L'assessore regionale al Turismo Francesco Cascio (nella foto) è una
persona carica di entusiasmo. Entusiasmo che riversa integralmente nel modo di
fare politica. Ricopre una carica strategica in seno all'apparato regionale siciliano,
per lo sviluppo che può dare il turismo a quest'isola. Conosce i limiti
obiettivi attuali per un exploit ma guarda con fiducia al futuro. Imminente futuro.
"Puntiamo su un turismo medio-alto - spiega con orgoglio -. Oggi esistono
pochi alberghi a cinque stelle, ma l'intento è farne nascere altri. Tant'è
che ultimamente ne sono sorti diversi ed entro il 2005 contiamo di raddoppiare
complessivamente il numero dei posti letto.
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Progetto e ricostruzione virtuale del Ponte di Messina
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In via parallela, dobbiamo puntare in contemporanea, promuovendolo a dovere,
sul bed & breakfast, formula vincente del viaggiare giovane". - D'accordo,
ma senza adeguare il sistema dei trasporti come si fa a vincere la scommessa?
"Siamo pronti a varare una politica di tariffe sociali, per ciò che
concerne il trasporto aereo. Trattative sono in corso con alcune compagnie e avanzatissime
quelle per garantire a basso costo i collegamenti con le isole minori, Pantelleria
e Lampedusa. Altre linee dirette, da Palermo e da Catania, potranno aggiungersi
per mantenere voli quotidiani con importanti città d'Italia e d'Europa.
Guardiamo con occhio di riguardo pure allo scalo di Trapani
" - Non
ci sono però in Sicilia aeroporti intercontinentali
"Io sono
per il potenziamento delle strutture esistenti perché i progetti faraonici
possono rivelarsi difficili da realizzare.
Quelle di Palermo e Catania sono aerostazioni in espansione, che oggi reggono
con difficoltà alla crescente richiesta degli utenti. Ci dobbiamo attrezzare,
però, per farne diventare intercontinentale almeno uno dei due". -
Parliamo di progetti faraonici. Il pensiero va al Ponte sullo Stretto, contrapposto
alla precarietà delle nostre ferrovie
"Il Ponte sullo Stretto
si farà, ormai è deciso. È un'opera importante, ma non certamente
la panacea. Darà lavoro (anche per l'indotto), sarà una grossa opera
pubblica, un ottimo collegamento per unirci all'Europa, ma obiettivamente non
possiamo trascurare autostrade e ferrovie. Io vorrei innanzitutto realizzare la
legge riforma sul trasporto pubblico locale, già approvata da questo governo
e ora all'esame del Parlamento regionale". - Soddisfatto del lavoro fatto
finora? "Ritengo fosse importante avviare i fondi comunitari, come siamo
riusciti a fare. Eravamo all'anno zero e oggi abbiamo elargito i primi contributi
per ampliare e qualificare l'offerta turistica alberghiera. Abbiamo avviato anche
il potenziamento dei porti turistici e puntiamo sulla legge quadro per il turismo.
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Portiamo inoltre avanti un progetto di comunicazione integrato per promuovere
l'immagine della Sicilia nel mondo. Del resto, dallo scorso febbraio, mi risulta
che la Sicilia sia stata brillante protagonista in ambito nazionale. Un esempio
recente, il Prix Italia di Palermo, appuntamento di rilievo che si è aggiunto
ai classici successi estivi di Taormina e Siracusa. E in questi anni di governo
questa squadra intende portare a compimento i programmi. Ci anima la giusta sensibilità
e tanta buona volontà".
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