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Il Catania 2001-2002 | Nell'anno
del grande ritorno del calcio siciliano su palcoscenici più adeguati alla storia
sportiva della nostra Isola, l'assenza del Catania risalta ancor più e riempie
di amarezza non solo i tifosi rossazzurri, ma anche tutti quelli che della storia
calcistica etnea ne fanno un ricordo integrante della propria gioventù. Il Catania,
che aveva organizzato per bene nell'ultima estate dello scorso Millennio ogni
cosa per vincere un campionato difficile, infarcito di derby siciliani, con tante
pretendenti al salto di categoria, ha dovuto, alla conclusione del campionato
e dopo ben quattro incontri di play off, cedere il passo al Messina. Una matricola
terribile, non presa in considerazione, per buona parte della stagione, da chi
di calcio se ne intende, fin quando i numeri hanno cominciato a dare ragione ai
giallorossi convincendo tutti a rivedere il quadro delle pretendenti alla Serie
B. E così dalla Sicilia sono sbarcati nel torneo cadetti Palermo e Messina, mentre
il Catania è rimasto solo in Terza Serie a difendere i colori isolani, anche per
la retrocessione dell'Atletico Catania successivamente radiato per problemi economici
e costretto a ripartire dal campionato di Eccellenza. Ma il Catania, la società,
la famiglia Gaucci, i dirigenti etnei, hanno ribadito che il programma non si
cambia, che il discorso interrotto bruscamente la scorsa stagione rimane sempre
valido e che il traguardo resta la promozione in Serie B come tappa di transito
verso un ritorno nella massima serie. Insomma, il forzato rinvio non ha sconvolto
proprio nessuno. La società ha messo insieme una squadra ancor più competitiva
rispetto alla passata stagione, i tifosi si sono ripresentati sugli spalti con
rinnovato entusiasmo, l'ambiente si è ricompattato, tutti con un unico scopo:
vincere il campionato e andare in serie B senza passare per i play off. |