ANNUARIO 2003
GIARRE

Nuove luci sulla città

 

pagine a cura di Erika Pinieri

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Il sindaco Teresa Sodano con
il gionalista Marcello Sorge

Le luci della città cominciano a riaccendersi ad una ad una, dopo tanti, troppi, momenti bui. Il meccanismo che dovrebbe riattivare tutta la macchina organizzativa è lento ma progressivo e questo lascia ben sperare per gli anni che verranno. Uscire dall’impasse: questa è la parola d’ordine di una cittadina come Giarre che sta tentando, con consapevole difficoltà , di voltare pagina e di dare una svolta al suo futuro. Certo ci sono ancora tante, troppe, crepe ma l’opera di ristrutturazione è già stata avviata e, poco alla volta, Giarre sta muovendo i primi passi per tornare ad una condizione di normalità. Questo è l’obiettivo prioritario della nuova giunta capitanata dal neo sindaco Teresa Sodano, prima donna ad indossare la fascia tricolore nella storia del Comune etneo. Sono bastate poche ore per cogliere tanti aspetti positivi di cui la città ha bisogno. Intanto il dialogo, primo elemento di confronto fra esseri civili. “Cerchiamo di ascoltare tutti e di avere una risposta per ogni quesito che la gente ci pone - ammette il sindaco Sodano - dal giorno del mio insediamento, sei mesi fa, ho cercato di instaurare il dialogo, di essere presente e di avvicinare la gente alle istituzioni. Devo dire che non è un compito semplice ma ho trovato molta collaborazione da parte dei cittadini di Giarre”. Tante richieste, di ogni genere, che non è sempre facile esaudire. A Palazzo di città è un continuo andirivieni di persone, rappresentanti di associazioni, esponenti di categorie, funzionari o semplici cittadini. Non ci si annoia di certo! “Assolutamente no - sorride il sindaco - devo dire che per me è una esperienza nuova e molto stimolante, perché amministrare ha comunque degli aspetti positivi. Intanto stiamo programmando il futuro della città, puntando su turismo, commercio e artigianato”. Si guarda al futuro, valorizzando quei comparti che vivono ancora in una condizione di difficoltà. Prima di ogni cosa però bisognerà sanare i conti del Comune, che versa in una pesante situazione debitoria: “stiamo valutando diverse soluzioni di finanza innovativa in modo da trovare le risorse attraverso nuove forme di finanziamento”.

Una veduta dall'alto del paese

“Non c’è dubbio - continua il sindaco - che l’esigenza prioritaria è quella di uscire al più presto da questa situazione, perché ci troviamo spesso con le mani legate e costretti a rinunciare a tante iniziative”. La rinascita ha dei punti cardine dai quali non si può prescindere. Per ora bisogna fare i salti mortali per far quadrare il cerchio e sempre senza lasciarsi prendere dal panico.
Pur se nelle difficoltà, a sei mesi dal suo mandato, la nuova Giunta ha ottenuto discreti risultati, per molti addirittura difficili da immaginare. Intanto la zona artigianale di Trepunti, tanto cara alla categoria degli artigiani, che a Giarre conta circa 600 attività. Il Comune sta curando l’accesso viario alla struttura che dovrebbe essere inaugurata in primavera. Poi bisognerà approvare il regolamento per la gestione di tutta l’area artigianale che finalmente sta per essere ultimata: “Quello che ci auguriamo - dice il sindaco - è che sia un centro propulsore delle attività artigiane, che qui sono una vera tradizione”. Il Comune, a tal proposito, s’è impegnato ad agevolare il progetto Minerva, che prevede una politica culturale di avvicinamento tra il mondo della scuola e quello del lavoro. Artigianato e non solo.

Il Sindaco con lo stilista Alviero Martini

Risorse e prodotti locali, turismo congressuale e scolastico, attività culturali di ogni genere che diano nuovi impulsi ad una città che vuole uscire dal torpore. A questo proposito c’è un progetto dedicato ai canti popolari, raccolti in una sorta di rassegna che avrà la durata di cinque giorni e che mira a valorizzare le antiche cantate del popolo. A Natale poi verrà allestita la mostra permanente di circa 100 presepi, all’interno di un laboratorio per la lavorazione della carta pesta.
In progetto c’è anche di rendere pienamente operativo il rinnovato Teatro Rex, 220 posti, una sorta di piccolo gioiellino dove di recente è stato consegnato al sindaco un volume che raccoglie le liriche di 14 poeti locali. Tante iniziative, tante idee animano l’attività dell’Ente, impegnato in una difficile e complessa opera di recupero dei beni comunali che si sta cercando di portare a nuova luce. Sindaco e assessori sono animati da uno spirito quasi di avventura che li rende simpatici alla gente. Li accompagnano entusiasmo e voglia di fare e forse anche un pizzico di sana follia, per avere accettato di guidare una nave in balia di una tempesta. Tanti i problemi da affrontare, non ultimo, quello del traffico veicolare, paralizzante in quasi tutte le arterie cittadine. Il clou si raggiunte in prossimità del casello autostradale dove, specie nei mesi estivi, le auto in coda possono raggiungere anche diversi chilometri.

