Peculiarità
di Tremestieri Etneo è la giurisdizione su un piccolo fazzoletto di terra
di circa 1,5 Kmq, un'isola amministrativa tra Catania, San Gregorio, S.G. La Punta
e Sant'Agata Li Battiati: la frazione di "Canalicchio" (che dista dal
paese circa 6 Km e conta quasi novemila abitanti)
è definita "anomala" perché geograficamente staccata dal
Comune stesso ed annessa ad esso da vicende risalenti ai primi anni dell'Ottocento. |
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Il
culto, forse non è più quello ingenuo e folkloristico del buon tempo antico, ma
la fede nella Madonna delle Grazie (nella foto la Chiesa) è sempre un punto fermo
per "Piano" frazione di Tremestieri Etneo ed i suoi abitanti, vecchi e nuovi,
che con fede quasi millenaria e fervore sempre nuovo, a Lei si rivolgevano per
chiederne protezione e salvaguardia contro la furia del vulcano, la tempesta,
la malannata, la malvagità dei tempi... e a Lei continuano ad affidare la speranza
di restare "comunità", di lavorare - magari vicino alle loro case - di poter riconoscere
e salutare il proprio vicino. Insomma di non essere sepolti dall'implacabile colata
di cemento e di antenne della Tv. Così ogni anno l'8 settembre la comunità di
Piano Tremestieri rinnovando una tradizione antica, festeggia con solennità la
sua Santa Patrona. E se negli ultimi 10 anni, dopo il terremoto del 1990 che ha
danneggiato seriamente la Chiesa, non è stato possibile celebrare la ricorrenza
con il fasto e la partecipazione di una volta, quest'anno invece le solenni celebrazioni
sono tornate a tenersi nella Chiesa tutta ristrutturata e restaurata della parrocchia
Santa Maria delle Grazie. Costruito intorno al seicento, il tempio di culto rappresenta
un patrimonio storico di inestimabile valore artistico e religioso.  |
Ma soprattutto è un punto di riferimento per la comunità di Piano Tremestieri
dove la stessa è sorta. Gli abitanti di questa piccola frazione, distante dal
paese qualche chilometro, hanno dovuto fare a meno per tutti questi anni della
propria Chiesa. Ma la comunità parrocchiale non si è mai lasciata scoraggiare
dalle lentezze burocratiche ed ha sostenuto con tenacia, l'istanza inoltrata agli
enti competenti per la ristrutturazione, seguendo con costanza l'iter burocratico
e poi i lavori dal 1990 fino ad oggi. Così con grande fede, forza ed amore gli
abitanti della frazione guidati dal loro parroco don Antonio Torrisi hanno trovato
dei validi interlocutori nell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Guido
Costa che hanno contribuito con quasi 500 milioni interamente versati dalle casse
comunali a finanziare i lavori che hanno riportato la Chiesa agli antichi splendori
di una volta. Il sindaco Guido Costa ha raccontato le tappe salienti dei lavori
di ristrutturazione e restauro. "Il progetto di ristrutturazione è stato eseguito
dall'architetto Anna Adamo e dal coordinatore geometra Mario Spitaleri - ha detto
-. Il 4 Aprile 1998 la gara d'appalto è stata vinta da una ditta di Acireale che
ha lavorato con professionalità, serietà e puntualità. Il 5 luglio del 1999 la
stessa ha ultimato i lavori. Successivamente è stato redatto, sempre con fondi
comunali, un nuovo progetto di restauro delle pitture murali, diretto dagli stessi
professionisti che hanno curato il primo". "E Grazie all'intervento della Provincia
regionale di Catania - ha ribadito il primo cittadino - sono state restaurate
le due tele del seicento che raffigurano Maria SS. delle Grazie e San Rocco, preziosi
gioielli di inestimabile valore, che arricchiscono con la loro bellezza gli interni
della Chiesa dedicata alla Madonna". |