ANNUARIO 2003
GRAVINA

L'identità ritrovata di una cittadina

 

pagine a cura di Francesco Lamiani

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Al Parco Borsellino, conferenza stampa di
presentazione della rassegna "Gravina di Scena"

Idee chiare per riconquistare l’identità perduta. È il progetto messo a punto da Gaetano Bonfiglio, sindaco di Gravina dal giugno del 2003, che ha accettato la scommessa di cancellare il triste marchio di “città dormitorio” affibbiato da oltre vent’anni al centro dell’hinterland etneo. Secondo il primo cittadino “bisogna agire attraverso un piano che punti soprattutto ad una migliore qualità della vita dei quasi trentamila abitanti del paese, in cui il primo step è quello della viabilità, un problema che negli ultimi mesi ha raggiunto i toni propri di una vera emergenza”.
Paralizzata dai cantieri che circondano l’intero anello urbano con i lavori avviati dal Comune di Catania in via Due Obelischi e in via Passo Gravina e per quelli relativi alla costruzione del canale di gronda nel territorio di S. Agata li Battiati, Gravina è divenuta giocoforza transito obbligatorio per i mezzi diretti verso il capoluogo.
L’amministrazione comunale ha affrontato i disagi investendo soprattutto sulla polizia municipale, chiamata a fare gli straordinari per cercare di rendere più fluida la viabilità nei giorni più traumatici (quelli della chiusura al traffico di via del Bosco a Battiati con la deviazione delle autovetture in discesa e in salita sui quartieri Fasano e S. Paolo) ed avviando una partnership con i colleghi della Giunta di Catania, i quali hanno fornito un’ulteriore presenza di vigili urbani nelle aree di confine fra i due Comuni.

La nuova sede regionale dell'Agesci

In attesa di vedere conclusi i lavori nella zona sud della cittadina, il Consiglio comunale ha intanto approntato un piano per restituire dignità al centro storico, da tempo avulso dal resto del paese. Si tratta del Piano per il rientro nell’ordinario e per la ricostruzione, riparazione, adeguamento delle strutture danneggiate dagli eventi vulcanici dell’ottobre 2002, redatto dall’ufficio Lavori Pubblici.
L’assemblea cittadina ha adottato il documento seguendo le disposizioni del Dipartimento di Protezione Civile, che ha richiesto una deliberazione ai Comuni e agli enti interessati dall’emergenza “Etna 2002”.
Il piano prevede una spesa d’intervento di 2 milioni e duecentomila euro che riguardano gli edifici pubblici, strade e infrastrutture, ma la vera conquista, fortemente voluta dal sindaco Gaetano Bonfiglio e dall’assessore ai LL.PP. e Protezione civile, Francesco Anastasi che ha seguito l’iter burocratico e progettuale dell’iniziativa, è la realizzazione di alcune strade che potranno essere utilizzate come vie di fuga, ma che serviranno nell’immediato come nuove arterie da utilizzare per fronteggiare anche l’emergenza viabilità. Le strade in questione sono: via Gianni Strano, via S. Antonio di Padova e via Enrico Fermi. Il piano prevede anche la realizzazione di aree attrezzate per la protezione civile.
“Siamo stati particolarmente veloci - spiega il sindaco Gaetano Bonfiglio - adesso attendiamo fiduciosi il verdetto della Commissione competente. Attraverso questo documento abbiamo tracciato le linee guida in materia di sicurezza, una vera nota dolente propria di alcune zone della nostra cittadina. Con la costruzione di aree attrezzate di raccolta, indicate nel piano votato dall’assemblea cittadina, cercheremo di sanare quelle lacune che in caso di calamità potrebbero rivelarsi fatali”.

Il parco Fasano

“Il piano adottato dal Consiglio comunale ci permette di passare alla fase successiva che è di competenza diretta del Dipartimento di Protezione Civile che è chiamato ad esaminare la nostra istanza - dice l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Anastasi -. Per noi è il primo passo verso il recupero definitivo di alcune strutture che sono state danneggiate dagli eventi della scorsa eruzione, ma anche l’avvio di un progetto che punta ad una riqualificazione dell’intero territorio comunale in materia di protezione civile”.
Intanto da quella che è la spina nel fianco, la viabilità, è stata sviluppata un’idea che servirà a rimpinguare le casse dell’erario comunale: il piano pubblicitario. “Era impensabile che un paese su cui transitano migliaia di automobilisti non investisse in questo settore”, spiega il sindaco che ha prima commissionato uno screening degli impianti pubblicitari già installati (abusivamente), ponendo fine alla giungla di cartelloni piazzati disordinatamente, e poi ha predisposto un regolamento che prevede il pagamento di alcune tasse speciali a carico delle aziende che espongono sul territorio gravinese.

