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FEBBRAIO 2003 - Il sindaco Nunzio Li Rosi accoglie
l’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Pagano, in visita
istituzionale in occasione dell’incontro sul tema “Sviluppo
economico e finanza degli Enti Locali: quali prospettive?”.
“Pensare in grande e andare avanti, nonostante le notevoli ristrettezze
finanziarie”: è una delle linee-guida dell’amministrazione
di Licodia Eubea, che si è fatta portavoce delle esigenze di bilancio
dei piccoli Comuni siciliani, organizzando un incontro con l’assessore
regionale al Bilancio, Alessandro Pagano, che ha illustrato tutte le novità
legate alla finanza degli enti locali in Sicilia. In effetti i progetti
e la realizzazione pratica del programma di governo si scontrano ogni
giorno con le esigenze di gestione di un Bilancio comunale “ingessato”.
La situazione che il sindaco Li Rosi sostiene di avere ereditato è
emblematica: “Abbiamo trovato circa due miliardi di vecchie lire
di contenzioso, che adesso siamo impegnati a circoscrivere, cercando di
pesare il meno possibile sui cittadini di un paese piccolo e quindi “sottomesso”
a un così grave peso nel bilancio, che condiziona pesantemente
non solo la programmazione, ma anche l’ordinaria amministrazione
del Comune”.
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APRILE 2003 - Il sindaco Nunzio Li Rosi insieme al baby-sindaco
Giovanni Di Pietro (al centro) e al vice Giuseppe Di Pasquale.
Questo il testo della lettera che il sindaco Li Rosi ha scritto al suo
piccolo “collega” subito dopo l’elezione avvenuta ad
aprile. “Carissimo baby sindaco, voglio complimentarmi ancora una
volta per la tua elezione. Con te inizia un nuovo capitolo nella storia
amministrativa del nostro Comune che ti vedrà protagonista assieme
a noi. Proponi, critica se occorre, ma guarda ad un solo fine: migliorare
la nostra società, far crescere i tuoi coetanei nel rispetto delle
idee e dei ruoli degli altri, ma soprattutto insegna a tutti ad amare
il nostro paese. Rispetta e fatti rispettare, lavora in serenità
e con determinazione, non ti arrendere mai di fronte alle inevitabili
difficoltà. Sii grande nella modestia, sii sempre te stesso. Auguri”.
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MAGGIO 2003 - Da sinistra: il comandante della
Stazione carabinieri, maresciallo Giuseppe Nicotera, il sindaco Li Rosi,
il presidente della Commissione Telekom Serbia, Enzo Trantino, il vicesindaco
Emilia Leonardi, il baby-sindaco Giovanni Di Pietro, il presidente e il
vicepresidente del Consiglio comunale, Angelo Astorino e Giuseppe Scacco.
Alla presenza di numerosi cittadini, del sindaco Li Rosi e dei rappresentanti
di Giunta e Consiglio, degli ex-sindaci Enzo Zappulla e Vincenzo Verga,
il parlamentare Enzo Trantino, licodiano “doc”, ha scoperto
la targa toponomastica con la quale via Marghera è diventata via
Vincenzo Licciardi, già sindaco di Licodia Eubea. La proposta di
intitolazione fu lanciata dallo stesso Li Rosi, allora consigliere comunale,
nel lontano 14 gennaio 1965.
Una scultrice milanese, Irma Morassi, ha inoltre incontrato la Giunta
e i rappresentanti delle associazioni locali per trarre le indicazioni
per la realizzazione di un monumento per onorare gli emigrati licodiani
sparsi in tutto il mondo. L’attività dell’assessore
Carmelo Falcone ha inoltre creato le condizioni per un miglioramento della
qualità della vita nei quartieri (sia periferici che del centro
storico) e ha messo le basi per un proficuo accordo con l’“Enel-Sole”
per la messa in sicurezza e il potenziamento di un impianto elettrico,
con una razionalizzazione di tempi d’intervento, costi e qualità
del servizio.
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GIUGNO 2003 - L'inaugurazione dell'aerea per
i camperisti attivata in piazza Don Bosco.
"Il futuro del nostro Comune - afferma il sindaco
Nunzio Li Rosi (nella foto mentre taglia il nastro) - rappresenta un'importante
scommessa in termini di sviluppo turistico. Fornire ai visitatori la più
ampia possibilità si sistemazione, oltre che la tradizionale ospitalità
dei licodiani, è un ottimo biglietto da visita per chi vuole fare
del turismo, oltre che dell'agricoltura, il pilastro fondamentale dell'economia
del nostro paese". La piazza attrezzata offre i servizi di pulizia
camper e scarico fossa, ma l'amministrazione intende migliorare l'attenzione
verso questo target di turisti che arrivano a Licodia.
