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La "rivelazione" Paternò
| È il traguardo più ambizioso che si
pone il calcio siciliano in questa stagione, visto che la presenza di Messina
e Palermo in Serie B è sì esaltante, ma non sembra destinata a dare ulteriori
soddisfazioni. Per entrambe, infatti, sarebbe già un ottimo risultato mantenere
il posto nel torneo cadetti e magari rinviare alla stagione successiva, con la
presenza anche del Catania, la possibilità di sognare in grande. Il resto del
calcio siciliano parla di quattro squadre in serie C2 e di una miriade in Serie
D, molte delle quali con grandi ambizioni. In quarta serie Acireale, Gela, Igea
Virtus e la matricola Paternò hanno le carte in regola per una stagione di primo
piano, magari con un pizzico di speranza verso quella zona play off che può riservare
sempre incredibili sorprese. L'Acireale ha grandi ambizioni, ma forse una squadra
non competitiva così come era stata ideata sulla carta durante l'estate; il Paternò
dispone dell'entusiasmo dell'ultima arrivata, infarcito con un gruppo collaudato
e adatto alla categoria; il Gela l'ambizione adatta ad inseguire un traguardo
prestigioso; mentre l'Igea Virtus dispone di un buon organico e di una tifoseria
che segue la squadra con grande passione.
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Il Messina 2000-2001 | Insomma
quattro squadre che potrebbero raccogliere molto alla fine della stagione, a patto
di mantenere massima la concentrazione e armoniosa l'unità, ingredienti che spesso
compensano carenze di altra natura. La stagione si è iniziata in verità senza
grandi risultati, con in più l'esonero dei tecnici Ruisi (Gela) e Torrisi (Acireale),
ma il cambio della panchina in corsa fa parte del gioco e dunque non c'è da scaldarsi
più di tanto. Importante è che questi esoneri giovino alla causa, risolvano cioè
i problemi della squadra. Purtroppo spesso più che di problemi tecnici si tratta
di difetti nella progettazione e non sempre basta allontanare l'allenatore e acquistare
nuovi elementi in un mercato che offre ormai solo scarti per risolvere i problemi.
La verità potrà dirla solo la classifica finale, quando si potranno tirare concretamente
le somme e capire chi ha avuto torto, chi ragione e perché. Il quadro del calcio
siciliano si chiude con la serie D e le due formazioni iblee, Ragusa e Vittoria
che sembrano disporre finalmente dell'organico adatto a lottare al vertice. Loreno
Cassia e Saro Foti sono poi allenatori di grande qualità, in grado di gestire
i due gruppi traendo il massimo dai giocatori in organico. Una carta in più per
le due società che dopo anni bui sperano finalmente di tornare in quella serie
C che potrebbe servire perfino da trapolino di lancio per ulteriori passi avanti.
Se infatti è vero che finalmente la Sicilia è sbarcata in Serie B, è altrettanto
vero che restano assenti dalle mappe le altre sette città dell'Isola. Con Trapani,
Caltanissetta, Enna e Siracusa di cui si sono perdute le tracce. |