ANNUARIO 2002
ALIMENTAZIONE

Biologico, il vero sapore fatto in casa

di Flaminia Belfiore

 

Si fa presto a dire biologico. È una parola molto sfruttata, e non sempre a proposito. Invece sarebbe bene conoscere meglio questo mercato in grande espansione, per poter scegliere e approfittare a pieno delle sue enormi potenzialità. La tendenza attuale dei consumatori è rivolta a tutto ciò che è naturale, genuino, senza conservanti o additivi: basta guardare la pubblicità dei prodotti industriali per capire quanto si sforzino di apparire "fatti in casa". Questo non vuol dire che un prodotto industriale non possa essere anche biologico: la differenza, infatti, la fanno proprio le materie prime! Diciamo allora subito cos'è un prodotto biologico, e in cosa differisce dal cosiddetto "convenzionale": in campo agroalimentare, si definisce biologico un prodotto la cui coltivazione non abbia richiesto l'uso di prodotti chimici di sintesi (i più comuni concimi e fitofarmaci). Gli unici ammessi sono quelli di derivazione naturale, come i composti organici e minerali semplici (fosforite, piretro, zolfo ecc.).

Per combattere le infestazioni da parassiti, si adottano i metodi della lotta biologica: in natura ogni essere vivente ha i propri antagonisti… così alcuni tipi di insetti utili, non nocivi a loro volta, vengono lanciati sulle colture (esistono le biofabbriche, che forniscono i quantitativi e il tipo di insetto richiesto!) e lasciati liberi di lottare per il predominio sul territorio. La coccinella, ad esempio, sia allo stato larvale che adulto, è in grado di distruggere, nutrendosene, il cotonello, parassita degli agrumi. Il prodotto a marchio biologico inoltre non deve contenere gli OGM, ovvero gli organismi geneticamente modificati (anche se, come sappiamo, sulle reali eventuali conseguenze dell'assunzione di OGM non è ancora stata fatta chiarezza). I vantaggi per chi consuma prodotti biologici sono evidenti: tra le sostanze ammesse all'uso nell'agricoltura convenzionale ci sono molecole che possono essere cancerogene se assunte ad alte dosi. Ma il danno maggiore è quello provocato da fitofarmaci e concimi chimici all'ambiente: tutto ciò che viene irrorato sui campi finisce infatti in gran parte nelle falde acquifere. Ormai anche nei grandi supermercati si trovano comparti dedicati al biologico, opportunamente segnalati al consumatore. Ma il prezzo più alto e l'aspetto (a volte) meno invitante di questi prodotti possono lasciare perplessi. E poi, come possiamo essere sicuri che si tratti effettivamente di prodotti biologici? Ci risponde Angelo Maugeri, presidente e fondatore della Ecocert Italia, una delle società (in Italia sono una decina) autorizzate a controllare e certificare la qualità dell'agricoltura biologica.

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