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Il Palazzo della Borsa di Milano
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E poi venne l'11 settembre 2001. L'attacco agli Stati Uniti. L'ennesimo crollo
delle Borse. Con l'ex bot-people, traghettato verso altri lidi, sbandato, incredulo
di aver perso non solo gli interessi ma anche parte del capitale. Forse perché
nessuno aveva spiegato con chiarezza il tipo di investimento cui l'aveva indirizzato.
La frase è tratta dal nostro intervento su "Top Sprint" dello
scorso anno. Trecentosessantacinque giorni dopo, nulla è cambiato. In meglio,
naturalmente. A meno che
A meno che non si voglia sostenere che l'attacco
alle Twin Towers quantomeno sia servito a qualcosa. Nel senso che (forse) non
si sarebbero scoperti trucchi e trucchetti degli amministratori di grandi società
statunitensi che falsificavano i bilanci "pro domo" di loro medesimi!
Undici come i giocatori di una partita di calcio. Una formazione che non ha
giocato sui campi d'erba, ma a Wall Street. Undici aziende (o i loro dirigenti)
che hanno giocato duro, cercando e riuscendo ad affossare non gli avversari con
le reti ma i mercati finanziari di mezzo mondo, attraverso scandali finanziari
che hanno fatto perdere la fiducia nei confronti dell'istituzione-Borsa da parte
di milioni di investitori. Un gioco tanto sporco da costringere il presidente
degli Stati Uniti, George W. Bush, a far approvare dal Congresso una legge durissima
nei confronti di chi trucca i conti. E la Sec ha obbligato i responsabili delle
aziende quotate (Ceo) a sottoscrivere la regolarità dei bilanci. Con Enron
si è scoperchiato il paniere pieno degli undici serpenti-giocatori.
ARTHUR ANDERSEN. È la società di revisione della Enron,
giudicata il 14 giugno responsabile di ostruzionismo verso la giustizia per avere
distrutto importanti documenti.
DYNEGY. Intenzionata a fondersi con Enron, sotto inchiesta per avere gonfiato
i propri conti.
COMPUTER ASSOCIATES. Violazione delle regole precontrattuali dopo avere
annunciato l'intenzione di acquisire Platinum Technology. La società ha
raggiunto una transazione con il dipartimento della giustizia per 638 mila dollari.
GLOBAL CROSSING. Società attiva nelle telecomunicazioni, indagata
da Sec (la Consob americana) e da Fbi per irregolarità contabili.
ADELPHIA COMUNICATIONS. Azienda attiva nelle Tv via cavo, sotto inchiesta
da parte della Security Exchange Control per compravendita azionaria con i membri
della famiglia Rigas, fondatori della società.
MERRIL LYNCH. Ha raggiunto una transazione per 100 milioni di dollari con
la Procura generale di Manhattan per comportamento scorretto dei propri analisti.
TYCO. Sotto inchiesta per utilizzo personale di denaro aziendale da parte
dei manager della società. Ex amministratore delegato è Tennis Kozlovski,
accusato di evasione fiscale su vendita di opere d'arte.
IMCLONE. Azienda attiva nelle biotecnologie. Accuse di insider trading
per l'ex amministratore delegato Samuel Wksal che avrebbe venduto azioni, prima
che si venisse a conoscenza ufficialmente del rifiuto da parte delle autorità
del farmaco antitumorale Erbitux.
WORLDCOM. Oneri nascosti per 3,8 miliardi di dollari nei conti della società
per il 2001 e l'inizio del 2002, e oltre un miliardo di dollari per il periodo
1999-2001.
XEROX. Revisione dati bilancio ultimi cinque anni con riclassificazione
di sei miliardi di dollari nei ricavi.
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