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Devozione antica e turismo moderno |
pagine a cura di Ornella Ponzio (in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale) |
Il castagno come metafora di un paese, Trecastagni, semplice
ma fertile, forte, corposo come il legno della Fagacee e dal gusto pieno
e saziante del prezioso frutto, tanto che il nome deriverebbe proprio
da “tre castagne” per la diffusione e l’alta qualità
dell’arbusto e dei suoi prodotti generosi nelle fitte contrade boschive.
O forse il toponimo discende dal latino Trium Castrorum, per l’insediamento
di tre accampamenti romani nella zona, o più devotamente pare che
il nome sia da attribuire ai “tre casti agni” per l’appunto
i santi martiri Alfio, Filadelfo e Cirino, compatroni di Trecastagni.
- Sindaco, come muterà Trecastagni da qui ai
prossimi cinque anni?
“Mi piacerebbe che pian piano cambiasse la mentalità
in tema di ecologia, di rifiuti, di raccolta differenziata. Anche se capisco
che è uno scoglio per tutti i Comuni. Si tenterà in ogni
modo di sensibilizzare cittadini e villeggianti per una nuova cultura
dell’ambiente; a collaborare, a segnalare eventuali trasgressori
che gettano indiscriminatamente ogni sorta di elettrodomestico, trasformando
le nostre belle vie residenziali in discariche e che ci costringono ad
impiegare senza sosta gli operatori per restituire il giusto decoro alle
aree che incorniciano il centro e la nostra armonica periferia. Una grande
soddisfazione per me rappresenta il contatto e lo scambio fattivo con
la gente, favorendo le relazioni tra Personale comunale e cittadino per
un rapporto più diretto e di totale trasparenza sui servizi erogati.
A tal proposito gli assessori della mia Giunta saranno “ausiliati”
da un team di cittadini con l’istituzione della Camera dei rappresentanti
di quartiere. Mentre tra i punti qualificanti che ci stanno più
a cuore figurano la tutela ambientale, la riqualificazione urbana, lo
sviluppo sostenibile del territorio per incrementare l’occupazione
con una migliore qualità della vita. Nel settore economia puntiamo
alla riorganizzazione del piano finanziario al fine di ottimizzare le
risorse con incentivi per la raccolta differenziata; per l’ambiente
prevediamo una serie di interventi per ampliare le aree a verde che costituiscono
una peculiarità della nostra zona, riqualificando così tutto
il territorio ed inoltre: cura del patrimonio artistico ed una composita
programmazione di attività con la scuola. La solidarietà
sociale pone attenzione massima nei confronti dei cittadini appartenenti
a terza e quarta età, alle categorie più deboli e disagiate
grazie anche alla legge 328 che ci fornisce uno strumento in più
con la creazione di un comitato tecnico in grado di individuare e gestire
le esigenze primarie nell’area dei servizi socio-sanitari sull’intero
territorio”.
“Occorre affrontare questi progetti con consapevolezza,
perché sono tre elementi fondamentali. Partiremo con la cartolina
della nostra città, il nostro centro storico così pregno
di testimonianze che si tramandano fin dalle colonizzazioni greche. L’Ostello
della gioventù a Piano Pucita, che sta per essere completato dalla
Provincia, è un luogo che nel passato è stato prima albergo
e centro dialisi e, a breve, tornerà ad essere un accogliente punto
di riferimento per tutti i turisti. Cercheremo di ampliare l’offerta
ricettiva con agriturismo, case-vacanza e Bed & breakfast, ciò
produrrà una richiesta di figure professionali e, quindi, opportunità
di lavoro per i giovani.
- A proposito di bimbi… La scuola nell’ultimo
decennio ha subito un forte incremento di presenze. Molti catanesi si
sono trasferiti qui, scegliendo di vivere il “paese”, forte
delle peculiarità di un tempo. Nutrendo, quindi, grandi aspettative
per l’educazione dei figli. Cercando una scuola a “misura
di bambino”.
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