Parterre Vip alla cerimonia d'intestazione a Turri Ferro
all'anfiteatro comunale

Una marcia in più anche nel recupero del verde pubblico. Durante l’estate scorsa sono andati avanti a ritmi serrati i lavori all’interno del parco Fasano che è stato riconsegnato con cinquanta giorni d’anticipo rispetto ai termini previsti dal contratto. Un rifacimento migliorativo è previsto anche per la villa di S.Paolo, mentre presto ci sarà il restyling del parco “Borsellino” nel cuore della vecchia Gravina. “È uno dei luoghi simbolo della città - spiega Bonfiglio - vogliamo riportarlo ai fasti di un tempo, certo sarà difficile reperire i fondi, ma è un lavoro che dobbiamo portare a termine”.
Dopo anni di parole ecco la chiesa per la parrocchia S. Bernardo, a Fasano. È una delle pagine più amare per la comunità gravinese ed in particolare per i fedeli residenti nel popoloso quartiere a ridosso del capoluogo che negli anni hanno dovuto raccogliersi in preghiera in luoghi di fortuna come garage o depositi. Adesso il progetto per il completamento del primo stralcio del tempio è stato finanziato e presto si potrà celebrare una messa all’interno di una chiesa. Vera. E la zona sud del paese è stata anche il teatro di un’importante pagina nella lotta alla mafia; in via Fratelli Bandiera un appartamento di due piani confiscato ai boss di Cosa Nostra è stato assegnato all’Agesci, il movimento scout cattolico che ne ha fatto la propria sede regionale. È stato il primo cittadino, con altre autorità, ad inaugurare la struttura che diventa così il cuore pulsante del più imponente gruppo di volontariato della nazione.
La tradizione come veicolo per la ricerca dell’identità perduta. Questo lo spirito delle celebrazioni in onore del patrono di Gravina, Sant’Antonio di Padova che viene festeggiato in giugno e luglio. L’Amministrazione comunale ha voluto investire sulla festa avviando, insieme al comitato organizzatore, dei gemellaggi con le città dove si venera il “santo dei miracoli”, un’attività che incentiva le presenze turistiche durante i festeggiamenti e contribuisce ad esportare il “brand” del paese fuori dai confini provinciali.

Il sindaco Gaetano Bonfiglio rilascia un'intervista
in occasione della riapertura del Parco Fasano

“Gravina si ricorda di Turi Ferro, Catania no”. È quanto hanno pubblicato i giornali dopo la cerimonia di intitolazione dell’anfiteatro comunale all’attore catanese scomparso tre anni fa. La manifestazione inserita nell’ambito di “Gravina di Scena”, curata dall’assessore allo Spettacolo, Marcello Gulisano, ha visto la partecipazione dei veri amici del grande maestro del teatro italiano. Sul palcoscenico si sono infatti avvicendati: Pino Caruso, Renzino Barbera, Tuccio Musumeci e “via telegramma” anche Leo Gullotta. È stata Ida Carrara insieme con i figli Guglielmo (che ha curato personalmente la regia dello spettacolo) e Francesca Ferro a svelare la targa che ha intestato per sempre l’anfiteatro alla memoria del marito. Tante le iniziative di matrice culturale, proposte dal vice sindaco e assessore al ramo Sebastiano Molino, a partire dall’estemporanea mostra di pittura “Gravinarte” allestita nel parco comunale e dalla riscoperta della Divina Commedia attraverso l’appuntamento settimanale con “Lectura Dantis”, un vero simposio letterario in cui si leggono i canti del Poeta per antonomasia.


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È con forti aspettative che è cominciata la stagione agonistica. Proprio nei mesi scorsi, la comunità sportiva è tornata ad essere numerosa e competitiva come un tempo. Dopo quattro anni d’assenza infatti, le ragazze dell’Acf calcano nuovamente il terreno di gioco del “Comunale” che le ha viste protagoniste negli anni d’oro del calcio femminile e con loro sono giunte a Gravina tante altre società, distribuite in ogni disciplina, che contribuiranno alla crescita sportiva della città.


