ANNUARIO 2002
L'INTERVISTA

"Sicilia, ponte del Mediterraneo e porta d'Europa"

Parla l'Assessore regionale al Turismo Francesco Cascio

L'assessore regionale al Turismo Francesco Cascio (nella foto) è una persona carica di entusiasmo. Entusiasmo che riversa integralmente nel modo di fare politica. Ricopre una carica strategica in seno all'apparato regionale siciliano, per lo sviluppo che può dare il turismo a quest'isola. Conosce i limiti obiettivi attuali per un exploit ma guarda con fiducia al futuro. Imminente futuro. "Puntiamo su un turismo medio-alto - spiega con orgoglio -. Oggi esistono pochi alberghi a cinque stelle, ma l'intento è farne nascere altri. Tant'è che ultimamente ne sono sorti diversi ed entro il 2005 contiamo di raddoppiare complessivamente il numero dei posti letto.

Progetto e ricostruzione virtuale del Ponte di Messina

In via parallela, dobbiamo puntare in contemporanea, promuovendolo a dovere, sul bed & breakfast, formula vincente del viaggiare giovane". - D'accordo, ma senza adeguare il sistema dei trasporti come si fa a vincere la scommessa? "Siamo pronti a varare una politica di tariffe sociali, per ciò che concerne il trasporto aereo. Trattative sono in corso con alcune compagnie e avanzatissime quelle per garantire a basso costo i collegamenti con le isole minori, Pantelleria e Lampedusa. Altre linee dirette, da Palermo e da Catania, potranno aggiungersi per mantenere voli quotidiani con importanti città d'Italia e d'Europa. Guardiamo con occhio di riguardo pure allo scalo di Trapani…" - Non ci sono però in Sicilia aeroporti intercontinentali… "Io sono per il potenziamento delle strutture esistenti perché i progetti faraonici possono rivelarsi difficili da realizzare.

Quelle di Palermo e Catania sono aerostazioni in espansione, che oggi reggono con difficoltà alla crescente richiesta degli utenti. Ci dobbiamo attrezzare, però, per farne diventare intercontinentale almeno uno dei due". - Parliamo di progetti faraonici. Il pensiero va al Ponte sullo Stretto, contrapposto alla precarietà delle nostre ferrovie… "Il Ponte sullo Stretto si farà, ormai è deciso. È un'opera importante, ma non certamente la panacea. Darà lavoro (anche per l'indotto), sarà una grossa opera pubblica, un ottimo collegamento per unirci all'Europa, ma obiettivamente non possiamo trascurare autostrade e ferrovie. Io vorrei innanzitutto realizzare la legge riforma sul trasporto pubblico locale, già approvata da questo governo e ora all'esame del Parlamento regionale". - Soddisfatto del lavoro fatto finora? "Ritengo fosse importante avviare i fondi comunitari, come siamo riusciti a fare. Eravamo all'anno zero e oggi abbiamo elargito i primi contributi per ampliare e qualificare l'offerta turistica alberghiera. Abbiamo avviato anche il potenziamento dei porti turistici e puntiamo sulla legge quadro per il turismo.

Portiamo inoltre avanti un progetto di comunicazione integrato per promuovere l'immagine della Sicilia nel mondo. Del resto, dallo scorso febbraio, mi risulta che la Sicilia sia stata brillante protagonista in ambito nazionale. Un esempio recente, il Prix Italia di Palermo, appuntamento di rilievo che si è aggiunto ai classici successi estivi di Taormina e Siracusa. E in questi anni di governo questa squadra intende portare a compimento i programmi. Ci anima la giusta sensibilità e tanta buona volontà".

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