ANNUARIO 2002
SPORT

Il calcio nel pallone

La curva del "Celeste" a Messina

Così il gigante di cristallo crolla, i presidenti non possono pagare profumatamente i loro gioielli e scoppia il caos. In un momento in cui esiste un principio di recessione e soldi liquidi non ne scorrono poi tanti, ecco che chi prende centinaia di miliardi per stare in mutande a dar calci ad un pallone non ci sta più, incrocia le gambe e spegne le tv. Un calcio incomprensibile per chi ha vissuto momenti esaltanti di questo sport, fatto di campioni veri che fecero sognare gli italiani della mia età in Spagna nell'82, quando venne inventato il silenzio stampa.

Tiforeria rossazzurra allo stadio "Angelo Massimino"

Allora sembrava incredibile quella presa di posizione e si criticarono elementi del valore di Zoff e Scirea, di Paolo Rossi e Cabrini, di Conti e di Ciccio Graziani, oggi vice presidente del Catania. Quei campioni autentici che forse guadagnavano troppo già allora, ma che avevano pur sempre qualcosa da dare ai tifosi oltre alle parole e alle promesse. Non si chiamavano Ronaldo, ma giocavano spesso e bene, erano e sono uomini veri e come tali hanno fatto sognare.

Riccardo Gaucci

Un calcio diverso, d'altri tempi, della nostra gioventù e forse anche per questo ricordato con maggiore affetto. Stranamente però le tre siciliane di B di quest'anno con quel calcio hanno un qualcosa in comune. Oltre Graziani, danno infatti le emozioni di chi sembra deciso a lottare, da vaso di coccio, perché in un campionato di B che somiglia piuttosto ad una A2, fra tanti vasi di ferro. Società dal passato glorioso quali Napoli, Verona, Sampdoria, Genoa, Venezia, Vicenza, Bari, Cagliari, Lecce, sono sicuramente rivali difficili e stare con loro, alla pari, magari con qualcosa in più da gettare nella mischia, inorgoglisce e fa sognare tempi eroici. Ecco cosa hanno in comune con i campioni di Spagna '82. La sfida a miti apparentemente inavvicinabili. E chissà che anche stavolta non si ripeta il miracolo e a fine stagione non si possa festeggiare il ritorno di una siciliana in serie A. L'ultima impresa simile riuscì venti anni addietro al Catania del presidente Angelo Massimino e del tecnico Gianni Di Marzio. Sembra lontana anni luce quell'impresa, ma al tempo stesso sembra oggi a portata di mano. Dunque perché non crederci? Sogniamo stando vicini ciascuno alla propria squadra e a fine anno, comunque vada, brindiamo se una siciliana si ritrova nell'Olimpo del calcio. Perché sarà una vera festa siciliana.

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