ANNUARIO 2003
MELILLI

Sviluppo e rispetto per l'ambiente

 

pagine a cura di Paolo Mangiafico

(in collaborazione con l'Ufficio P.R. editoriale)

Il sindaco Pippo Sorbello

L’Amministrazione in questo primo anno di attività ha operato per rendere più vivibili i centri di Melilli e delle frazioni di Villasmundo e Città Giardino con il rifacimento dell’arredo urbano, di alcune vie e piazze cittadine e dell’illuminazione artistica dei centri storici.
Per il futuro prossimo l’attenzione dell’Amministrazione sarà rivolta alla realizzazione di altre importanti iniziative, già inserite nel programma.
Sarà costruita una centrale eolica per la produzione di energia elettrica nel rispetto dell’ambiente; sarà realizzato un autoparco comunale e attrezzata l’area di contrada Palombara destinata a servizio della Protezione Civile: una zona di quest’area, fra l’altro, è già stata destinata ad eliporto in caso di malaugurate emergenze sismiche, industriali o militari.
È in cantiere, poi, un progetto per la valorizzazione degli itinerari turistici, costituiti da artistiche chiese barocche e da importantissimi siti archeologici preistorici che insistono sul territorio, nonché da itinerari naturalistici comprendenti riserve e zone paesaggistiche davvero uniche.
È prevista infine la riqualificazione urbana con il rifacimento delle piazze: Umberto I, San Sebastiano, Duomo e Carmine.

IL megastore Emmezzeta in contrada Bondifè

 

Occupazione, soprattutto giovanile, salvaguardia dell’ambiente e tutela della salute dei cittadini: sono i tre obiettivi principali dell’attività dell’amministrazione guidata da Pippo Sorbello, che da oltre un anno si batte per raggiungerli. Soprattutto in considerazione della crisi che attraversa il polo industriale siracusano, che sta creando disillusioni nei giovani alla ricerca del primo lavoro.
I giovani melillesi, sotto questo aspetto, sono i più penalizzati, in quanto la crisi del polo industriale rappresenta la fine di un sogno nato negli anni del dopoguerra.
La storia recente di Melilli si intreccia con quella della industrializzazione dell’Italia dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Il territorio del paese ibleo, infatti, è stato certamente il più densamente industrializzato della Sicilia, se non dell’Italia.
Dal 1949, anno in cui la Rasiom, oggi Esso Italiana, impiantò la prima raffineria di petrolio a Punta Cugno, è stato un susseguirsi di installazioni di industrie petrolifere e petrolchimiche che è proseguito fino agli anni settanta.
In pochi decenni quasi 30 km di costa melillese lussureggiante e bella paesaggisticamente fu occupata dalle industrie, che provocarono anche il sacrificio della frazione di Marina di Melilli, i cui abitanti furono costretti a lasciare le proprie case per andare ad abitare in altri paesi.
“Adesso che il boom della chimica industriale è purtroppo finito - sottolinea Sorbello - ed è in atto una lunga fase di recessione, tutti i nodi vengono al pettine a cominciare dall’occupazione che è diventata il problema prioritario da risolvere.
A tal proposito - continua il sindaco -abbiamo promosso incontri con i dirigenti industriali, per sollecitare una politica di consolidamento attraverso gli investimenti in tutto il polo. E tutto, ovviamente, ha come fine prioritario l’occupazione. Poiché siamo convinti che quest’area ha ormai una vocazione industriale, una inversione di tendenza procurerebbe senz’altro un danno economico non indifferente al già compromesso territorio. Per questo stiamo cercando di creare le premesse per una inversione di tendenza che a fronte delle dismissioni delle grandi aziende, possa permettere una iniziativa tendente all’insediamento di piccole e medie imprese che possano favorire positive ricadute occupazionali, attivando procedure, convenzioni e protocolli d’intesa con varie associazioni di piccole e medie imprese che operano al nord per incentivarle a scendere al sud”.

