ANNUARIO 2001
AMBIENTE

Un vulcano buono?

"Non c'è alcuna evidenza scientifica che possa far pensare, almeno per i prossimi trecento anni, alla trasformazione dell'Etna in un vulcano cattivo. Le ipotesi allarmistiche sono destituite di fondamento". Lo ha sostenuto ad Erice il professor Enzo Boschi, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Secondo Boschi "simili ipotesi di studio devono rimanere all'interno della comunità scientifica". L'allarme, assolutamente ingiustificato, è saltato fuori dalla pubblicazione di una ricerca condotta da italiani e francesi, secondo i quali analizzando la composizione chimica della lava fuoruscita dall'Etna, è stato evidenziato un cambiamento. "Le variazioni di alcuni parametri - ha assicurato Boschi - potrebbero far prevedere dei cambiamenti di comportamento, ma solo a lunga, lunghissima scadenza, dai quattrocento ai cinquecento anni". L'Etna, come ogni altro vulcano, è una struttura in evoluzione, ma costantemente sotto controllo. "L'istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia - dice il presidente - sta monitorando il vulcano, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, impiegando il massimo della più avanzata tecnologia.

Sito ufficiale del sistema di sorveglianza Poseidon:
http://www.poseidon.nti.it

Sito ufficiale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:
http://www.ingv.it

Sito ufficiale del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia:
http://server.dst.unipi.it/gnv/

Sito ufficiale della Funivia dell'Etna:
http://www.funiviaetna.com

Oggi siamo in grado, con largo margine di anticipo, di poter stabilire se l'Etna, come pure un altro vulcano, stia raggiungendo uno stato di energia abbastanza elevata, tale da scatenare un'eruzione. Questo, ed in Italia abbiamo acquisito una buona esperienza, ci consente di allertare in tempo utile le popolazioni interessate". Una serie di fenomeni precursori, di natura chimica, fisica, meccanica ed elettromagnetica "funzionano da campanello di allarme". Secondo Boschi, "è scorretto creare il panico fra la gente, come è stato recentemente fatto: un conto sono le previsioni a breve scadenza, un altro quelle riferite ad ere geologiche. Poi quando si parla di centinaia o migliaia di anni, si può dire quel che si vuole, tanto nessuno potrà mai confermare oppure smentire le previsioni". Contrariamente a quanto avviene per gli eventi sismici, dove le previsioni sono ancora molto difficili, fortunatamente "i comportamenti dei vulcani, grazie anche alla conoscenza della loro localizzazione, sono oggi di grandissimo interesse e, riferendomi all'Etna, posso assicurare che possiamo stare tranquilli". Boschi, tuttavia, considera lo studio italo-francese "interessante" per avviare una "discussione scientifica seria".

Le escursioni sull'Etna sono molto varie, esistono sentieri naturali tracciati dalla forestale, percorsi fotografici, trekking fra i boschi e trekking su per i sentieri ad alta quota. Alcune di queste escursioni si rilevano particolarmente indicate per una gita, altre sono un po' più tecniche e per gente un po' più esperta. Purtroppo molti tracciati in alta quota, che prima erano percorribili, adesso sono stati distrutti dall'ultima eruzione 2001 e le vie per giungere alle colate sommitali sono molto più impervie. Ricordate di essere sempre molto prudenti e di non avventurarvi da soli. Ecco cosa non dovete dimenticare di portare con voi:

Scarpe da trekking (possibilmente in goretex o altro materiale impermeabile);
Zainetto leggero con le provviste per mangiare e l'acqua da bere, (non caricate lo zaino con roba che non vi serve, farete solo più fatica e inutilmente);
Macchina fotografica e/o videocamera (si consiglia di portarle con uno zaino e non con le tipiche borse monospalla);
Giubbotto impermeabile imbottito. Jeans e magliettina vanno bene d'estate, ma in inverno o se si ha intenzione di pernottare, meglio attrezzarsi di: calzettoni, maglia, berrettino copriorecchie (c'è quasi sempre vento freddo in quota), torcia elettrica, sacco a pelo e tenda;
Comode, ma non strettamente indispensabili se non avete intenzione di avventurarvi, sono le cartine dell'I.G.M;
Crema solare (con alto fattore di protezione dai raggi UVA e UVB);
Altra cosa importante da portare con se è un telefonino cellulare, anche se la ricezione non è ottima la copertura è quasi totale sull'Etna.

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