L
E G E N D A | COMUNE: | SAN
MICHELE DI GANZARIA | ABITANTI: | 14.800 |  | SUPERFICIE:
| 3.235 ettari. | ALTITUDINE: | 400 metri
s.l.m. | SINDACO: | Aldo
Saporito (nella foto) | VICE SINDACO: | Giuseppe
Pappalardo | ASSESSORI: | Gioacchino
Lionti, Giuseppe Dieli, Concetta Di Pasquale, Luigi Toscano. | CONSIGLIERI: | Gaetano
Leonardi (Presidente), Emanuele Demaria, Salvatore Dara, Lino Saita, Vincenzo
Iannì, Giuseppe Bonforte, Federico Sapiente, Vittorio A. Parasole, Gaetano Dimartino,
Michele G. Milazzo, Mario Alparone, Giuseppe Salemi, Rosalia Scarfia, Irene Nicastro
e Giuseppe Raneri. | | COME
ARRIVARE | IN AUTO: | Da
Catania, immettendosi sulla S.S. 417 per Caltagirone e Gela. Da quest'arteria
dopo 55 chilometri, all'altezza dello svincolo Caltagirone nord, si imbocca la
S.S. 124 che raggiunge San Michele di Ganzaria. | IN
AUTOBUS: | Dal terminale di Catania (piazza Giovanni XXIII)
con le autolinee Etna Trasporti, Sais e Ast. | IN
TRENO: | FF.S., linea Lentini-Gela, stazione Caltagirone. | IN
AEREO: | Aeroporto "Fontanarossa" di Catania. | | NUMERI
UTILI | MUNICIPIO: | Centralino
tel. 0933.971011 Infotourist tel. 0933.971012 | POLIZIA
MUNICIPALE: | Tel. 0933.971034 | CARABINIERI: | Tel.
0933.978128 | PRO LOCO: | Tel.
0933.976513 - 0933.978040 | GUARDIA MEDICA: | Tel.
0933.976777 |
|
Tra i monti Erei,
al confine della provincia di Catania con quella di Enna e di Caltanissetta, si
staglia contro il cielo con i suoi 800 metri di altezza sul livello del mare,
la montagna Ganzaria. Essa dagli Arabi veniva chiamata "Hianzarjah" che significa
"cinghialeria", essendo anticamente ricoperta da un fitto bosco ove erano presenti
branchi di cinghiali o maiali selvatici. Dal vasto altopiano che sovrasta la montagna
si gode un panorama unico: l'Etna e il mar Ionio ad est, le colline di Niscemi
ed il mare, Mediterraneo a sud, i monti di Butera e Mazzarrino ad ovest e il vasto
territorio di Piazza Armerina a nord. A settentrione la montagna scoscende dolcemente,
da mezzogiorno a levante si trovano dirupi e burroni tagliati quasi a picco, offrendo
così uno spettacolo mozzafiato. Adagiato alle pendici settentrionali della montagna
sorge San Michele di Ganzaria. Esso si presenta come un neonato aggrappato al
seno materno, da cui succhia linfa vitale. E "vita" è stata per secoli la montagna
per ciascun sammichelese, che si è dissetato alle sue fresche sorgenti e vi ha
tratto fuori elementi vitali, quali frumento, olio e vino, nonché legname in abbondanza.
Pertanto si giustifica ampiamente il fatto che, ancor prima di presentare il paese,
si conosca la sua "madre montagna Ganzaria", dalla quale prende il nome.  |
LA
STORIA Per l'antichità e l'alto Medioevo non si hanno notizia certe, mentre
per il basso Medioevo, la Ganzaria, costituiva un importante feudo posto nel territorio
di Caltagirone. Vito Amico, nel dizionario topografico della Sicilia, riporta
alla voce San Michele: "Paese, altrimenti Cansaria e dai Saraceni Jhanzaria, non
lungi da Caltagirone". Quindi il piccolo centro del calatino prima del 1534, anno
in cui don Antonio Gravina stipulò i Capitoli con una colonia albanese proveniente
da Mezzojuso, centro in provincia di Palermo, al fine di ripopolare il casale,
che in passato, durante la dominazione araba, preesisteva con autonomia amministrativa.
Il casale continuò ad essere abitato anche dopo la cacciata degli arabi e durante
il periodo angioino. Ma come abbiamo accennato precedentemente San Michele, come
insediamento urbano, nacque il 25 settembre 1534 dopo la stipula dei Gravina.
San Michele e Biancavilla rappresentano gli unici centri di origine greco-albanese
nella Sicilia orientale. |