L
E G E N D A | COMUNE: | SAN
CONO | ABITANTI: | 4.000 circa. |  | SUPERFICIE:
| 650 ettari. | ALTITUDINE: | 580 metri
s.l.m. | SINDACO: | Salvatore
Bonura (nella foto) | |
ASSESSORI: | Cataldo
Balbo, Cono Amodeo, Raffaello Petitto, Giovanni Randazzo. | CONSIGLIERI: | M.
Fisichella (Presidente), M. Alessandro, F. Balbo, N. Drago, M. Incarbone, F. La
Leggia, S. Mantione, M. Milazzo, R. Montana, S. Ragusa, A. Randazzo, M. Spitale,
M.A. Spitale, S. Spitale, R. Vallone. | | COME
ARRIVARE | IN AUTO: | S.P.
60 - Bivio Gigliotto. | IN AUTOBUS: | Linea
Etna Trasporti. | IN TRENO: | Stazione
FF.S. Caltagirone. | IN AEREO: | Aeroporto
"Fontanarossa" di Catania - Aeroporto "Punta Raisi" di Palermo. | | NUMERI
UTILI | MUNICIPIO: | Tel.
0933.970100 | POLIZIA MUNICIPALE: | Tel.
0933.970455 | CARABINIERI: | Tel.
0933.979024 | PROTEZIONE CIVILE: | Tel.
0933.979035 | GUARDIA MEDICA: | Tel.
0933.970115 |
|
Sono stati gli
agricoltori sanconesi che, con la loro tenacia nel lavoro e la loro inventiva,
hanno consentito meritatamente a San Cono di fregiarsi del titolo di "Città del
ficodindia". Un cammino iniziato circa vent'anni fa, quando qualche contadino
timidamente cominciò a riflettere sulla possibilità di coltivare in maniera razionale
e intensiva il ficodindia, tipica pianta di Sicilia, considerata da sempre buona
solo per delimitare i vari appezzamenti di terra e per produrre un frutto per
povera gente. Fu un'intuizione brillante che ha portato nel tempo una metamorfosi
nell'agricoltura del territorio di San Cono, creando una risorsa di straordinaria
importanza per la popolazione. Adesso tutto è cambiato. I ficodindia, disposti
in lunghi filari e sapientemente distanziati, disegnano i campi dove gli agricoltori,
servendosi anche delle moderne tecnologie e dei risultati della ricerca scientifica
e della sperimentazione, svolgono un lavoro faticoso e impegnativo riuscendo a
produrre un frutto prelibato nel gusto, prezioso per le sue attività benefiche
e terapeutiche e riconosciuto un buon integratore nella dieta mediterranea. In
particolare ha una blanda azione diuretica e facilita l'eliminazione dei calcoli
renali.  | Il
costruendo Palazzetto dello Sport |
Con
la tecnica della "scozzolatura" e del "diradamento" e con una appropriata irrigazione
di soccorso, si ottiene il cosìddetto "fiorone", nelle sue tre varietà gialla,
rossa e bianca, bello da vedere ma soprattutto piacevole da gustare. Ma i ficodindiocultori
di San Cono posseggono dei segreti che difficilmente rivelano e che consentono
loro di produrre un frutto molto apprezzato in Italia e all'estero. Per eliminarele
fastidiose spine che possono rappresentare un ostacolo per il consumatore, viene
confezionato per i mercati il "ficodindia despinato". Da alcuni anni poi si sta
tentando, con risultati positivi, la coltura biologica. Il ficodindia oltre ad
essere gustato come frutto fresco, viene utilizzato per produrre mostarde e dolci,
gelati e granite, liquori e bevande. Risultati positivi si sono ottenuti nella
ricerca per la produzione di succhi di ficodindia. Infine, risulta proficuo, il
suo impiego nel settore farmaceutico per la notevole presenza di vitamina C, importante
per le sue proprietà antiossidanti e di manganese indicato per prevenire l'osteoporosi. |