Una veduta della zona industriale

Fra l’altro una prima risposta positiva alla politica tracciata dal sindaco Sorbello è stata l’apertura del megastore EMMEZETA, in contrada Bondifè; adesso si attende a breve l’apertura del parco commerciale “AUCHAN” della società Mi.no.ter. nella frazione di Città Giardino e la lavanderia industriale sempre in contrada Bondifè.
“Se a queste iniziative - continua Sorbello - si affiancasse anche l’avvio del Piano di Risanamento Ambientale, da ormai troppi anni fermo al palo, si potrebbe davvero dire che il futuro per i nostri giovani potrebbe cominciare ad essere roseo. E’ ormai indispensabile l’attivazione e la cantierazione dei progetti di bonifica del perimetro industriale e la rivisitazione del piano di risanamento ambientale ormai superato dal tempo.
Infatti, questo piano dovrebbe includere anche le tante discariche disseminate nel nostro territorio che prima del decreto Ronchi sono state attivate senza scrupoli e senza alcun intervento tecnico volto a dare sicurezza e a salvaguardare il territorio.
Prioritariamente si dovrà attuare la bonifica di tutti i siti delle discariche non in esercizio.
Dopo l’emissione da parte del Ministro dell’Ambiente di un’ordinanza che vieta la realizzazione di discariche in zone dichiarate ad alto rischio ambientale, sarebbe oggi opportuno recuperare l’ambiente e la vivibilità a tutela della salute dei cittadini”.
Proprio sotto quest’aspetto la Amministrazione si è fatta carico del problema dando in gestione all’ARPA, dopo l’acquisto, lo strumento per monitoraggio dei micro inquinamenti organici e il controllo dell’inquinamento provocato dalle emissioni in atmosfera.

Il centro commerciale Auchan

Inoltre il sindaco Sorbello ha istituito un Comitato ambientale nominando cittadini volontari che lo affiancano nell’individuazione dei problemi relativi all’ambiente.
Per ultimo, ma non meno importante, è da ricordare la presentazione ai soggetti politici e sociali di una proposta per uno sviluppo ecocompatibile della chimica nel polo industriale più grande d’Italia, che passa attraverso l’intesa sull’accordo di programma, dove verranno impegnati tutti i rappresentanti del mondo politico ai vari livelli (Governo, Regione, Provincia, Enti periferici), del mondo sindacale e i rappresentanti delle aziende private.

 

I "NURI" DI SAN SEBASTIANO

 

I NURI di San Sebastiano

Ogni anno il 4 Maggio a Melilli si celebra la festa del Patrono San Sebastiano.
Un appuntamento che si rinnova dal lontano 1414, da quando il simulacro del Santo Bimartire fu portato miracolosamente nel paese ibleo.
La particolare e caratteristica devozione a San Sebastiano ha affascinato tanti studiosi che ne hanno descritto la festa.
Soprattutto è stato il caratteristico pellegrinaggio di tanti uomini, donne, ragazzi e bambini che all’alba in fila indiana raggiungono il Santuario per sciogliere il voto ad aver suscitato sempre uno specifico interesse.
Sono i “nuri” di San Sebastiano che, provenendo da diversi paesi della Sicilia, raggiungono Melilli a piedi dopo aver percorso decine di chilometri per ringraziare il Santo dei miracoli per le grazie ricevute e invocarlo nel bisogno.
Si riversano nel centro ibleo correndo fra due ali di folla commossa con un mazzo di fiori in mano, gridando “ECCHIAMAMULU CA N’AJUTA - E CCHIAMAMULU PAISANU. PRIMA A DIU E SAMMASTIANU ”.
Sono uomini vestiti di bianco con una fascia rossa a tracolla e ai fianchi, che molto spesso portano bambini insonnoliti sulle spalle, per poi “spogliarli” ai piedi del Santo.
“Una lunga fila d’uomini - scriveva nei primi anni del secolo scorso Sebastiano Crescimanno, demologo melillese - in camicia e mutande, scalzi, con una fascia rossa ai fianchi ed a tracolla con la testa coperta d’un fazzoletto bianco a modo di turbante, si precipitò nella Chiesa urlando poderosamente “Viva Sammastianu!” ed agitando grandi mazzi di fiori e lunghissime torce. Ogni anno per sdebitarsi di grazie ricevute dal Santo si vestono “nudi”.
E’ il momento di più alta tensione religiosa assistere all’arrivo di questi pellegrini con il volto trasformato dalla fatica, dal sudore e dalla polvere, trascinandosi dietro la propria stanchezza con i piedi laceri e sanguinanti che gridano la loro fede in San Sebastiano.

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