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AGOSTO 2002 - Da sinistra Ramon Canadell, il
sindaco Li Rosi e il vicesindaco Leopardi nel corso della visita istituzionale
a Santa Pau (Spagna).
Un legame storico (sono spagnole le omonime origini di un nobile casato
che ebbe in feudo il castello e le terre di Licodia, detenendole dal 1393
al 1610), uno scambio culturale, ma anche un “ponte” economico
e turistico. L’invito in pompa magna è arrivato direttamente
da Ramòn Canadell, sindaco dell’Alcade di Santa Pau, collega
e vecchio amico di Nunzio Li Rosi, primo cittadino all’epoca dell’inizio
del gemellaggio e adesso rinnovato protagonista del rafforzamento dei
rapporti tra i due centri. E così i licodiani sono stati gli ospiti
d’onore della “Festa Major de Santa Pau” nella cittadina
spagnola a nord di Barcellona, con rappresentanti istituzionali e anche
la presenza di esponenti della Provincia. Anche il presidente della Regione,
Totò Cuffaro, ha voluto testimoniare la sua adesione, inviando
una bandiera della Sicilia e una medaglia commemorativa della Regione
siciliana, da consegnare al sindaco della cittadina spagnola a nome di
tutti i cittadini siciliani. Oltre ai doni simbolici, nell’aereo
che porta la delegazione in Spagna ci sono anche tanti prodotti gastronomici:
olio, torrone, paste di mandorla e altri dolci tipici licodiani che hanno
conquistato i “cugini” spagnoli.
“Grazie ai contatti creati in questa visita istituzionale - afferma
il sindaco Li Rosi - un imprenditore della Catalogna, Jordi Comas, proprietario
di cinque alberghi e di quattro ristoranti sulla Costa Brava, ha visitato
il nostro paese per valutare la possibilità di futuri investimenti
di capitali stranieri. La successiva visita dell’architetto Vincenzo
Carenati Francia, milanese con studio in Spagna a Barcellona, ha alimentato
la speranza di una valorizzazione del nostro territorio dal punto di vista
turistico-ambientale, che potrebbe fornire anche occasioni di lavoro”.
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SETTEMBRE 2003 - I rappresentanti istituzionali
di Licodia Eubea e Mazzarrone inaugurano con l’assessore provinciale
Ignazio Gambino la “Vetrina dell’Uva da tavola”.
Il territorio di Licodia Eubea rappresenta uno dei più importanti
della “mappa” del marchio Igp “Uva da tavola di Mazzarrone”,
insieme ai Comuni di Mazzarrone, Caltagirone, Acate, Comiso e Chiaramonte
Gulfi. “La valorizzazione dell’uva da tavola - afferma l’assessore
all’Agricoltura, Salvatore Accardi - è una delle nostre priorità
amministrative. Oltre che l’aspetto promozionale stiamo curando
molto gli aspetti della promozione all’estero del nostro prodotto,
con contatti con imprenditori spagnoli e rumeni, oltre che con i responsabili
della grande distribuzione nell’Europa del nord”.
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L’attività dell’amministrazione in
campo di promozione e organizzazione di manifestazioni ha visto nell’assessore
Sebastiana Brulicchio un “motore” importante: “Tutta
l’estate è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti
che hanno saputo rispondere un po’ alle esigenze di tutti: cinema,
serate danzanti, teatro, sport. Un momento da ricordare è senz’altro
quello della serata “Tra moda e spettacolo”, organizzata grazie
alla disponibilità di Giovanni e Vincenzo Damigella.
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SETTEMBRE 2003 - Da sinistra Mimmo Grimaldi (presidente
Simef Catania), Ercole Cirino (Ordine dei medici di Catania), Ferdinando
Latteri (Rettore dell’Università di Catania), il sindaco
Nunzio Li Rosi, Gaetano Giardina (segretario provinciale Fimmg), Giorgio
Ragona (direttore generale Ausl 3), Saro Di Gregorio (medico licodiano)
nel corso dell’inaugurazione del progetto-pilota sull’epidemiologia.
Licodia si pone come “laboratorio” a livello provinciale per
un progetto di monitoraggio a livello epidemiologico. L’accordo
prevede infatti l’avvio di una ricerca finalizzata ad una migliore
conoscenza e sorveglianza dello stato di salute della popolazione con
la realizzazione di studi descrittivi su mortalità, patologie,
eventi sfavorevoli della riproduzione, indagine campionaria su malattie
e sintomi, dati epidemiologici sui tumori, ovviamente nel pieno rispetto
delle normative vigenti sulla privacy e sulla sicurezza nei luoghi di
lavoro. E’ inoltre prevista la messa a punto, attraverso una serie
di indicatori selezionati, di un sistema informativo di base sullo stato
attuale dell’ambiente.
