Cioccolato, fave, pane e «tumazzu» nel nome
di Modica continuano a tenere banco sia in Italia che all'estero, grazie
all'eco della recente loro presentazione milanese nel contesto del marchio
De.Co. «Si tratta della volontà di privilegiare un segmento
della nostra variegata serie di prodotti tipici - dichiara il sindaco
Piero Torchi - che ben si coniuga con il comparto turistico, seguendo
una tendenza verso l'enogastronomia che oggi va per la maggiore. Siamo
intanto i primi in Italia ad avere realizzato il protocollo del marchio
De.Co. Attraverso la valorizzazione delle proprie specialità agroalimentari
Modica può assicurare al consumatore una completa trasparenza sulla
natura delle produzioni locali sottoposte a certificazione. Tutto questo
sta avendo dei riscontri positivi ovunque. Ampi consensi abbiamo avuto
proprio di recente anche negli Stati Uniti, alla convention dei tour operators
americani in Floridia, quando nella serata di gala all'Hilton Fontainebleu
di Miami abbiamo proposto i nostri prodotti in sintonia con il tema ''Sicilia
è cultura''. Abbiamo offerto ad una platea potenziale di milioni
di turisti statunitensi, tramite i loro agenti e tour operator, la realtà
del Sud est, che vuole rappresentare la vera novità in campo turistico
internazionale. Per Modica poi è stata un'esperienza senza precedenti
con una ribalta internazionale di assoluto prestigio. Abbiamo messo a
disposizione degli operatori turistici un nuovo mercato».
|
Prodotti tipici
|
E in Florida nel far conoscere al qualificato pubblico
presente i luoghi del Sud est ed i suoi principali momenti di attrazione
turistica un ruolo di primo piano ha avuto la degustazione di prodotti
tipici siciliani, preparati in loco da cuochi isolani. Tutto ciò
è stato un ulteriore conferma dell'enorme potenzialità del
nostro segmento enogastronomico.
L'assessore allo Sviluppo economico, Carmelo Drago, che è stato
un po' il patron dell'iniziativa del marchio di denominazione d'origine,
si sofferma anche lui sulla grande possibilità di abbinare turismo
ed enogastronomia. «Con il De.Co. - dice - la città della
Contea si è proposta al palcoscenico nazionale e internazionale
non solo per i suoi monumenti e le sue bellezze architettoniche, ma anche
per la grande tradizione gastronomica e dolciaria. Ha scelto di farlo
al massimo livello, puntando su Milano, che è la capitale dell'editoria
enogastronomica, in un momento congiunturale in cui questo tipo di turismo
rappresenta un segmento non più trascurabile, ma una nicchia di
mercato». E aggiunge ancora, ribadendo i tre motivi della certificazione:
«garanzia per la città che è sotto i riflettori dell'Unesco,
promuovendo dei prodotti garantiti; garanzia per i produttori modicani
che, fregiandosi di questo marchio, saranno beneficiari della grande promozione
che viene ad essere attivata; garanzia per i consumatori, perchè
solo in questo modo si consente la rintracciabilità e la genuinità
del prodotto».
C'è molta attesa ora per l'appuntamento del 29 e 30 novembre. «Sarà
una ''due giorni'' - dichiara l'assessore Drago - caratterizzata da un
convegno con l'intervento di noti relatori, che sono dei tecnici specializzati
in materia di enogastronomia. Sarà anche presente una larghissima
rappresentanza di giornalisti che si occupano esclusivamente di questa
materia. Vuole essere l'avvio alla Casa dei sapori. Ci sarà anche
l'apertura di dieci palazzi nobiliari del centro storico che consentiranno
di offrire la degustazione dei prodotti De.Co. La macchina organizzativa
è già in movimento e man mano si vanno definendo i particolari
del programma che s'intende attuare».
|
L'assessore allo Sviluppo
economico Carmelo Drago
|
Intanto, sempre per rimanere in argomento, va ricordato
che, dopo la kermesse della grande festa del gusto di Milano, si sono
avuti anche dei riscontri a livello di associazioni di siciliani che risiedono
in Lombardia e in varie altre regioni del nord d’Italia. Tutte sono
interessate abbastanza all'evolversi di questo progetto, che, come si
sa, avrà un ulteriore seguito con l'inclusione di altri prodotti.
Certo la cioccolata di Modica che affonda le sue radici nella tradizione
azteca e che costituisce un frammento di storia medievale nel nostro territorio,
è uno dei maggiori prodotti fra i quattro che hanno tenuto a battesimo
il marchio comunale.
Tra l'altro la larga ed ampia produzione artigianale che c'è in
città ne è la riprova. Oggi la richiesta non solo locale,
ma anche esterna, è sempre più in crescita, ed è
da considerare inusitata, essendo i dati di riscontro tali da confermare
che si è andati al di là di ogni rosea previsione.
Le iniziative promozionali hanno consentito di dare un'ampia conoscenza
anche all'estero, come dimostrano le diverse committenze, che pervengono
agli operatori del settore anche da oltre Oceano. Particolarmente ricercate
sono le tavolette di cioccolata alla vaniglia e alla cannella, ma anche
quella al peperoncino e al carrubo, che sono anch'esse entrate nel gusto
dei consumatori. Non è così, invece, per il «tumazzu»,
questo formaggio caratteristico che proviene dalle varie masserie, dalle
aziende agricole a conduzione familiare ancora sparse nella campagna modicana.
Anche qui la genuinità impera e costituisce senz'altro il grande
fulcro su cui si basa pure il rispetto del disciplinare inserito nel marchio
di denominazione d'origine comunale. Non è da meno, infine, l'attrazione
del pane casereccio, che per il suo procedimento di confezione, la forma
e il resto ha fatto registrare un successo notevole.
CIOCCOLATTO
Generalità
Per tradizione, ormai secolare, il Cioccolato Tradizionale di Modica
è una preparazione solida di cioccolato aromatizzato alla
vaniglia o alla cannella.
La preparazione è assolutamente artigianale con semplici
ingredienti naturali quali pasta di cacao naturale, zucchero semolato
bianco ed aromi naturali.
Descrizione del prodotto
Colore: marrone scuro.
Odore: di cacao in polvere, di fava di cacao tostata, di vaniglia
o di cannella.
Gusto: dolce, amaro e astringente.
Consistenza: solido, granuloso solubile e fluido in bocca.
Caratteristiche oggetto di comunicazione
Prodotto artigianale derivato dalla lavorazione diretta della pasta
di cacao naturale, mediante procedimenti tradizionali e senza la
fase del concaggio, caratterizzato da un profilo sensoriale definito
e controllato.
Caratteristiche commerciali
Presentazione in tavolette parallelepipedo da 100 grammi avvolte
nell'apposita confezione di carta a norma di legge da conservare
da 22° a 24° C.
FAVA COTTOIA
Generalità
Nella regione mediterranea le fave (Vicia faba maior) venivano già
apprezzate fin dal 3000 a.C., quale alimento ad elevato contenuto
proteico. La fava cottoia modicana possiede caratteristiche tali
da renderla particolarmente orientata alla cottura ed all'alimentazione
umana.
|
|