L'Annuario
Un Comune in rosa
Dallo scorso mese di settembre Misterbianco vanta un record, quello di avere al posto di comando, nelle tre più alte cariche del paese altrettante donne. Sono il sindaco Ninella Caruso, il presidente del consiglio comunale Maria Antonia Buzzanca (nella foto in alto) e dal segretario generale del comune Rossana Manna (in basso) che tra l’altro ricopre anche il ruolo di direttore generale dell’ente.
Tutte e tre sono energiche, determinate, capaci di immedesimarsi nei problemi della gente. Sensibili alle tematiche sociali, alla cultura e al rispetto dell’ambiente. Spigliate ed eleganti, le tre donne manager si dividono tra famiglia, carriera e appuntamenti di lavoro. Sono queste le caratteristiche che le accomunano.
A fare gli onori di casa è il primo cittadino Ninella Caruso. Sessantuno anni, madre di due figli. Ha sempre vissuto a Misterbianco, paese per il quale è stata impegnata prima nel volontariato nel gruppo dell’associazione “Umanità solidale” e poi come presidente dell’Azione Cattolica. Nel 1993 è candidata alle elezioni amministrative come capolista della Democrazia Cristiana, il partito che, più degli altri, sposava le sue idee cattoliche. La prima candidatura a sindaco di Misterbianco arriva nel 2002. Oggi è al suo secondo mandato elettorale.
Maria Antonia Buzzanca, docente di lettere e preside dell’Ics di Piano Tavola, 60 anni, è dallo scorso luglio il nuovo presidente del consiglio. E’ anche presidente della locale Pro Loco. Eletta consigliere comunale nel 2002 in Nuova Sicilia, allo scadere della legislatura è passata a Forza Italia. Rossana Manno, 36 anni, originaria di Paternò, sposata da due anni, ha vissuto e lavorato in Veneto. Si è laureata in Giurisprudenza nel 1996, ha iniziato come avvocato penalista in un noto studio legale di Paternò e nel 1999 ha intrapreso in Veneto la carriera di segretario generale. Ultima tappa sono stati tre piccoli Comuni veneti Zimella, Veronella e Pressana. Dallo scorso 10 settembre si è insediata come segretario comunale e poi nominata direttore generale.
“Dinastie”, fra Alta-Moda e Imprenditoria
Alta moda, tradizione siciliana e passerella per gli stilisti emergenti. È l’evento moda “Dinastie” giunto nel 2007 alla sua quinta edizione. Un connubio tra moda, cultura e musica che ha visto salire in passerella collezioni di haute cuture e le grandi famiglie che hanno fatto la storia dell’Isola. Sulle passerelle della chiesa Madre e di piazza Mazzini, in questi anni, sono salite le creazioni tradizionali e quelle moderne degli stilisti famosi e di quelli emergenti nel panorama dell’alta moda italiana e internazionale.
Il 2007 è stata la volta dello stilista piemontese Alviero Martini creatore della linea “Prima Classe” che ha presentato in anteprima il nuovo marchio “Alv: andare lontano viaggiando” e di Ettore Bilotta per “Alta Roma”. Il premio “Dinastie” è anche un riconoscimento ai meriti per le attività professionali e imprenditoriali, assegnato quest’anno al principe di Villafranca, Francesco Alliata, duca di Salaparuta.
Dinastie è anche una vetrina importante per i giovani talenti siciliani che si affacciano sulla scena della moda. Protagonisti quest’anno sono stati Salvatrice Bugliarello, Alessia Mastonardo, Agata Valenti, Maria Carla Spartà, Valentina Turrito e Roberta Licciardello, tutte giovani diplomate dell’Accademia Euromediterranea di Moda e Costume di Catania.
«Dinastie è divenuto per Misterbianco un appuntamento fisso - ha detto il sindaco Ninella Caruso - che è cresciuto negli anni e ha permesso di coniugare la moda alla storia, alla musica e al teatro regalando ai cittadini e agli ospiti momenti di svago di alto livello artistico e culturale».
Nell’almanacco della manifestazione sono tanti i nomi dell’alta moda e le casate siciliane premiate. Nel 2003, riconoscimento per la maison Ferrera, famiglia originaria di Misterbianco. Nel 2004 il premio è stato assegnato allo stilista Renato Balestra e al principe Giovanni Ventimiglia rappresentante di una famiglia nobiliare che nei secoli ha ricoperto importanti cariche istituzionali. Nel 2005, protagoniste in piazza Giovanni XXIII (‘u cora a ghesa), trasformata per l’occasione in un salotto tra le bellezze settecentesche della chiesa Madre e del palazzo del Senato, sono saliti Costanza Alfan De Rivera discendente della famiglia Florio e vicepresidente dell’Alta Roma e Lorenzo Riva con alcuni dei suoi intramontabili capi passati alla storia. Nel 2006, in passerella a piazza Mazzini, il giovane stilista italo-persiano Farad Re in un magico mix di casual e couture. Il premio “Dinastie” è stato assegnato al barone Emanuele Scammacca del Murgo. La famiglia è proprietaria di tre aziende, due vitivinicole e una agrumicola e produttrice di frutta e olio.