ANNUARIO 2001
ADRANO

Adrano Nuova

Il Castello Normanno

Mille furono le battaglie...
e mille vinte tra barbari e normanni,
in tal Maniero che, tra luci ed ombre,
possente, dominò il gran Ruggero degli Adornesi il Conte.
E l'alba venne che fiaccola, del medio e nuovo evo.
Di storia e leggenda, come bandiera d'Italica storia
onore sventolavi e pur miseria per le pesanti leggi.
Ora, qui, sotto le tue mura, oh maniero...
che, altero, imperi dando sfida al tempo.
Leggere farfalle d'ogni loco ascese,
come angeli danzano nell'eleganza della vita,
il cammino della grazia!
A guida del Cielo e del granitico uomo
Nuovo Ruggero e saggio che,
dell'Adranita canto, il Fautore Primo,
alto vi erige il monumento di una più grande storia:
"Rinasce Adrano dalle rovine d'ieri" e di grandezza,
la sua pagina scrive alla storia del bello e della gloria che,
oggi, il delicato sesso al fin che ognuno al cielo e al mondo, gridi:

Il Castello Normanno visto dalla Villa comunale

Questi, è Adrano, nel suo nuovo stile, Città di Eletti! e, della luce, figli.
E d'armonie gli artefici d'eteree e celestiali forme, oggi, un nuovo grembo.
Danzate o piume, illuminate il tempo. Di vostro amore il volo.
Leggeri i passi e ben scolpiti i corpi di grazia odorosi,
andate per le vie del cuore ad annunziare ai venti,
che, dove l'armonia vive la violenza muore.
La danza e la bellezza, non danno riposo e rendono forte.
Non ti danno nella strada ma nel cammino del Cielo.
Si apra, quindi, il cielo... e mostri la sua luce.
Spaiate oh aulenti di vita, date respiro al mondo e alle sue antiche mura.
E tu, Adrano, esulta. Oggi la gloria è tua.

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