 |
Si fa presto a dire biologico. È una parola molto sfruttata, e non sempre
a proposito. Invece sarebbe bene conoscere meglio questo mercato in grande espansione,
per poter scegliere e approfittare a pieno delle sue enormi potenzialità.
La tendenza attuale dei consumatori è rivolta a tutto ciò che è
naturale, genuino, senza conservanti o additivi: basta guardare la pubblicità
dei prodotti industriali per capire quanto si sforzino di apparire "fatti
in casa". Questo non vuol dire che un prodotto industriale non possa essere
anche biologico: la differenza, infatti, la fanno proprio le materie prime! Diciamo
allora subito cos'è un prodotto biologico, e in cosa differisce dal cosiddetto
"convenzionale": in campo agroalimentare, si definisce biologico un
prodotto la cui coltivazione non abbia richiesto l'uso di prodotti chimici di
sintesi (i più comuni concimi e fitofarmaci). Gli unici ammessi sono quelli
di derivazione naturale, come i composti organici e minerali semplici (fosforite,
piretro, zolfo ecc.).
Per combattere le infestazioni da parassiti, si adottano i metodi della lotta
biologica: in natura ogni essere vivente ha i propri antagonisti
così
alcuni tipi di insetti utili, non nocivi a loro volta, vengono lanciati sulle
colture (esistono le biofabbriche, che forniscono i quantitativi e il tipo di
insetto richiesto!) e lasciati liberi di lottare per il predominio sul territorio.
La coccinella, ad esempio, sia allo stato larvale che adulto, è in grado
di distruggere, nutrendosene, il cotonello, parassita degli agrumi. Il prodotto
a marchio biologico inoltre non deve contenere gli OGM, ovvero gli organismi geneticamente
modificati (anche se, come sappiamo, sulle reali eventuali conseguenze dell'assunzione
di OGM non è ancora stata fatta chiarezza). I vantaggi per chi consuma
prodotti biologici sono evidenti: tra le sostanze ammesse all'uso nell'agricoltura
convenzionale ci sono molecole che possono essere cancerogene se assunte ad alte
dosi. Ma il danno maggiore è quello provocato da fitofarmaci e concimi
chimici all'ambiente: tutto ciò che viene irrorato sui campi finisce infatti
in gran parte nelle falde acquifere. Ormai anche nei grandi supermercati si trovano
comparti dedicati al biologico, opportunamente segnalati al consumatore. Ma il
prezzo più alto e l'aspetto (a volte) meno invitante di questi prodotti
possono lasciare perplessi. E poi, come possiamo essere sicuri che si tratti effettivamente
di prodotti biologici? Ci risponde Angelo Maugeri, presidente e fondatore della
Ecocert Italia, una delle società (in Italia sono una decina) autorizzate
a controllare e certificare la qualità dell'agricoltura biologica.
|