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Gelate, siccità, venti sciroccali, cenere vulcanica e tanto
altro. Non c'è pace per l'agricoltura siciliana. Emergenze su emergenze
che il vicegovernatore della Sicilia e assessore regionale all'Agricoltura e Foreste,
Giuseppe Castiglione (nella foto), affronta giorno dopo giorno. Il primo anno
e mezzo di legislatura è stato caratterizzato da eventi atmosferici eccezionali,
che hanno procurato danni ingenti a tutto il settore. Ma nonostante le emergenze,
l'assessorato procede anche con la programmazione. Uno dei settori ritenuti importanti
è quello dell'agrumicoltura, sul quale facciamo il punto con l'assessore
Castiglione.
A che punto è il piano agrumi nazionale?
"Un paio di settimane fa ho incontrato a Roma il ministro delle Politiche
agricole, Gianni Alemanno, sollecitando un suo intervento a livello di Commissione
europea, per avere il via libera definitivo al Piano agrumi. Alemanno ha assicurato
che grazie ai chiarimenti del ministero i problemi sostanziali sollevati dall'Ue
sono stati superati ed a giorni si aspetta la comunicazione formale della Commissione
con l'ok al Piano".
Cosa prevede il Piano?
"Con il via libera, la Regione potrà spendere 28 miliardi di vecchie
lire per la riconversione varietale ed utilizzare i 10 miliardi stanziati dalla
legge regionale 22/99, il cui utilizzo sarà autorizzato da Bruxelles, non
appena sbloccato il Piano agrumi".
Ci sono state accuse di immobilismo, nei confronti del governo.
"Nonostante gli intoppi relativi all'Ue, il governo regionale non è
rimasto seduto. Infatti, i soldi messi in campo nel settore agrumicolo ammontano
a diversi miliardi di vecchie lire. Non è vero, come è stato detto
e scritto che i soldi stanziati dalla Finanziaria del 2000 (art. 137 lettera B,
comma 1) sono rimasti nei cassetti inutilizzati. Dei 66,7 miliardi assegnati alla
Sicilia, infatti, 50 sono stati spostati sul bando per la riconversione degli
agrumeti (per il quale sono arrivate 186 istanze), 1,6 miliardi sono stati utilizzati
per la campagna dell'Airc, l'associazione per la ricerca sul cancro, "Le
arance della Salute" ed altri 4,235 miliardi sono serviti per il ritiro delle
arance per gli aiuti comunitari, per un importo pari a 100mila quintali".
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E per la riconversione varietale?
"Per i 56 miliardi di lire (6 per il 2000; 25 per il 2001; 25 per il 2002),
stanziati dall'articolo 129 lettera "e" della Finanziaria 2000, per
"fronteggiare gli eventi eccezionali conseguenti alla grave crisi degli agrumi",
la Conferenza Stato-Regioni ha già stabilito di destinare le somme previste
per le prime due annualità (pari a 31 mld di vecchie lire) ad incrementare
la misura relativa agli investimenti per la riconversione varietale del Piano
agrumi. Non appena quindi sarà sbloccata la misura del Piano agrumi, saranno
disponibili anche queste somme".
E per la promozione cos'è previsto?
"Ci sono i 27 miliardi destinati alla promozione e gestiti dall'Ismea. Tra
qualche settimana partirà la prima parte della campagna pubblicitaria nazionale
e destinata ad azioni divulgative nei grandi centri commerciali, oltre alla pubblicità
sui mass-media. Più in là, si utilizzeranno gli altri 10 miliardi
per una campagna pubblicitaria a livello europeo".
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