia per essere la protagonista del proprio
futuro”.
- Qual è il tallone di Achille della Provincia regionale di Catania
come Ente e della provincia etnea come territorio?
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L'on. Raffaele Lombardo
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“L’organico effettivamente in servizio è
insufficiente per gestire al meglio i servizi che intendiamo offrire alla
popolazione amministrata. Una integrazione del personale è, quindi,
assolutamente necessaria, che insieme ad una maggiore qualificazione e
all’innesto di professionisti esterni di assoluto valore consentirà
quel salto di qualità che ho chiesto alla struttura burocratico-amministrativa.
Per quanto riguarda il territorio mancano le grandi infrastrutture che
sono assolutamente necessarie per sostenere lo sviluppo socio-economico.
Abbiamo delle realtà imprenditoriali, ad esempio, di assoluta eccellenza,
eppure soffrono per l’inadeguatezza della rete viaria interna o
per la velocità dei collegamenti con il resto d’Italia o
con i più importanti mercati europei. Ma sono ottimista: stiamo
recuperando terreno in vari settori, dal turismo all’enogastronomia,
dall’artigianato di qualità alla offerta e formazione scolastica,
dai settori economici tradizionali all’hi-tech”.
- Presidente Lombardo, lei ha proposto agli elettori un programma elettorale
che è stato ampiamente promosso dalle urne. Adesso, essendo addentro
alle problematiche dell’Ente, si sente di poterlo mantenere in pieno
o esiste qualche difficoltà che le ha fatto rivedere qualche punto
del programma?
“Le difficoltà sono innanzitutto dovute alla carenza di adeguate
risorse finanziarie, ma questo vale per la Provincia di Catania come per
tutti gli altri Enti, più grandi e più piccoli. Il nostro
sforzo è di trovare soluzioni innovative, originali, puntare a
partner privati per ottenere quei risultati che rientrano nella nostra
programmazione. Il Parco tematico dei divertimenti di Fiumefreddo, ad
esempio, è un’opera di grande impatto, di rilevanza strategica
e non solo per il territorio Catanese, ma è fuor di dubbio che
non potrà essere realizzato se non con l’apporto di capitali
privati. La gestione delle Ciminiere, affidata ad una società mista,
assegnerà un ruolo di protagonista a questo bellissimo centro culturale-congressuale-fieristico,
ormai conosciuto a livello nazionale e che, adesso, vogliamo offrire alla
cultura, all’arte, al folclore della vastissima comunità
del Mediterraneo. L’aeroporto intercontinentale resta per noi una
priorità alla quale bisogna pensare seriamente oggi, altrimenti
rischiamo di trovarci con uno scalo assolutamente inadeguato quando, nel
2010, l’apertura dell’Area di libero scambio potrà
dare un impulso determinante all’economia di altri Paesi, e non
del nostro, che si stanno già attrezzando adeguatamente”.
- La sicurezza negli edifici scolastici: se ne parla tanto, purtroppo,
quando succede una tragedia o, comunque, una disgrazia sfiorata. Com’è
la situazione in provincia e cosa farà la sua amministrazione per
rendere sicure le scuole?
“Il problema purtroppo è esteso a tutta la Sicilia in modo
uniforme. La carenza dell’edilizia scolastica è sotto gli
occhi di tutti, ma non può essere risolta se non con un intervento
straordinario. Nelle scorse settimane abbiamo invitato il presidente della
Regione, Totò Cuffaro, a partecipare ad una riunione tecnica chiedendo
al governo siciliano maggiore attenzione e maggiore risorse economiche.
La Provincia di Catania ha un parco di progetti già esecutivi di
19 opere per complessivi 14 milioni di euro, altri 14 progetti per complessivi
7,5 milioni di euro sono in avanzata fase di approvazione. Se riuscissimo
a realizzare nel medio termine tutti questi interventi avremmo risolto
quasi complessivamente i problemi dell’edilizia scolastica, ma il
problema è sempre quello: le risorse finanziarie sono poche e insufficienti.
Ho chiesto al presidente Cuffaro di sottoporre alla Giunta regionale l’accensione
di mutui specifici. Nel frattempo un pool di tecnici dell’Ente,
con la collaborazione degli ordini professionali e degli enti competenti
avvieranno un monitoraggio permanente delle strutture per stabilire priorità
e interventi”.
- Sport e spettacolo, con grandi eventi ma anche con le attività
di base, sono volano di turismo, cultura ed economia. Come appoggerete
le iniziative valide che, negli anni, si sono sviluppate in provincia?
“Il sostegno ai grossi eventi che catalizzeranno l’attenzione
sulla nostra provincia non mancherà. Sono convinto, infatti, che
puntare su pochi, ma significativi eventi sia molto più proficuo
che sostenere piccole manifestazioni che spesso non hanno alcuna ricaduta
positiva in termini di immagine e visibilità al di fuori dei confini
locali. Dobbiamo proporre, insomma, il “prodotto Catania e provincia”
sui mercati nazionali ed esteri con grandi manifestazioni sportive, culturali,
di spettacolo, di aggregazione. Catania e la sua provincia dovranno essere
riferimento nazionale e internazionale. L’ho detto prima e lo ribadisco:
dall’economia allo sport, dalla cultura alla solidarietà”.
- Presidente, le Ciminiere saranno sempre il fiore all’occhiello
dell’Ente o si prevedono altri spazi?
“Le Ciminiere hanno tutte le potenzialità per acquisire una
dimensione internazionale. La struttura è suggestiva, unisce passato
e futuro, ha spazi che possono essere ancor meglio valorizzati in una
dimensione non più locale. Ne vogliamo fare un punto di attrazione
per le nazioni del bacino euro-afro-asiatico, una sorta di vetrina a disposizione
di popoli, culture, religioni, forme espressive diverse, ma con elementi
comuni nel loro DNA. C’è anche il progetto di una vera e
propria cittadella dello sport a Camporotondo, il cui punto di partenza
sono gli impianti già esistenti, che saranno completati e resi
fruibili. Il museo archeologico, nel centro della città, o un grande
ente fiera, in periferia, saranno elementi qualificanti che permetteranno
a Catania ed al suo vasto hinterland di guadagnare posizioni significative
tra le province più dinamiche”.
- Onorevole Lombardo, qualcuno parla di lei dicendo che è interessato
ad un ruolo politico o istituzionale nazionale. C’è qualcosa
di vero? E se sì, a cosa punta e, soprattutto, come concilierà
il ruolo di presidente della Provincia di Catania?
“Sono stato eletto dai catanesi con un grande consenso: il mio impegno
prioritario è, quindi, ripagare questa fiducia. Sono soddisfatto
dei ruoli di presidente e di parlamentare europeo perché li intendo
di servizio nei confronti della comunità che amministro. Pensare
di poter gestire lo sviluppo del territorio senza avere un raccordo con
l’Unione Europea sarebbe una ingenuità imperdonabile. L’UE
contribuisce in modo rilevante alle opportunità di crescita di
questa regione, come di tutte le altre dei paesi aderenti”.
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