 | L'area
dell'impianto di fito-depurazione |
Dallo scorso mese
di aprile è in funzione a San Micheledi Ganzaria un impianto di fito-depurazione
delle acque reflue. Si tratta del primo impianto in Sicilia e del secondo nell'Italia
meridionale, ed è stato possibile realizzarlo grazie al finanziamento di 450 milioni
dell'Unione Europea attraverso l'Agenzia di Sviluppo integrato Calatino-Sud Simeto.
La struttura è stata progettata dall'ingegnere Salvatore Barbagallo, docente di
Idraulica Agraria all'Università di Catania, e rappresenta una prima risposta
concreta al problema del risanamento ambientale del Bacino del Simeto. "Il processo
di fitodepurazione - afferma il sindaco, dott. Aldo Saporito - interessa le acque
provenienti dall'impianto di depurazione, sito in contrada Risata. Il procedimento
consiste in una prima fase di sedimentazione dei liquami e successivamente le
acque decantate, tramite apposite condotte, sono fatte confluire in una grande
vasca di 2.000 metri quadrati, realizzata in prossimità delle sponde del fiume
Tempio. Al suo interno è stato impiantato un canneto in cui si svolge l'ultima
fase della procedura, consistente appunto nella fito-depurazione, cioè nella filtrazione
completa delle acque, grazie anche al concorso di micro-organismi, da sostanze
chimiche, organiche e biologiche".  | La
pineta |
"Si tratta di un processo sperimentale - precisa
l'assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Dieli - perché inizialmente si lavorerà
solamente sui liquami di mille abitanti e successivamente, se i risultati saranno
positivi, s'interverrà su quelli di tutta la popolazione. I primi prelievi realizzati
nei mesi di marzo e di maggio hanno fornito dati incoraggianti, in quanto abbiamo
riscontrato nell'acqua in uscita dal processo un basso livello di agenti inquinanti".
Se i risultati continueranno ad essere positivi, si prospetta per il futuro la
possibilità di trattare tutte le acque reflue con la fito-depurazione. Inoltre
le acque depurate con un impianto di risalita saranno fruite per fini agricoli,
venendo consentita così una sicura irrigazione anche durante la stagione estiva,
qunado cioè la siccità spesso ha compromesso il raccolto di grano ed ortaggi.
L'opera costituisce pertanto il "fiore all'occhiello" per la comunità sammichelese,
nonché per l'intero comprensorio calatino. Essa sarà oggetto di particolari studi
e di ricerche anche da parte di esperti e soprattutto dell'Università di Catania. |