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Catania, "l'isola felice"
è lo slogan a
cui si rifà il sindaco Umberto Scapagnini, riferendosi a una definizione
che dà il giornale "Economist" al capoluogo etneo. Qui l'acqua
non manca, l'indice di disoccupazione è più basso rispetto ad altre
parti della Sicilia e Catania è tra le 85 città europee in cui pare
sia più conveniente puntare per investire. È chiaro che un tale
commento inorgoglisce il primo cittadino. E così, Umberto Scapagnini, da
due anni e quattro mesi alla guida dell'amministrazione comunale, traccia soddisfatto
il bilancio dell'attività dell'ultimo anno: "Stiamo trasformando una
città e il 2002 è stato l'anno in cui i grandi progetti sono entrati
nella fase realizzativa", dichiara il sindaco. Ma veniamo ai fatti. Quando
si parla di grandi progetti per Catania non può che farsi riferimento innanzitutto
al Piano Regolatore Generale, tristemente noto ai catanesi non foss'altro perché
lo attendono, rassegnati, da almeno due generazioni! "Il Piano Regolatore
è praticamente portato a compimento e sarà presentato entro il 31
dicembre - annuncia Scapagnini - ma noi già possiamo toccarne con mano
una parte, ovverosia il patto territoriale di Catania sud. Mi riferisco alla già
realizzata decementificazione dei lidi, al viale Kennedy (la cui struttura di
base è stata realizzata dalla Provincia e i servizi di pertinenza del Comune
stanno per essere ultimati), ai nuovi alberghi, (uno già funzionante, gli
altri due si stanno completando), al palazzo dello sport e all'ammodernamento
di tutte le strutture sportive. Opere, queste, che rientrano nel "master
plan", il programma strategico dell'amministrazione, che nel turismo, sia
come aumento della qualità dell'offerta, sia, appunto, con la creazione
di nuove strutture ricettive, individua il volano di spinta per la crescita dell'intera
città".
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Il sindaco Umberto Scapagnini
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"Siamo riusciti a sbloccare una situazione stagnante già
sei mesi dopo l'insediamento - aggiunge -. Adesso ci si avvia ad ultimare i lavori
a Catania sud: pensiamo al piano particolareggiato, già progettato e passato
allo studio della commissione urbanistica. Poi, entro il 2003, si dovrà
realizzare il parco del mare, il campo da golf, due villaggi turistici e altre
tre strutture alberghiere". La nota dolente del Piano Regolatore, oggi simbolo
di scempio urbanistico, è il Corso Martiri della Libertà. Su questo
versante Scapagnini parla di una vera e propria scommessa, un progetto che avrà
un grandissimo impatto sulla città. L'idea di base è quella di fare
un accordo di programma che inizialmente vada in parallelo al piano regolatore
e successivamente codificato all'interno del piano regolatore stesso: "La
legge ci dà la possibilità di farlo - spiega il Sindaco - e il project
financial è molto più rapido oltreché estremamente interessante".
Sul contenzioso con i proprietari delle aree, che si protrae da oltre cinquant'anni,
e un esborso di un centinaio di miliardi di vecchie lire pare si stia definendo
un accordo: "Noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna in tal senso - precisa
ancora - perché i proprietari dei famosi suoli anziché esigere il
loro credito hanno fatto una proposta di tipo operativo e cioè mettere
nella perequazione questo credito e un progetto col quale costruire insieme il
centro direzionale di Catania". Permettendo, tempi, costi e
varie ed
eventuali!".
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