ANNUARIO 2003
ENTI LOCALI

"E' cresciuta la qualità dell'offerta"

Il turismo in Sicilia secondo l'assessore regionale Francesco Cascio
Turisti in escursione sull'Etna

- Assessore Cascio, dopo una flessione di presenze turistiche ad inizio d’anno 2003, i dati degli ultimi mesi sembrano più confortanti. Come analizza e commenta questa inversione di tendenza?
“Non c’è un’inversione di tendenza. - risponde subito l’assessore -. C’è un quadro di presenze che si fa a fine anno. Molto spesso il turismo viene influenzato da fatti contingenti. Ad inizio d’anno c’era una congiuntura negativa, ma via via la situazione è migliorata e migliorando i conti aumentano i potenziali viaggiatori.”
- Di cosa è più soddisfatto per ciò che ha fatto, fino ad oggi, nella sua carica di assessore regionale allo sport, turismo e comunicazioni?
“Per due cose in particolare sono molto soddisfatto. Per aver speso tutti i finanziamenti comunitari, acquisendo anche la premialità per aver speso tutto, in progetti di qualità che hanno permesso di aumentare in modo considerevole il numero dei posti letto e di migliorare la qualità delle strutture recettive e il fatto di aver improntato una politica dei trasporti che in Sicilia non c’è mai stata. Aver, cioè, focalizzato l’attenzione del governo con il problema del sistema dei trasporti che adesso è notevolmente migliorato: dai collegamenti marittimi con le isole minori; agli aeroporti che si stanno potenziando; alle tratte sociali già partite da Trapani.”
- Cosa le lascia, invece, l’amaro in bocca per non essere riuscito a fare?
“Non essere riuscito ancora a far approvare la legge quadro sul turismo”.
- I mondiali militari a Catania sono stati prima rinviati, poi - forse - osteggiati, ma certamente discussi. Sono un’opportunità di sviluppo o un’occasione perduta?
“Rinviati sì, ma non osteggiati. Rinviati perché volevamo trarre il miglior risultato dal punto di vista della promozione dell’immagine del turismo e aiutare a destagionalizzare i flussi. A settembre non avevamo le strutture disponibili per ospitare oltre 4 mila partecipanti cosi come invece possiamo fare a dicembre. È un fatto sportivo e promozionale ma anche economico, perché gli operatori del settore avranno certamente giovamenti. Abbiamo voluto, compatibilmente con le esigenze dello sport mondiale, farli a dicembre per allungare sempre più la stagione.”