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Tanti i lavori per migliorare le strutture scolastiche che necessitavano di ammodernamenti e ristrutturazioni, mentre attraverso un protocollo d’intesa stipulato fra l’amministrazione e i vari istituti presenti sul territorio è adesso possibile controllare la dispersione scolastica. È stato il sindaco Gaetano Bonfiglio insieme con il vice sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Molino e con l’assessore ai Servizi Sociali, Carmelo Grasso a siglare con i dirigenti delle scuole di Gravina il documento che attua anche meccanismi di prevenzione del disagio minorile.
Il progetto è stato modulato attraverso la Promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (legge n. 285/97), sulla legge Quadro 328/00 in materia di realizzazione del sistema integrato e Servizi Sociali, e prevede l’attivazione di particolari procedure di coordinamento tra i vari enti istituzionalmente preposti con l’attuazione di concreti strumenti di recupero per le famiglie dei minori a “rischio”, realizzando così un vero e proprio piano operativo comunale di prevenzione e di lotta alla dispersione scolastica. Gravina è il primo Comune della provincia di Catania ad adottare questo programma.
L’iniziativa prevede tre distinte procedure da adottare a seconda della devianza riscontrata: evasione scolastica, abbandono, frequenza irregolare. Sarà la scuola a segnalare la situazione di disagio scolastico all’assessorato ai Servizi sociali che interverrà, con le assistenti sociali, allertando la famiglia, individuando così un processo di risanamento del deficit insieme ai genitori dell’alunno.
“Recuperare i ragazzi che frequentano la scuola dell’obbligo è un nostro dovere perché questi rappresentano i cittadini di domani - ha detto il sindaco Gaetano Bonfiglio - ed è nostro interesse che la scuola li formi nel modo migliore possibile”.
“Con questo progetto, che possiamo considerare un network, puntiamo al monitoraggio della cittadinanza scolare di Gravina al fine di individuare le devianze più diffuse, risalendo anche alle problematiche che si possono manifestare anche in ambito familiare”, ha concluso il vice sindaco Sebastiano Molino che ha curato l’iniziativa.
A firmare il documento per le scuole sono i dirigenti scolastici: Nunziata Blancato per la “G. Nosengo”, Concetta Mosca per il Circolo didattico “P. Mattarella”, Francesco Zacchia per la “G.Rodari”, Agatino Maglia per la “Tomasi di Lampedusa” e Carmelo Meli per la “Rinazzo”.
E nei locali della vecchia scuola di via Francesco Crispi, una delle prime del paese, saranno fra breve spostati alcuni uffici, ciò consentirà di sbloccare dei capitali finora vincolati dall’affitto di diversi immobili destinati a strutture comunali. L’iniziativa è stata seguita dall’assessorato al Patrimonio, retto da Saro Foti.

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Grande successo ha riscosso il Mercatino delle pulci e del Libero scambio che è partito, in via sperimentale nei primi week end autunnali, ma che oggi è un riferimento per gli appassionati e per gli addetti ai lavori. Nonostante il tempo incerto, alla prima uscita in ottobre, più di cinquecento persone hanno affollato gli stand che offrivano i prodotti propri della fiera delle pulci, con la tradizionale compravendita dei frequentatori abituali di queste manifestazioni che hanno “spulciato” dall’abbigliamento al più raro settore del collezionismo.
La manifestazione è stata un crescendo di attrazioni in cui spicca l’esibizione di falconeria, curata dal maestro falconiere Tino Grillo e dalla giornalista Stefania Bonifacio, che ha ricordato le tappe fondamentali di questa antica disciplina venatoria che in Sicilia affonda le sue radici dai tempi di Federico II di Svevia.
“È stato un test importante che ci ha permesso di capire l’interesse della gente per queste attività - dicono concordi gli assessori Salvo Rosano e Marcello Gulisano, rispettivamente Commercio e Turismo -. Siamo pronti a stilare un calendario, trasformando l’esperimento in appuntamento fisso che siamo certi richiamerà appassionati da tutta la Regione”.
“Contiamo di vedere i frutti del primo periodo di governo della città già nei prossimi mesi - conclude Bonfiglio - poi avvieremo una fase programmatica che dovrebbe consentire il rilancio e la riconquista di quell’identità che i gravinesi vogliono recuperare a tutti i costi ”.

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