ANNUARIO 2001
ACIREALE

Dove siamo



"Il più bel Carnevale di Sicilia"
Da 70 anni il carnevale di Acireale viene definito come il più bello, le sue origini risalgono al XVII secolo, quando duelli a suon di uova marce per le strade di Acireale rappresentavano il divertimento più lungo. Con gli anni a venire il carnevale acese cominciò ad affinarsi, infatti agli inizi del '700 andò più raffinandosi, arricchendosi di una generica carica di ilarità grazie anche agli "abbatazzi" poeti popolari abili nell'improvvisare spassose rime per le strade e nelle piazze. Nell'Ottocento il carnevale compì un salto di qualità con l'introduzione della "cassariata", sfilata di "landò", carrozze trainate da cavalli riservati ai nobili della città che lanciavano raffiche di confetti agli spettatori. Negli angoli di ogni strada della città il divertimento viene costituito da bizzarri e spiritosi giochi popolari, come l'albero della cuccagna, il tiro alla fune e la corsa con i sacchi, giochi tornati alla ribalta da diversi anni. Ma è solo alla fine degli anni venti che per il carnevale di Acireale avviene la svolta, infatti in tale periodo la manifestazione viene assumendo un forte richiamo turistico di autentico valore folclorico. All'inizio degli anni trenta invece entrano in scena le maschere in cartapesta, che poi si trasformano in carri allegorici trainati dai buoi, contornati da personaggi e gruppi satirici in movimento. Un tocco di eleganza e di vivacità al carnevale di Acireale viene conferito grazie alle macchine infiorate. Sfilano anche le prime automobili addobbate di fiori, richiamando così il ruolo ricoperto dai "landò" durante l'Ottocento. Nel 1948 entra nel novero delle più rinomate manifestazioni a livello internazionale, approdo sicuro di chi desidera qualche attimo di divertimento nel suggestivo scenario acese. Per questo nel 1965 "Il Più Bel Carnevale di Sicilia" viene inserito nel calendario delle manifestazioni turistiche allestito dall'Assessorato Regionale al Turismo. Ogni anno i carri allegorico grotteschi realizzati in cartapesta e quelli infiorati vengono elaborati in maniera sempre più estrosa e divertente. Lo stesso avviene per le maschere indossate dai gruppi che animano il corso carnevalesco di Acireale. La manifestazione del 1996, passata alla storia come quella durata più a lungo e con maggiore afflusso di pubblico, è stata inserita tra le lotterie nazionali, riconoscimento innegabile, raggiunto da una struttura organizzativa permanente voluta dal sindaco della città.

Oggi Acireale è un attivo centro commerciale, sede di numerose aziende. Vi sono pastifici, industrie per l'imbottigliamento di acque minerali, cave di pietra, miniere di zolfo e numerose imprese artigiane. Nel settore agricolo prevale l'agrumicoltura, che interessa circa 2.500 ettari di terreno coltivato, seguita dalla viticoltura. Numerose sono le imprese attrezzate per la lavorazione e l'esportazione di limoni. Altra importante e fondamentale risorsa di reddito è il turismo: Acireale è infatti una rinomata e attrezzata località climatica, termale e balneare.

I MONUMENTI Nessun monumento cittadino risale al di là del periodo barocco, ma importanti testimonianze archeologiche, tra cui un famoso busto di Giulio Cesare, sono raccolte nell'edificio della biblioteca e pinacoteca Zelantea, mentre una preziosissima collezione di monete antiche è custodita nel palazzo Pennisi di Fioristella. Le numerosissime chiese barocche si dividono in due gruppi, uno risalente al '600, in cui si fondono varie tendenze stilistiche, ed uno al '700. Al primo gruppo appartengono, oltre alla prima costruzione del Duomo (poi successivamente rimaneggiato) col bel portale barocco, l'armoniosa Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la grande Basilica di San Sebastiano, con vasta e bella facciata di struttura ancora tardo rinascimentale a tre piani e stupendi affreschi di A. d'Anna. Al '600 appartiene anche il Palazzo Comunale (1659) con belle decorazioni scultoree di fastoso gusto spagnolesco. Numerose le Chiese del '700 (spesso decorate dagli affreschi di P.P.Vasta): San Camillo dei Crociferi, dall'accordo assai armonioso tra architettura e decorazione, S. Maria del Suffragio, S. Antonio, la Maddalena, il Carmine, S. Domenico ed altre, non di rado rimaneggiate. Altre opere da ricordare sono: il Palazzo del Fiorentino, il Santuario Madonna di Loreto, le Terme di S.Venera, la Chiesa dei Filippini.

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