ANNUARIO 2002
MIRABELLA IMBACCARI

Un centro termale nella città del tombolo

di Lucio Gambera

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Invertire la tendenza all'emigrazione, inseguendo un nuovo modello di sviluppo locale: Mirabella Imbaccari presenta la "carta" delle attività turistiche e produttive, lanciando un appello alle forze economiche e sociali del Calatino-Sud Simeto. Il sindaco Giuseppe Turino (nella foto), che assieme agli assessori della Giunta municipale (Filippo Barbera, Michele Barbuscia, Maria Granato, Salvatore Ferro, Raffaele Savarese e Vincenzo Sinopoli) ha già indicato la "mappa" degli investimenti, scommette su un ambizioso progetto intercomunale, che potrebbe radicalmente cambiare, entro i prossimi anni, le prospettive sociali ed economiche della comunità.

LA CHANCE DEL TURISMO TERMALE
L'ultima "scommessa" si lega alla realizzazione di un centro termale: il territorio di Mirabella Imbaccari, che vanta una superficie di oltre 15 kmq e molte risorse nei sottosuoli, potrebbe ospitare nuovi insediamenti e strutture terapeutiche. Apposite indagini, che sono state suffragate dalle ricerche dell'Università di Catania, hanno confermato la presenza di giacimenti sulfurei in contrada Minnelli. L'eccezionale qualità delle acque, negli anni scorsi, ha pure impegnato l'Area di Sviluppo Industriale di Caltagirone, assieme al Comune mirabellese, in uno studio sulle ipotesi del turismo termale. L'idea non sarebbe affatto "peregrina" nella zona calatina, che potrebbe offrire idonee infrastrutture e servizi di supporto agli utenti.

Il Municipio

L'Amministrazione di Mirabella Imbaccari, che si è ufficialmente insediata lo scorso 30 maggio, ha già rivendicato il "copyright" dell'iniziativa, invitando gli imprenditori della provincia etnea, nell'ambito di uno specifico rapporto tra Enti pubblici locali e operatori privati, a redigere un adeguato piano d'investimenti nel medio e lungo periodo. L'idea potrebbe uscire, pertanto, dal cassetto dei sogni… e diventare realtà.

L'ASSOLUTA DIGNITÀ DEL TOMBOLO
Le legittime maestre d'arte, a Mirabella Imbaccari, sono le lavoratrici del tombolo: il finissimo tessuto, che esalta l'intreccio dei fili di lino e cotone, con l'ausilio di fuselli di legno, non teme la concorrenza. L'originale produzione dell'artigianato femminile, infatti, non prescinde dai "segreti" di un'antichissima tradizione, che affonda le sue radici nei primi anni del Novecento e nella dedizione di alcune suore. L'esecutivo comunale, che intende dare supporti promozionali, non ha alcun dubbio: il pregiatissimo pizzo, che ha esteso la notorietà di Mirabella Imbaccari oltre ogni confine, potrebbe incrementare gli scambi commerciali.

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