ANNUARIO 2001
SAN MICHELE DI GANZARIA

Nella terra dei cinghiali

di
Martino Geraci
(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)
L E G E N D A
COMUNE: SAN MICHELE DI GANZARIA
ABITANTI:14.800
SUPERFICIE: 3.235 ettari.
ALTITUDINE:400 metri s.l.m.
SINDACO:Aldo Saporito
(nella foto)
VICE SINDACO:Giuseppe Pappalardo
ASSESSORI:Gioacchino Lionti, Giuseppe Dieli, Concetta Di Pasquale, Luigi Toscano.
CONSIGLIERI:Gaetano Leonardi (Presidente), Emanuele Demaria, Salvatore Dara, Lino Saita, Vincenzo Iannì, Giuseppe Bonforte, Federico Sapiente, Vittorio A. Parasole, Gaetano Dimartino, Michele G. Milazzo, Mario Alparone, Giuseppe Salemi, Rosalia Scarfia, Irene Nicastro e Giuseppe Raneri.
 COME ARRIVARE
IN AUTO:Da Catania, immettendosi sulla S.S. 417 per Caltagirone e Gela. Da quest'arteria dopo 55 chilometri, all'altezza dello svincolo Caltagirone nord, si imbocca la S.S. 124 che raggiunge San Michele di Ganzaria.
IN AUTOBUS:Dal terminale di Catania (piazza Giovanni XXIII) con le autolinee Etna Trasporti, Sais e Ast.
IN TRENO:FF.S., linea Lentini-Gela, stazione Caltagirone.
IN AEREO:Aeroporto "Fontanarossa" di Catania.
 NUMERI UTILI
MUNICIPIO:Centralino tel. 0933.971011
Infotourist tel. 0933.971012
POLIZIA MUNICIPALE:Tel. 0933.971034
CARABINIERI:Tel. 0933.978128
PRO LOCO:Tel. 0933.976513 - 0933.978040
GUARDIA MEDICA:Tel. 0933.976777

Tra i monti Erei, al confine della provincia di Catania con quella di Enna e di Caltanissetta, si staglia contro il cielo con i suoi 800 metri di altezza sul livello del mare, la montagna Ganzaria. Essa dagli Arabi veniva chiamata "Hianzarjah" che significa "cinghialeria", essendo anticamente ricoperta da un fitto bosco ove erano presenti branchi di cinghiali o maiali selvatici. Dal vasto altopiano che sovrasta la montagna si gode un panorama unico: l'Etna e il mar Ionio ad est, le colline di Niscemi ed il mare, Mediterraneo a sud, i monti di Butera e Mazzarrino ad ovest e il vasto territorio di Piazza Armerina a nord. A settentrione la montagna scoscende dolcemente, da mezzogiorno a levante si trovano dirupi e burroni tagliati quasi a picco, offrendo così uno spettacolo mozzafiato. Adagiato alle pendici settentrionali della montagna sorge San Michele di Ganzaria. Esso si presenta come un neonato aggrappato al seno materno, da cui succhia linfa vitale. E "vita" è stata per secoli la montagna per ciascun sammichelese, che si è dissetato alle sue fresche sorgenti e vi ha tratto fuori elementi vitali, quali frumento, olio e vino, nonché legname in abbondanza. Pertanto si giustifica ampiamente il fatto che, ancor prima di presentare il paese, si conosca la sua "madre montagna Ganzaria", dalla quale prende il nome.

LA STORIA
Per l'antichità e l'alto Medioevo non si hanno notizia certe, mentre per il basso Medioevo, la Ganzaria, costituiva un importante feudo posto nel territorio di Caltagirone. Vito Amico, nel dizionario topografico della Sicilia, riporta alla voce San Michele: "Paese, altrimenti Cansaria e dai Saraceni Jhanzaria, non lungi da Caltagirone". Quindi il piccolo centro del calatino prima del 1534, anno in cui don Antonio Gravina stipulò i Capitoli con una colonia albanese proveniente da Mezzojuso, centro in provincia di Palermo, al fine di ripopolare il casale, che in passato, durante la dominazione araba, preesisteva con autonomia amministrativa. Il casale continuò ad essere abitato anche dopo la cacciata degli arabi e durante il periodo angioino. Ma come abbiamo accennato precedentemente San Michele, come insediamento urbano, nacque il 25 settembre 1534 dopo la stipula dei Gravina. San Michele e Biancavilla rappresentano gli unici centri di origine greco-albanese nella Sicilia orientale.

1di 3 SAN MICHELE DI GANZARIAAvanti...