ANNUARIO 2001
MASCALUCIA

Architettura & pietra lavica

Centro storico e sullo sfondo il campanile della Chiesa Madre

Possesso del regio demanio, il borgo fu acquistato nel 1645 da Giovanni Andrea Massa, che lo donò a Michele Placido Branciforte, principe di Leonforte. Danneggiato dall'eruzione del 1669, Mascalucia rimase possesso dei Branciforte che, per privilegio di Filippo IV, portarono il titolo di duchi. Nel 1818 il borgo fu distrutto da un terremoto. Comprende la frazione Massa Annunziata, ubicata tre chilometri più a monte.

MASCALUCIA OGGI
A Mascalucia operano fabbriche di strumenti musicali, aziende molinitorie e olearie e fabbriche di materiali da costruzione. Nel settore dell'artigianato notevole è la produzione di sedie in legno e di tappeti. L'agricoltura da olive, uva da vino, agrumi e cereali. Discreto il turismo estivo.

I MONUMENTI
La Chiesa Madre si presenta in semplici forme barocche, con tipica facciata rettangolare dalle profilature in pietra lavica, fiancheggiata dal campanile cuspidato; in essa, e nell'ottocentesca Chiesa di San Vito, si conservano tele del Rapisarda (XIX secolo). La Chiesa di Sant'Antonio Abate conserva elementi di architettura tardo-gotica. Nei pressi si trovano i resti del Castello Medioevale detto Torre del Grifo.

ALTRE INFORMAZIONI
- Biblioteche: Biblioteca comunale.
- Scuole (istituti superiori): liceo classico.

L'ECONOMIA
- Prodotti agricoli: agrumi, olive, uva da vino, cereali.
- Artigianato: sedie in legno e tappeti.
- Industrie ed Imprese: fabbriche artigiane di strumenti musicali, molini, oleifici, fabbriche di materiali da costruzione.

LE RICORRENZE
15 giugno: festeggiamenti in onore di San Vito, patrono di Mascalucia.

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