L'ass. Francesco Cascio

- Le società sportive possono contare su puntualità ed accellerazione nei tempi di assegnazione dei contributi, da qualche tempo a questa parte. Ma il “quantum” ad esse assegnato diminuisce ogni anno. Come potranno andare avanti?
“Sì, è vero che abbiamo leggermente ridotto i contributi, ma siamo sempre tra le regioni d’Italia che danno di più allo sport. È anche vero che abbiamo aumentato i contributi per le manifestazioni sportive. Da un lato quindi scendiamo leggermente ma parallelamente promuoviamo di più e quindi l’attenzione al mondo dello sport è sempre forte”.
- Dopo qualche anno di esperienza alla guida dell’assessorato, come recepisce il richiamo del flusso turistico: attraverso i grandi eventi o tramite le iniziative locali e periferiche?
“È un mix. Grandi eventi e manifestazioni che fanno crescere il territorio e soprattutto un miglioramento della qualità dell’offerta e dell’accoglienza”.
- C’è, recentemente, una polemica (qualcuno dice un ripensamento, altri - peggio ancora - lo definiscono un “gioco politico”) in merito alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Qual è la sua opinione personale e quella politica?
“Sono convinto che il Ponte sullo Stretto si debba fare così come le altre opere infrastrutturali della Sicilia. Stiamo già facendo strade, autostrade, porti, aeroporti e ferrovie. Il commissario governativo Cuffaro si è impegnato e sta risolvendo i problemi dell’acqua. Il progetto del Ponte è fondamentale anche per quello che comporta in termini di richiamo turistico e non soltanto di economia e di indotto e di giovamenti del sistema di trasporto. Stiamo facendo tutto il resto e anche l’opera sullo Stretto che peraltro non va con finanziamenti regionali”.
- Si è parlato di avvicendamenti nella giunta Cuffaro. Lei si ritiene sotto esame e interessato a movimenti o sta soltando guardando avanti e programmando con assoluta serenità?
“È una risposta che può dare il Presidente della Regione. Io credo che il Presidente, a cui stanno a cuore gli interessi della Sicilia e dei siciliani, nel momento in cui farà degli avvicendamenti in giunta, saprà valutare chi ha lavorato e chi no e quindi credo opererà le scelte in base all’attività svolta dai singoli assessori in questi due anni”.
- Un’altra castagna sul fuoco del settore turismo è la vicenda delle Aziende di Soggiorno. Da anni si parla di abolirle perché rappresentano solo dei carozzoni inutili, fatti di enormi spese fisse e di dipendenti che non possono gestire soldi e progetti. È una convinzione da sfatare o è il momento di sopprimerle queste Aziende?
“Nella legge quadro sul turismo, che spero sia approvata presto, è prevista la soppressione delle Aziende con la creazione di sistemi turistici locali. Questa è la base di partenza e su questa base ne discuteremo subito dopo in Parlamento”.
- Essendo, questa intervista, ospitata sulle nostre pagine, non possiamo non porle una domanda direttamente interessata. Lei lo scorso anno sostenne il Premio Top Sprint al quale, tra l’altro, presenziò. Avendolo supportato economicamente anche quest’anno, è sottinteso che ne ha colto valenza e spessore. Ci esprime un suo giudizio, fatto anche di critiche e suggerimenti?
“È una bella manifestazione di promozione del territorio soprattutto all’estero attraverso la trasmissione della serata a Malta e negli States. Se posso dare un consiglio eviterei di riempirla con messaggi promozionali locali che possono aiutare a fare budget ma finiscono per annoiare gli spettatori, sperando che nel montaggio per l’estero non siano incluse”.
- Chiudiamo quasi alla Marzullo. Si faccia una domanda e si dia una risposta sul suo ruolo di assessore regionale allo sport, turismo e comunicazioni.
“Mi faccio questa domanda: cosa farai dopo questa esperienza governativa? La risposta è questa. Non mi sono posto il problema di cosa fare al termine della legislatura. Lavoro alla giornata cercando di fare al meglio il compito che mi è stato assegnato nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Nel 2006 trarrò un bilancio così come lo faranno gli elettori e deciderò il da farsi”

La marca "Sicilia"

La marca “Sicilia” esiste, è forte ed esprime valori positivi. È quanto emerge da una analisi della società di marketing Progetto Europa per la verifica e la pianificazione di politiche di marketing turistico presentata a Palermo dall’assessore regionale al Turismo, Francesco Cascio. Il lavoro di ricerca è stato realizzato per rispondere ai diversi quesiti circa l’esistenza e la specificità, in termini di notorietà, valutazione, desiderio e soddisfazione del brand turistico siciliano nel mondo e in Italia. “È mancata sino a oggi una valutazione scientifica su cosa rappresenta la Sicilia nell’immaginario collettivo, questo studio specifico sulla marca “Sicilia” - ha dichiarato l’assessore regionale Francesco Cascio - sarà utile per un riposizionamento dell’immagine dell’Isola nel mondo e per la pianificazione ragionata del marketing strategico del turismo siciliano”. L’analisi definisce la notorietà della Sicilia “elevata e di lungo raggio”, una condizione indispensabile per la marca stessa dell’Isola.
Tra i luoghi più ricordati degli italiani, la Sicilia è al primo posto tra le regioni italiane, raccogliendo il 16 per cento delle citazioni per ricordo. Anche la stampa estera ha grande attenzione per la regione siciliana con il 7,3 per cento degli articoli dedicati. La Sicilia esprime, inoltre, valori positivi che tendono a rendere sempre più marginale lo stereotipo storico che associa l’Isola alla criminalità. Nel mercato internazionale gli aspetti positivi raccolgono il 61 per cento delle risposte contro un 13 per cento di quelli negativi. Una potenzialità non ancora sfruttata sufficientemente dal mercato interno, è, secondo la ricerca di Progetto Europa, il turismo culturale. Mare e ambiente naturale rimangono infatti la prima motivazione di viaggio a dispetto di cultura ed arte.
La voglia di Sicilia rimane comunque crescente sia nel numero dei turisti che sono arrivati sia in quelli che hanno intenzione di farlo nei prossimi tre anni: la marca siciliana, in conclusione, si afferma come leader rispetto ai principali competitor meridionali.


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