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OTTOBRE 2003 - Nella prima foto il sottosegretario
Vietti riceve dal sindaco Li Rosi una targa del Comune in ricordo della
visita istituzionale; nell’altra foto un altro momento dell’incontro.
Da sinistra Giacomo Scalzo (procuratore generale di Catania), l’on.
Vietti, don Marco Malizia (cappellano militare dell’Aeronautica)
e il Sindaco.
“È stato uno dei momenti istituzionali più qualificanti
della storia di Licodia Eubea”.
Questo il commento del sindaco Nunzio Li Rosi e dell’Amministrazione
comunale in occasione della visita istituzionale del sottosegretario alla
Giustizia, Michele Vietti.
Il pomeriggio è stato ricco di spunti di riflessione, a partire
dalla tavola rotonda “Una giustizia migliore è possibile”,
introdotta e moderata da Giacomo Scalzo (procuratore generale di Catania),
con gli interventi di Giuseppe Tamburini (presidente del Tribunale di
Catania), Gaetano Siscaro (sostituto procuratore generale), Walter Pompeo
(referente del Comitato nazionale del Coordinamento degli ordini degli
avvocati sub-provinciali), Enzo Mellia (avvocato penalista).
Numerose e qualificate le altre presenze istituzionali: Salvatore Aquilino
(Tribunale di Caltagirone), Benito Vergari (Presidente Corte d’Appello
di Catania), Filadelfo Basile (senatore), Saverio La Grua (deputato nazionale),
Salvatore Raiti e Gino Ioppolo (deputati regionali), Filippo Delfa (presidente
Tar di Catania), Giancarlo Consoli (Commissario Polizia Di Stato di Caltagirone).
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NOVEMBRE 2003 - Il vicesindaco Emilia Leonardi,
il sindaco Nunzio Li Rosi e il presidente della Provincia, Raffaele Lombardo,
nel corso dell’inaugurazione dell’Ufficio turistico di corso
Umberto.
“Il rilancio del turismo è uno dei punti più qualificanti
della nostra attività amministrativa”.
Parola del vicesindaco e assessore al Turismo, Emilia Leonardi, che -
in sinergia con il sindaco e tutta la Giunta - sta investendo molto su
questo settore. Informazione, promozione, organizzazione di manifestazioni.
Ma anche sinergia con gli altri Comuni della zona. Significativa, in questo
senso, la costituzione del consorzio turistico e delle attività
produttive “Ducezio”, insieme ai Comuni di Grammichele, Mineo,
Militello e Vizzini. Anche la Provincia regionale di Catania ha ufficialmente
appoggiato l’iniziativa, anticipando un ingresso operativo dell’ente
di Palazzo Minoriti nel Consorzio.
“Il nostro obiettivo - afferma il vicesindaco Leonardi - è
quello di creare un volano di riferimento per uno sviluppo economico,
culturale e turistico non solo di Licodia, ma di tutti i centri della
zona”.
Sempre nell’ambito della valorizzazione dei beni paesaggistici in
funzione turistica, va citato il finanziamento di oltre un milione di
euro per i lavori di recupero e conservazione dell’ex-convento San
Benedetto (A’Batia) con un provvedimento del Dipartimento della
Protezione Civile.
“Non è una cifra che potrà risolvere definitivamente
il problema - ammette il sindaco Li Rosi - anche perché è
ancora in itinere l’annosa questione legale con i proprietari dell’ex-cinema
ubicato nel cortile dell’immobile”.
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OTTOBRE 2003 - Il sindaco, gli assessori e il
presidente del Consiglio comunale inaugurano la lapide aggiuntiva al Monumento
ai Caduti della seconda guerra mondiale.
“Si tratta di un significativo attestato di gratitudine - afferma
il sindaco Nunzio Li Rosi - nei confronti di chi ha sacrificato la propria
vita per difendere i valori della Patria, della libertà e della
democrazia”.
A proposito di riconoscimenti e targhe: l’Amministrazione comunale
ha ricevuto due attestazioni di stima da parte delle Comunità di
licodiani all’estero.
La prima è di Gaetano Zappulla, una targa murale del club “Licodiesi
Brotherhood Society”.
La seconda è un dono del presidente del Circolo sociale Licodia
Eubea, Dominic Ballirò, portato in paese da Pietro Palmieri di
ritorno da un viaggio in Australia.
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