ANNUARIO 2001
ECONOMIA

Arriva l'€uro

Conto alla rovescia per l'entrata in vigore della moneta unica in 11 paesi d'Europa
da
ansa-lasicilianet.it

Tra poco tutti gli attuali spiccioli saranno ferro vecchio, inutile e senza più valore, perché sostituito dalla nuova moneta europea. Per convertirlo in Euro dovremmo prenderci la briga di andare nel paese di provenienza e cambiarlo in una banca. Ma forse è meglio darlo in beneficenza. Le associazioni di beneficenza stanno lanciando in tutto il continente una campagna massiccia per raccogliere gli spiccioli orfani del loro valore. Con quei soldi un bambino dell'Africa subsahariana ci può comprare la sopravvivenza. "Diamo a loro il resto", è lo slogan della Croce Rossa. I conti sono presto fatti: se solo un milione di europei donasse quelle cinquantamila lire in monete, sarebbe già un bottino di cinquanta miliardi. Ma gli europei coinvolti dal changeover sono molti di più. In Olanda hanno già piazzato diecimila contenitori cilindrici nei negozi e nelle stazioni di servizio di tutto il paese per invogliare alla donazione. All'approssimarsi della scadenza di fine anno, centinaia di migliaia di volontari andranno casa per casa a raccogliere il tesoro che giace nei ripostigli di milioni di olandesi. L'obiettivo sono cinquanta miliardi da dividere tra 142 organizzazioni diverse. Stessa operazione scatterà negli uffici postali e nelle banche in Germania a metà settembre, organizzata dalla Croce Rossa. Anche in Italia l'Associazione italiana per la ricerca contro il cancro sta coordinando un'analoga campagna che partirà pure nelle nostre città.

Un terzo degli italiani non sa cos'é, per non parlare di chi non sa quanto vale o di chi non sa quando gli arriverà nelle tasche. Una buona percentuale guarda a questa novità con non pochi timori, la maggior parte frutto della scarsa conoscenza. Secondo una ricerca del Cnel e dell'Eurisko, quindi, è questa la percentuale di nostri connazionali che non sa cos'è l'euro, anche se quasi tutti ne hanno sentito parlare.

LE STIME Il 43% ignora la data del suo ingresso e solo il 21% conosce esattamente il rapporto di conversione con la lira (40% la media europea). In pochi sanno indicare tempi e durata del periodo di doppia circolazione (dal primo gennaio al 28 febbraio 2002) e la grande maggioranza (83%) è convinta che questo periodo vada avanti oltre la fine del prossimo febbraio. I più informati sono gli uomini del Centro-Nord, con età compresa fra i 25 e i 44 anni, con un titolo di studio medio-alto ed un reddito elevato. I meno "preparati" sono invece gli anziani (età superiore a 65 anni), soprattutto nei piccoli centri del Sud e con un grado di scolarizzazione ed un reddito modesti. Ai più anziani ancora, coloro che hanno più di 74 anni, va la palma dei più ''pessimisti'' rispetto all'arrivo dell'euro (41%). Solo il 19% degli italiani pensa comunque che l'arrivo dell'euro porterà più vantaggi che svantaggi. Il 46% crede che i pro ed i contro si equivarranno ed il 16% che i problemi saranno superiori ai vantaggi. Tra le preoccupazioni più diffuse, secondo l'indagine, c'è ''la sensazione di estraneità verso la nuova moneta, che impedisce una reale attribuzione di valore e quella di un ''impoverimento'', dovuta al fatto che ci si esprimerà in migliaia al posto dei milioni.

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