
"Il
più bel Carnevale di Sicilia" |
Da 70 anni il carnevale di Acireale viene definito come il più bello, le sue origini
risalgono al XVII secolo, quando duelli a suon di uova marce per le strade di
Acireale rappresentavano il divertimento più lungo. Con gli anni a venire il carnevale
acese cominciò ad affinarsi, infatti agli inizi del '700 andò più raffinandosi,
arricchendosi di una generica carica di ilarità grazie anche agli "abbatazzi"
poeti popolari abili nell'improvvisare spassose rime per le strade e nelle piazze.
Nell'Ottocento il carnevale compì un salto di qualità con l'introduzione della
"cassariata", sfilata di "landò", carrozze trainate da cavalli riservati ai nobili
della città che lanciavano raffiche di confetti agli spettatori. Negli angoli
di ogni strada della città il divertimento viene costituito da bizzarri e spiritosi
giochi popolari, come l'albero della cuccagna, il tiro alla fune e la corsa con
i sacchi, giochi tornati alla ribalta da diversi anni. Ma è solo alla fine degli
anni venti che per il carnevale di Acireale avviene la svolta, infatti in tale
periodo la manifestazione viene assumendo un forte richiamo turistico di autentico
valore folclorico. All'inizio degli anni trenta invece entrano in scena le maschere
in cartapesta, che poi si trasformano in carri allegorici trainati dai buoi, contornati
da personaggi e gruppi satirici in movimento. Un tocco di eleganza e di vivacità
al carnevale di Acireale viene conferito grazie alle macchine infiorate. Sfilano
anche le prime automobili addobbate di fiori, richiamando così il ruolo ricoperto
dai "landò" durante l'Ottocento. Nel 1948 entra nel novero delle più rinomate
manifestazioni a livello internazionale, approdo sicuro di chi desidera qualche
attimo di divertimento nel suggestivo scenario acese. Per questo nel 1965 "Il
Più Bel Carnevale di Sicilia" viene inserito nel calendario delle manifestazioni
turistiche allestito dall'Assessorato Regionale al Turismo. Ogni anno i carri
allegorico grotteschi realizzati in cartapesta e quelli infiorati vengono elaborati
in maniera sempre più estrosa e divertente. Lo stesso avviene per le maschere
indossate dai gruppi che animano il corso carnevalesco di Acireale. La manifestazione
del 1996, passata alla storia come quella durata più a lungo e con maggiore afflusso
di pubblico, è stata inserita tra le lotterie nazionali, riconoscimento innegabile,
raggiunto da una struttura organizzativa permanente voluta dal sindaco della città.
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Oggi Acireale è un attivo centro commerciale,
sede di numerose aziende. Vi sono pastifici, industrie per l'imbottigliamento
di acque minerali, cave di pietra, miniere di zolfo e numerose imprese artigiane.
Nel settore agricolo prevale l'agrumicoltura, che interessa circa 2.500 ettari
di terreno coltivato, seguita dalla viticoltura. Numerose sono le imprese attrezzate
per la lavorazione e l'esportazione di limoni. Altra importante e fondamentale
risorsa di reddito è il turismo: Acireale è infatti una rinomata e attrezzata
località climatica, termale e balneare. I MONUMENTI Nessun monumento
cittadino risale al di là del periodo barocco, ma importanti testimonianze archeologiche,
tra cui un famoso busto di Giulio Cesare, sono raccolte nell'edificio della biblioteca
e pinacoteca Zelantea, mentre una preziosissima collezione di monete antiche è
custodita nel palazzo Pennisi di Fioristella. Le numerosissime chiese barocche
si dividono in due gruppi, uno risalente al '600, in cui si fondono varie tendenze
stilistiche, ed uno al '700. Al primo gruppo appartengono, oltre alla prima costruzione
del Duomo (poi successivamente rimaneggiato) col bel portale barocco, l'armoniosa
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la grande Basilica di San Sebastiano, con vasta
e bella facciata di struttura ancora tardo rinascimentale a tre piani e stupendi
affreschi di A. d'Anna. Al '600 appartiene anche il Palazzo Comunale (1659) con
belle decorazioni scultoree di fastoso gusto spagnolesco. Numerose le Chiese del
'700 (spesso decorate dagli affreschi di P.P.Vasta): San Camillo dei Crociferi,
dall'accordo assai armonioso tra architettura e decorazione, S. Maria del Suffragio,
S. Antonio, la Maddalena, il Carmine, S. Domenico ed altre, non di rado rimaneggiate.
Altre opere da ricordare sono: il Palazzo del Fiorentino, il Santuario Madonna
di Loreto, le Terme di S.Venera, la Chiesa dei Filippini. |