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Antonio Fiumefreddo
| - Come è pensata la città di Catania
da un giovane assessore alla cultura? Innanzitutto è pensata alla grande.
Bisogna capire che Catania merita sempre il meglio e non iniziative o eventi di
confine. Catania è ormai una grande città, che produce cultura e può esportarla,
anche all’estero. Per questo l’amministrazione che io rappresento si impegnerà
al meglio. - Si è parlato spesso dell’Estate catanese come
di un momento di grande attrazione turistica. Crede che lo sarà anche quest’anno?
Certo, credo che soprattutto quest’anno lo sarà. Perché se finora Catania si è
fatta conoscere in Italia e all’estero per i nomi di altissimo livello dei suoi
direttori artistici del passato, come Franco Battiato o Michael Nyman, e di oggi
ancora Andrea Camilleri adesso la nostra Amministrazione punta nella produzione
degli spettacoli. Produzioni realizzate e curate qui in città come abbiamo già
iniziato a fare con la sezione prosa. Quindi al di là del nome del direttore adesso
puntiamo su un’Estate catanese che produca cultura e grandi eventi e per questo
faccia parlare di sè. - Come interagiscono le istituzioni
culturali della città? Per la prima volta quest’anno l’Estate catanese
è il frutto di una collaborazione e di una sinergia tra le maggiori istituzioni
culturali di Catania: L’assessorato alla Cultura con il Teatro Stabile e il Teatro
Massimo Vincenzo Bellini, insieme, stanno lavorando per dare il meglio ai cittadini.
Verranno prodotti degli spettacoli importanti come " Madame Butterfly" e dei balletti,
si faranno lavorare le maestranze dei teatri che in altri momenti sarebbero rimasti
senza un lavoro per la stagione estiva. - E quali sono
i progetti futuri dell’assessore alla Cultura per Catania? Da settembre
inizierà, per me e per tutto il mio staff, un lungo e serio lavoro di programmazione
di quelli che devono essere gli eventi e le operazioni culturali per l’anno fine
2000-2001. Ancora adesso abbiamo messo a punto l’estate che incombeva dopo le
elezioni amministrative e, per questa, ammetto che qualche scelta è stata un po’
forzata dai tempi, strettissimi. Dopo l’estate la programmazione nell’arte visiva,
nella musica, nel cinema, nell’attività convegnistica e altro sarà frutto di un
ragionamento serio e impostato solo sulla crescita culturale di questa città. |