ANNUARIO 2002
L'INTERVISTA

"Il nostro patrimonio è la cultura isolana"

La Sicilia conserva ancora diversi luoghi classici dedicati agli spettacoli. Teme possano subire danni se aperti agli spettacoli moderni di musica pop o rock?
"I luoghi classici di spettacolo sono veicoli di trasmissione di istanze culturali e di tradizione, quindi noi li valorizzeremo con accadimenti artistici di spessore e di richiamo per la stampa e i media, in quanto rappresentano la nostra identità culturale. E siccome sono il nostro biglietto da visita agli occhi dello spettatore, sia esso turista o di casa nostra, è chiaro che dovremo riempire questi straordinari "contenitori" con altrettanto straordinari "contenuti": valuteremo di volta in volta il valore delle manifestazioni, ma sicuramente non concederemo i nostri luoghi classici di spettacolo per eventi che a giudizio dei nostri uffici tecnici dovessero risultare pericolosi per i siti, in qualunque modo. Saremo vigili sull'argomento e non faremo sconti a nessuno".
Se volesse fare oggi un bilancio del suo lavoro come assessore della Regione Sicilia, quale resoconto trarrebbe?
"Il mio bilancio, secondo un personalissimo giudizio, può considerarsi positivo e sono in molti a farmi pervenire attestati di fiducia e consensi. Certo, non sarò io a giudicarmi, però voglio ricordare che il settore dei Beni culturali sta vivendo una grande stagione di rilancio. I servizi aggiuntivi nei siti e la Ronchey siciliana per creare immagine e occupazione, le mostre esclusive nei nostri musei, le nostre esportazioni di cultura all'estero (Parigi, Cipro, New York, Tunisi, Stoccolma, Amburgo, Francoforte, Londra, S. Pietroburgo, etc.), il recupero dell'immagine isolana, la legge sui parchi archeologici, il distretto culturale del Sud-est, la battaglia per la legalità e l'educazione permanente nelle scuole, il buono scuola e il diritto allo studio. Ebbene, ogni cosa parla di risultati raggiunti. Per il resto lascio che siano gli altri ad esprimere giudizi, per me il consuntivo è confortante e in attivo. E devo un grazie anche alla sensibilità del Presidente Cuffaro, il quale si è dimostrato all'altezza della tradizione culturale della Sicilia e del governo della Regione".

 

MONITORARE LE SCUOLE

L'Assessore regionale ai Beni Culturali, Fabio Granata, sta predisponendo un monitoraggio sul rischio sismico nelle scuole siciliane: "Il piano serve ad individuare le priorità correlate al rischio sismico in Sicilia e si avvarrà delle risorse finanziarie della Regione e dello Stato - ha detto Granata -. Successivamente verrà allestita una banca dati che completerà quella già esistente presso il dipartimento della Pubblica Istruzione in corso di aggiornamento".
In relazione alle norme di sicurezza Granata ha disposto inoltre un progetto di evacuazione simulata presso i Pensionati Universitari, da realizzarsi in collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e la Croce Rossa. Infine, con riferimento al terremoto nel territorio etneo, richiederà ai titolari di tutte le scuole non statali un'idonea certificazione tecnica attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge in materia di sicurezza nelle scuole.

2 / 2 Indietro... L'INTERVISTA Sommario...