ANNUARIO 2002
L'INTERVISTA

"Il nostro patrimonio è la cultura isolana"

A colloquio con l'assessore regionale ai Beni
Culturali e alla Pubblica Istruzione, Fabio Granata
Il Teatro Greco di Taormina

Assessore Granata, cominciamo con la scuola. Si è discusso tanto del posticipo dell'inizio dell'anno scolastico in Sicilia. Nonostante le polemiche, anche politiche, resta convinto di questa scelta?
"Sono fortemente convinto, malgrado le polemiche, che i professori, gli alunni e le famiglie, nella loro maggioranza, abbiamo accolto positivamente la mia iniziativa, che non è frutto di bizze o nostalgie, ma si basa su considerazioni precise: la scuola deve tornare a sapere di autunno e soprattutto non può, né deve, essere intesa come un parcheggio per bambini. Se poi aggiungiamo come in Sicilia le condizioni climatiche sono differenti da quelle del resto della nazione, allora si potrebbe capire il senso della mia scelta, che non rinnego affatto".
Il disegno di legge sul buono scuola. Un passo ulteriore per garantire il diritto allo studio…
"Il ddl sul buono scuola è senz'altro un successivo passo per garantire omogeneamente la parità fra i cittadini, evitando che essi vengano classificati tra serie A e serie B. Con l'importante provvedimento viene infatti sancito il diritto delle famiglie a scegliere tra scuola pubblica statale e scuola pubblica non statale, assegnando un contributo (in base alle fasce di reddito) a tutti coloro che sceglieranno per i propri figli la scuola paritaria. Con questa norma vengono di fatto aboliti i cosiddetti diplomifici poiché le scuole abilitate a ricevere il buono scuola per le famiglie dovranno possedere il requisito della parità. Per le altre non vi sarà futuro".

L'assessore Fabio Granata

Adesso bisogna guardare alle strutture…
"Certo. Abbiamo in cantiere iniziative di edilizia scolastica che vedranno la luce nel rispetto dei tempi politici, tecnici ed amministrativi e saranno destinati 100 miliardi di vecchie lire, a tal fine, ai Comuni al di sotto dei 30 mila abitanti".
I nostri giovani non pensa potrebbero rimanere affascinati dalla storia culturale della Sicilia se questa si proponesse loro anche attraverso iniziative collaterali, magari fuori dal consueto orario delle lezioni?
"È chiaro come i nostri giovani vengano affascinati sempre più dal patrimonio artistico e culturale straordinario custodito nella nostra terra ed è altrettanto evidente come la comunicazione assessoriale stia offrendo i propri frutti. Numerose sono infatti le iniziative a sostegno dell'arte e della storia isolana, nelle scuole come nelle associazioni, ma anche nelle istituzioni, nelle gallerie e nei musei. Iniziative, appunto, condotte dall'assessorato, pure attraverso borse di studio e progetti di educazione permanente. E, tra i banchi, non necessariamente durante l'orario delle lezioni…".
Cultura e arte: in tema di promozione turistica, quanto la nostra Isola sfrutta questo binomio?
"Abbiamo numerosi riscontri sulla fruibilità delle aree archeologiche ed i musei siciliani, tant'è che già da oltre due anni l'operazione "Musei aperti tutto l'anno" si è rivelata vincente. Oggi abbiamo superato, anche ricorrendo agli Lsu, parecchi problemi legati al reperimento dei custodi e così le nostre realtà museali ed archeologiche sono di fatto visitabili pure nei giorni festivi e prefestivi. Questa è per noi "cultura delle memorie", sulla quale stiamo cercando di fondare un modello economico tutto siciliano di rilancio e di conoscenza".

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