ANNUARIO 2002
CATANIA

"Il mio contratto con i catanesi"

Gli impegni del sindaco Scapagnini per il 2003
di Letizia Carrara

 

Catania, "l'isola felice"… è lo slogan a cui si rifà il sindaco Umberto Scapagnini, riferendosi a una definizione che dà il giornale "Economist" al capoluogo etneo. Qui l'acqua non manca, l'indice di disoccupazione è più basso rispetto ad altre parti della Sicilia e Catania è tra le 85 città europee in cui pare sia più conveniente puntare per investire. È chiaro che un tale commento inorgoglisce il primo cittadino. E così, Umberto Scapagnini, da due anni e quattro mesi alla guida dell'amministrazione comunale, traccia soddisfatto il bilancio dell'attività dell'ultimo anno: "Stiamo trasformando una città e il 2002 è stato l'anno in cui i grandi progetti sono entrati nella fase realizzativa", dichiara il sindaco. Ma veniamo ai fatti. Quando si parla di grandi progetti per Catania non può che farsi riferimento innanzitutto al Piano Regolatore Generale, tristemente noto ai catanesi non foss'altro perché lo attendono, rassegnati, da almeno due generazioni! "Il Piano Regolatore è praticamente portato a compimento e sarà presentato entro il 31 dicembre - annuncia Scapagnini - ma noi già possiamo toccarne con mano una parte, ovverosia il patto territoriale di Catania sud. Mi riferisco alla già realizzata decementificazione dei lidi, al viale Kennedy (la cui struttura di base è stata realizzata dalla Provincia e i servizi di pertinenza del Comune stanno per essere ultimati), ai nuovi alberghi, (uno già funzionante, gli altri due si stanno completando), al palazzo dello sport e all'ammodernamento di tutte le strutture sportive. Opere, queste, che rientrano nel "master plan", il programma strategico dell'amministrazione, che nel turismo, sia come aumento della qualità dell'offerta, sia, appunto, con la creazione di nuove strutture ricettive, individua il volano di spinta per la crescita dell'intera città".

Il sindaco Umberto Scapagnini

"Siamo riusciti a sbloccare una situazione stagnante già sei mesi dopo l'insediamento - aggiunge -. Adesso ci si avvia ad ultimare i lavori a Catania sud: pensiamo al piano particolareggiato, già progettato e passato allo studio della commissione urbanistica. Poi, entro il 2003, si dovrà realizzare il parco del mare, il campo da golf, due villaggi turistici e altre tre strutture alberghiere". La nota dolente del Piano Regolatore, oggi simbolo di scempio urbanistico, è il Corso Martiri della Libertà. Su questo versante Scapagnini parla di una vera e propria scommessa, un progetto che avrà un grandissimo impatto sulla città. L'idea di base è quella di fare un accordo di programma che inizialmente vada in parallelo al piano regolatore e successivamente codificato all'interno del piano regolatore stesso: "La legge ci dà la possibilità di farlo - spiega il Sindaco - e il project financial è molto più rapido oltreché estremamente interessante". Sul contenzioso con i proprietari delle aree, che si protrae da oltre cinquant'anni, e un esborso di un centinaio di miliardi di vecchie lire pare si stia definendo un accordo: "Noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna in tal senso - precisa ancora - perché i proprietari dei famosi suoli anziché esigere il loro credito hanno fatto una proposta di tipo operativo e cioè mettere nella perequazione questo credito e un progetto col quale costruire insieme il centro direzionale di Catania". Permettendo, tempi, costi e… varie ed eventuali!".

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