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Il sindaco Alfredo Pulvirenti
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Il Civico consesso di Aci Sant’Antonio ha approvato
la delibera di “localizzazione” degli interventi del Prusst
che riguardano il territorio comunale.
I progetti inseriti nel Prusst, già sin dal ‘99, sono due:
il primo, a carattere pubblico, già esecutivo, riguarda la riqualificazione
urbana delle vie Vittorio Emanuele e Regina Margherita; il secondo, privato,
riguarda il recupero e la ristrutturazione del Parco Casalotto e dei fabbricati,
da utilizzare con scopi turistici, culturali e artistici, nonché
la realizzazione di un Polo Commerciale, con annesso albergo, a ridosso
della Autostrada, una struttura che consentirebbe, fra l’altro,
l’occupazione a più di cento unità.
In questo caso, spiega il sindaco Alfredo Pulvirenti, l’intervento
privato vuole, per larghe linee, che il Comune, approvi una variante al
Prg vigente in modo da permettere la realizzazione del Polo commerciale
per avere in cambio dal privato proprietario la cessione dell’area
del Parco di Casalotto. I fabbricati del parco saranno oggetto di perequazione
e successiva cessione.
“È comprensibile - dichiara il primo cittadino - quale grande
opportunità si presenti al Comune di Aci Sant’Antonio nel
poter acquisire l’area del Parco di Casalotto, attualmente proprietà
privata e degradata, senza nessuna spesa ma solo approvando una variante
al Prg che trasformerebbe un’area di circa due ettari da zona agricola
a zona artigianale D1. È una grossa e forse unica possibilità
che nessuna Amministrazione e Consiglio comunale - che ringrazio per l’estrema
sensibilità dimostrata - può lasciarsi sfuggire, anzi occorre
dare a tale opportunità massima priorità”.
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La Chiesa Madre |
IL PARCO DI CASALOTTO
La località Casalotto è di fatto il nucleo
storico di fondazione di Aci Sant’Antonio che poi si sviluppò
cinquecento metri più a nord ovest. Infatti, da indagini svolte
in passato si presume che all’interno del parco esistano ruderi
di un edificio del I sec. d.C., tracce di necropoli posteriore agli edifici
risalenti al III-IV sec. d.C. Gli edifici che compongono il complesso
Casalotto si presume siano stati realizzati nel XIX secolo e sono il palmento,
la cantina, gli alloggi, la stalla-carrozzeria, mentre la cappella funeraria
di famiglia si ritiene sia stata realizzata all’inizio di questo
secolo in due tempi diversi.
Queste fabbriche furono realizzate per permettere la lavorazione dell’uva
proveniente dalle proprietà dei principi di Casalotto e possono
ritenersi oggi un singolare esempio di archeologia industriale.
Il palmento fu edificato per permettere la lavorazione dell’uva
e pare sia stato dismesso negli anni ‘70, da allora a causa dell’incuria
gli alloggi, la cappella di famiglia in stile neogotico, le piscine, il
campo di tennis, la stalla-carrozzeria hanno subito un fortissimo degrado
strutturale riducendosi a poco più che macerie.
La cappella di famiglia è localizzata lungo il lato più
esterno del Parco in direzione sud-est ed è facilmente visibile
dall’autostrada. Risulta ormai un punto di riferimento per il viandante.
Per la sua particolare forma neogotica, la cappella ha marcato il territorio
pedemontano dell’Etna con una costruzione insolita, stante la singolare
forma della torre campanaria che in questo caso ha preso il posto della
classica abside delle nostre chiesette di campagna.
Di notevole interesse è il parco giardino che circonda i vari edifici
che compongono il complesso di Casalotto, dopo un attento studio e rilievo
delle specie vegetali unitamente ai manufatti architettonici presenti
si può affermare che oggi esso può considerarsi un’area
boschiva relativamente spontanea.
Tale parco è localizzato a sud di Aci Sant’Antonio sulla
strada che porta a Valverde e da lì a Catania era una vasta area
agricola della famiglia Bonaccorsi di Reburdone che secoli fa ottenne
con la proprietà anche il titolo di Principi di Casalotto. Percorrendo
il parco nei tratti dei viali e dei sentieri rimasti praticabili si può
notare nella disposizione delle specie arboree una serie di particolari
che fanno presumere un’ispirazione al modello inglese. Per le sue
specifiche caratteristiche di monumento storico naturale è da considerare
un grosso polmone verde a servizio degli abitanti delle contrade acesi.
COSA PREVEDE IL PROGETTO
Secondo il vigente Piano regolatore generale l’area
è destinata a Parco Urbano. Durante la stesura del Progetto, considerata
la vasta area da sottoporre a recupero ambientale e strutturale, si è
ritenuto opportuno dividere la realizzazione dell’opera in due consistenti
interventi: il primo riguarda le operazioni d’espropriazione per
l’acquisizione al patrimonio pubblico e il recupero strutturale
ed estetico delle fabbriche esistenti all’interno del parco; il
secondo riguarda il recupero della specie arborea arbustiva presente nel
giardino con la riorganizzazione e ridistribuzione dei vecchi percorsi
ormai cancellati dal degrado e dalla natura, previa installazione degli
impianti minimi necessari per la salvaguardia e la manutenzione quotidiana
del parco e la ricostruzione di tutti gli ambienti scenografici quali
la piscina, le fontane, il campo di tennis, la zona dedicata al riposo
e alla lettura, le vasche d’acqua, le aiuole…
Si prevede la ricostruzione fedele degli edifici che ridistribuiti interamente
con una logica più razionale e funzionale potranno essere adibiti
ad attività culturali, ricreative e di svago.