La facciata dell'acquario

Le alternative per la verità non sono molte. L’idea della quale s’è discusso sarebbe quella dell’apertura di un nuovo svincolo autostradale a Giarre che dia respiro a quella zona ormai perennemente soffocata dalle auto in transito. Tra i progetti da realizzare c’è il recupero del quartiere di Camposanto vecchio, il riordino della pianta organica, che sarà pronta entro dicembre, e il recupero di alcune incompiute come per esempio la “famosa” piscina di Trepunti che di recente è stata inserita dalla Regione tra i beni da valorizzare. L’intenzione è di percorrere l’unica via possibile che è quella che prevede l’intervento dei privati per l’ultimazione della struttura. Riusciranno i nostri eroi…? Chissà! “L’ansia di realizzare c’è e non si può negare - confessa il sindaco - anche perché sappiamo che sono tante le aspettative da parte della città e noi vogliamo fare in modo che Giarre, la nostra città, torni ad occupare il posto che merita”.

L'esterno del museo

MUSEO DELLE GENTI DELL’ETNA

Custode dell’antica civiltà contadina, il Museo delle genti dell’Etna è un vero e proprio omaggio alla memoria dell’operosa e ammirevole gente dell’Etna. Circa 500 oggetti, tutti catalogati, rappresentano un patrimonio storico di grande valore appartenuto a quella generazione infaticabile, vissuta nei primi decenni del secolo scorso. Attrezzi del mestiere e foto d’epoca arredano l’intero percorso museale dove il tempo sembra essersi fermato. L’attrattiva principale del museo è rappresentata dalla riproduzione autentica dell’antica masseria, che racconta la vita umile e genuina di una qualunque famiglia contadina di quel tempo. Per agevolare i visitatori, il Comune ha provveduto a potenziare di due unità il personale del Museo che garantisce l’apertura due volte a settimana.

Veduta aerea zona artigianale

NOTTE MEDITERRANEA

La splendida e suggestiva piazza Duomo è stata lo scenario dello spettacolo “Notte Mediterranea”, trasmesso l’estate scorsa da Rai 2. La città di Giarre è stata scelta tra tutti i Comuni siciliani per la serata presentata da Federica Panicucci e dedicata alla moda, alla musica e allo spettacolo. Piazza Duomo, nella sua maestosità, ha fatto fatica a contenere le migliaia di spettatori entusiasti di assistere ad una serata che, per la fama ed il prestigio dei suoi ospiti, ha rappresentato per Giarre l’evento dell’anno.
Dallo stilista Alviero Martini, al cantautore Edoardo Bennato, alla show girl Matilde Brandi, solo per citare alcuni dei personaggi presenti sul palco di “Notte Mediterranea”. La serata, per la nuova giunta, ha rappresentato il fiore all’occhiello delle manifestazioni estive.

La suggestiva piazza Duomo durante lo
spettacolo "Notte Mediterranea"

IL DUOMO DI GIARRE

Per i giarresi è semplicemente la “Chiesa Madre”, per molti altri è uno dei più importanti monumenti di stile neoclassico della provincia di Catania. Consacrato in onore di S. Isidoro Agricola, patrono della città, il Duomo fu costruito nel 1794 da un prospetto realizzato da Pietro Valente e successivamente da Carlo Sada, che decise di cambiarne radicalmente l’aspetto originario. Il Duomo, visibile dalla centralissima Via Gallipoli, che attraversa il cuore della cittadina ionica, custodisce al suo interno alcune opere sacre di valore inestimabile. Tra queste il dipinto raffigurante la “Vergine e Santi” di Pietro Paolo Vasta e la tela, raffigurante il “Martirio di S. Agata”, realizzata nel 1849 dai famosi ceramisti siciliani Giuseppe e Francesco Vaccaro. Il quadro occupa la cappella di Santa Lucia e lo si può ammirare dalla prima navata destra. All’esterno, la cupola e i campanili rendono la chiesa particolarmente suggestiva.

 
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