L'Annuario
Trasporti - Intervista al presidente dell’Azienda Municipale Trasporti di Catania, Michele Sineri
Verso la nuova rimessa di Pantano d’Arci
Manca poco alla fine dell’anno e con esso il tempo dei consuntivi; pesano sulle spalle la fatica e le numerose difficoltà ma si spera di ricominciare, ad anno nuovo, con rinnovato entusiasmo e qualche problema risolto in più. Questo lo stato d’animo del presidente dell’Azienda Municipale Trasporti, Michele Sineri (nella foto), che sta per chiudere un anno difficile sotto molti punti di vista, anche personali, ma decisamente carico di aspettative.
- Presidente, da tempo di parla ormai di un’imminente trasformazione ci può dire se ci sono novità?
«Non posso darle una data precisa ma posso sicuramente dire che si stanno ultimando le fasi progettuali per definirne le linee guida e le modalità. Sul riassetto societario si sta ancora lavorando molto e sono state concentrate numerose risorse sia nostre che dell’amministrazione comunale per operare la scelta migliore sia in termini di efficienza che di garanzie per il personale».
- Come chiude l’Amt il suo personale bilancio 2007?.
«Benino. Non è stato un anno facile, soprattutto dal punto di vista economico-finanziario ma l’Azienda Municipale Trasporti non è il peggior male della città o dell’amministrazione comunale, come purtroppo è stato più volte detto e scritto. Al contrario, pur tra tante difficoltà, l’Amt ne rappresenta una delle risorse più importanti, un valore aggiunto, proprio per la particolarità del servizio offerto che è di grande utilità sociale, pur con i limiti e le inefficienze degli ultimi mesi.
Oggi, infatti, non soltanto contiamo i nodi di una gestione economico finanziaria appesantita negli anni, da una progressiva ma costante riduzione delle risorse, con le conseguenti difficoltà, che, nonostante i nostri sforzi, si riversano anche sulla qualità del servizio, ma soffriamo soprattutto di mancanza di personale addetto alla guida e questo sta dietro a molti dei problemi nella gestione del servizio quotidiano. Proprio per questo, due anni fa, sono stati banditi due importanti concorsi per 100 operatori di esercizio (conducenti di linea), già in via di svolgimento e per 20 operatori qualificati, che sono stati già assunti in officina. L’obiettivo non è soltanto quello di potenziare il personale ma anche quello di cercare di contenere al massimo i costi del lavoro straordinario, migliorando altresì i livelli di qualità del servizio offerto».
- In una recente conferenza stampa si è tornati a parlare della nuova rimessa di Pantano D’Arci, ci può dire quando diventerà operativa?
«La nuova rimessa dovrebbe essere completata e quindi consegnata entro i primi mesi del prossimo anno. Uno degli obiettivi più importanti di questo management, che sta per essere messo finalmente a segno. Una grande risorsa oltre che un vanto, per la nostra azienda. I nuovi locali infatti, rappresenteranno un vero e proprio polo manutentore, collocato in una zona strategica, tra l’Asse dei servizi e lo Stradale Primosole, attrezzato di una modernissima officina. In più, unificando tutto il comparto tecnico, al momento distribuito in tre diversi locali in affitto e molto distanti tra loro, ci sarà un immediato riscontro economico, oltre che un sostanziale miglioramento della qualità dell’ambiente di lavoro e quindi dei livelli di produttività».
- Quali sono le più importanti caratteristiche tecniche della nuova rimessa?
«Essa si estende per un’area di 90.000mq e potrà ospitare fino a 400 autobus, 59 dei quali a metano, 260 vetture private dei dipendenti e 40 veicoli di servizio. Sarà dotata di un impianto di rifornimento di metano, di un’officina meccanica, di una elettrica e del settore carrozzeria. In più sono previsti un’area di raccolta rifiuti speciali, la stazione di ricarica dei mezzi elettrici, il lavaggio e numerosi servizi logistici per il personale. Quello della nuova rimessa è un atto dovuto nei confronti del comparto tecnico che da anni lavora in condizioni obiettivamente inadeguate e scomode anche dal punto di vista logistico. Una promessa fatta proprio quando si inaugurò la nuova sede amministrativa di via Sant’Euplio dove operano già da qualche anno gli uffici amministrativi, la direzione e la presidenza».
- Parliamo adesso degli autobus. Qual’è lo stato attuale delle vetture in circolazione?
«La flotta aziendale è stata da poco potenziata con l’acquisizione di molte vetture nuove, dotate di sofisticati sistemi tecnologici e maggiori conforts. Il parco mezzi, oltre che essere stato “rinnovato”, abbassando notevolmente l’età media delle vetture, è diventato maggiormente ecosotenibile grazie alla presenza di 59 vetture a metano - che si spera di portare a 100 in tempi non troppo lunghi - e di numerose vetture elettriche usate per il centro storico.
- Il suo mandato dura già da quasi sette anni. E’ una partita che giocherebbe di nuovo?
«All’inizio questa avventura sembrava impossibile ma grazie all’impegno, ai sacrifici e alla professionalità di tutti, siamo andati avanti, un passo dopo l’altro, pur con mille difficoltà ma sempre concentrati su quelli che volevano essere i nostri obiettivi. Ognuno di noi ha scommesso ogni giorno con il proprio lavoro e con l’umiltà di rimettersi sempre al giudizio della città e degli utenti. La misura di ciò che è stato fatto si comprende meglio se si ricorda da dove siamo partiti. Adesso non resta che completare la partita con la trasformazione societaria mentre si attendono dal Comune quegli strumenti normativi come il piano urbano del traffico che rappresenterà il nuovo punto di partenza su cui costruire, nuove strategie per rilanciare il servizio di trasporto pubblico locale come la migliore soluzione per una mobilità sostenibile».