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Il Municipio
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Nel progetto si prevede di ridistribuire la destinazione
interna dei fabbricati adibiti ad alloggi e realizzare un blocco servizi
come uffici e ristoro, ma soprattutto si prevede di procedere al recupero
totale dei locali adibiti a cantina per realizzare sul lato a nord un
soppalco praticabile da adibire a mostre permanenti mentre l’altra
metà dell’edificio all’occasione può ospitare
convegni, manifestazioni di vario tipo… L’immobile in ogni
caso può essere definito locale per attività polifunzionali.
Si procederà al recupero totale della chiesetta, alla ricostruzione
del gazebo, alla realizzazione di illuminazione, al ripristino delle fontane
e delle vasche e dei relativi giochi d’acqua esistenti nel parco.
Il progetto, avviato dall’amministrazione Pulvirenti 1, grazie anche
alla tenacia dell’assessore di quel periodo, ing. La Rosa, e giunto
ad una fase conclusiva sotto l’attuale amministrazione Pulvirenti
2, è certamente ambizioso: il Parco di Casalotto sarà fra
i più belli e “particolari” della Sicilia.
“I ritorni positivi in termini occupazionali ed economici oltre
che ambientali - evidenzia il primo cittadino - sono già dimostrabili
sulla carta”.
IL FUTURO E' OGGI
Sono numerose le associazioni giovanili di vario “taglio”
presenti nel territorio santantonese. Per la maggior parte l’obiettivo
è lo stesso: avvicinare i giovani a tematiche importanti
per la loro crescita con un produttivo dialogo su alcuni fondamentali
valori. Per l’Associazione Ars Comoediaque, ad esempio, “il
teatro fa parte di un progetto o meglio, di un percorso - dice il
presidente Giuseppe Caruso - che stimola i nostri ragazzi all’aggregazione”.
In questo modo vengono valorizzati anche gli aspetti relazionali
ed emozionali del processo formativo di ognuno dei ragazzi che fa
parte della Compagnia. “Durante le prove - dice ancora Caruso
- riesco ad affrontare con i ragazzi temi fondamentali, e insieme
ci avviciniamo a valori come il rispetto per l’ambiente e
per ogni persona, la ricchezza delle diverse culture, il valore
della diversità, il dialogo, la fraternità in modo
non paternalistico”. Anche lo sport gioca un ruolo fondamentale
fra i giovani santantonesi. In estate le “Santantoniadi”,
una sorta di olimpiadi locali, avvicinano centinaia e centinaia
di ragazzi e ragazze del centro e delle frazioni. E la città
si trasforma, si rianima. I centri giovanili retti da volontari
ed assistenti sociali hanno lavorato intensamente in questi anni
a favore di un “pianeta” spesso dimenticato dalle istituzioni.
Hanno lavorato in stretta sinergia con le scuole e le parrocchie.
E i risultati si vedono. Poche sono le evasioni verso altri lidi.
E la delinquenza minorile è in visibile calo. In realtà
pochi sono gli spazi che la cittadina offre a livello ricreativo,
ma laddove non arrivano le “strutture” sopperiscono
la fantasia e la buona volontà degli operatori. “Ovviamente
c’è ancora molto da fare - dice saggiamente Francesco
Finocchiaro, uno studente universitario che da anni opera all’interno
di un’associazione cattolica -, c’è molto da
migliorare… Il futuro c’è, s’intravede,
ma deve ancora venire!". |
IL TEATRO AMATORIALE
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Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto
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Il teatro nel paese dei Casalotto rappresenta un
evento molto significativo ed importante perché, nella storia
di Aci Sant’Antonio e dell’hinterland, lo spazio riservato
alla cultura teatrale ha sempre rappresentato un forte momento di
aggregazione sociale e di dialogo soprattutto fra i giovani. La
straordinaria presenza di attori giovani e meno giovani, che nulla
hanno da invidiare ai professionisti; l’interesse suscitato
a livello generale; l’attenzione di un pubblico sempre più
numeroso; la presenza sempre più qualificata delle istituzioni
presenti nel territorio; la positiva accoglienza da parte del mondo
della critica culturale; confortano e rafforzano le varie iniziative
teatrali locali.
Occorre però continuare a migliorare la manifestazione per
arrivare a realizzare un vero e proprio festival del teatro amatoriale:
un appuntamento permanente di grande respiro dove le compagnie possono
presentare in prima nazionale i propri lavori.
Così si può centrare l’obiettivo di creare un
vero contenitore teatrale, sempre più vicino ad un laboratorio,
utile per uno scambio sinergico di esperienza tra attori professionisti
ed amatoriali, arricchendolo di approfondimenti seminariali all’interno
della rassegna.
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Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto
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Fra le rassegne quella che maggiormente sta assumendo
dimensioni davvero eclatanti è quella organizzata da “Ars
Comoediaque” dedicata a Roberto Nastasi (nella foto) tra i
fondatori del Gruppo, brillante promessa del Teatro Stabile di Catania,
scomparso a soli 22 anni.
Il pubblico ha manifestato entusiasmo per le quattro proposte teatrali
messe in scena quest’anno : “Se devi dire una bugia…
dilla grossa”, commedia in due atti di Ray Cooney, a cura
del gruppo teatro “Ars Comoediaque”; la traduzione in
tre atti di Tony Aiello dell’Avaro di Molière messa
in scena dalla compagnia “Le tre fontane” di Presa;
“Cameriera cercasi”, commedia in due atti presentata
dalla Caf di Acicatena.
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Momenti di spettacolo nel paese dei Casalotto
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Di grande impatto si è rivelato l’incontro
con il noto attore catanese Pippo Pattavina che ha presentato “Signori,
chi è di scena”, una commedia scritta dallo stesso
protagonista che ha ripercorso, accompagnato dalle musiche eseguite
dal musicista Nino Lombardo, i suoi 45 anni di carriera.
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